Partizionare un disco su PC, creare o unire partizioni
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Guida base al partizionamento dei dischi del computer, come creare, unire, estendere partizioni e cosa significa
I dischi fissi, hard disk o SSD, le unità USB, le schede SD e qualsiasi cosa abbia uno spazio di archiviazione necessita di essere partizionato per poter funzionare correttamente. Mentre disco non partizionato non può essere utilizzato a meno che non contenga una partizione, un disco può comunque contenere più partizioni.
Il partizionamento di un disco non è una cosa che si fa tutti i giorni e, normalmente, su un normale PC non si avrà bisogno di fare nulla, tuttavia è importante sapere cosa significa gestire partizioni e cosa dobbiamo fare creare, estendere o unire le partizioni, in modo da non avere sorprese durante l'installazione di un sistema operativo, nel cambio di disco o nella creazione di una nuova unità.
LEGGI ANCHE -> Disco MBR o GPT? Quale stile di partizione disco usare e conversione
Molte unità disco sono dotate di una singola partizione già impostata, ma nascono come unità di spazio non allocato e libero.
Per salvare i file sull'unità, questa ha bisogno di una partizione. La partizione può contenere tutto lo spazio del disco disco rigido come avviene quasi sempre o solo una parte.
Le partizioni sono necessarie per creare almeno un contenitore con un file system; sui dischi possiamo trovare anche più partizioni, i cui limiti sono impostati dal tipo di partizionamento impostato:
Vi ricordiamo che GPT è uno dei requisiti per far girare correttamente Windows 11, anche se possiamo forzarlo per farlo girare anche su partizioni MBR, come visto nella guida su come installare lo stesso Windows 11 su PC non compatibili.
Sullo stile delle partizioni possiamo leggere la nostra guida sulle differenze tra partizione, volume e unità logica.
Dopo aver creato una partizione, questa viene formattata con un file system, ossia con una struttura dati che ospita i file e le cartelle; su Windows è NTFS, sulle unità removibili (le penne USB) è FAT32 o exFAT, su Mac è HFS e su Linux ext4.
Se abbiamo un PC Windows avremo quindi NTFS come file system principale; se colleghiamo spesso chiavette USB a PC Windows vale la pena usare sempre NTFS come file system, visto che esso è compatibile con i file più grandi; se invece usiamo una chiavetta tra vari sistemi può essere molto utile usare FAT32 o exFAT come file system compatibile con qualsiasi sistema.
Per approfondire possiamo leggere la nostra guida su come formattare una chiavetta USB: differenza tra NTFS, FAT32 e exFAT.
Su tutti i sistemi operativi per PC è possibile creare più partizioni su un disco; in questo modo il sistema operativo vedrà le partizioni come fossero due diversi dischi separati. Questo può essere particolarmente utile per dividere il sistema operativo dagli altri file ed evitare di "sporcare" il file system dove gira, ad esempio Windows.
Se si reinstalla Windows è possibile pulire e formattare l'unità di sistema lasciando i file personali nell'altra, evitando quindi la perdita di dati personali.
In molti computer preconfigurati troviamo anche una partizione di ripristino, da usare per riavviare il PC e ripristinare le impostazioni di fabbrica quando ci sono errori o il sistema non funziona più correttamente.
Quando si ripristina di Windows, i file da questa partizione vengono copiati nella partizione principale, in un processo chiamato mirror, che rende la partizione principale identica a quella salvata sulla partizione di ripristino; su quest'ultima troviamo un'immagine di ripristino chiamata ghosting, sempre pronta all'uso in caso di necessità.
La partizione di ripristino è normalmente nascosta, in modo che non sia possibile accedervi per sbaglio e rovinarla, isolandola anche dai virus.
Su questo argomento possiamo leggere la nostra guida su come creare una partizione di ripristino del PC Windows e su come fare ripristino di fabbrica sui notebook.
Si usano due o più partizioni anche nelle configurazioni dual boot: così facendo possiamo installare Linux sul proprio computer Windows e avere due sistemi indipendenti tra cui scegliere all'accensione del computer.
Le unità partizionate possono apparire come dispositivi fisici separati, ma non lo sono e sono sempre lo stesso disco quindi non ci saranno benefici in termini di velocità e prestazioni e se si dovesse rompere il disco, si perderanno tutte le partizioni che sono in esso.
Per creare un dual boot possiamo leggere il nostro articolo su come installare due sistemi operativi da scegliere in avvio.
Durante l'installazione di un sistema operativo, Windows o Linux che sia, l'installatore del sistema operativo chiederà se creare, eliminare, formattare o ridimensionare le partizioni (tenere conto che l'eliminazione o la formattazione di una partizione cancellerà tutti i dati).
Per creare partizioni su Windows si possono usare programmi esterni oppure dalle opzioni di gestione disco degli strumenti di amministrazione.
Se vogliamo usare lo strumento integrato possiamo continuare la lettura nell'articolo su come creare partizioni in Gestione disco.
Se invece vogliamo usare un programma possiamo usare programmi come Easus Partition Master o Aomei Partition Assistant, con cui è possibile anche unire due partizioni già esistenti senza perdere dati, a patto che siano contigue (ossia i dischi sono indicati con lettere seguenti sequenziali).
Su questo argomento possiamo leggere il nostro articolo ai migliori programmi per formattare e partizionare dischi.
Con i programmi visti poco fa possiamo anche cancellare efficacemente una partizione, facendola diventare spazio non allocato; dopo la cancellazione possiamo estendere la partizione residua per assegnare tutto lo spazio libero a Windows o alla partizione che deve rimanere sul PC.
Da Gestione disco in Windows non dobbiamo far altro che cliccare col tasto destro sulla partizione da eliminare e scegliere la relativa opzione e poi cliccare col tasto destro sulla partizione da estendere, senza difficoltà e rischi.
Vi ricordiamo che, quando effettuiamo tutte queste operazioni sul disco, non è possibile modificare una partizione mentre è in uso: non è possibile quindi eliminare una partizione di sistema di Windows da dentro Windows stesso, ma dovremo avviare il PC da un CD (come per esempio Gparted) o utilizzare un disco di installazione del sistema operativo, come visto nella guida su come creare una chiavetta USB di ripristino in Windows 10 e 11.
Sullo stesso argomento possiamo leggere le nostre guide su come assegnare e cambiare lettera a unità disco, drive esterni, penne USB e su come installare Windows su disco esterno USB.
Il partizionamento di un disco non è una cosa che si fa tutti i giorni e, normalmente, su un normale PC non si avrà bisogno di fare nulla, tuttavia è importante sapere cosa significa gestire partizioni e cosa dobbiamo fare creare, estendere o unire le partizioni, in modo da non avere sorprese durante l'installazione di un sistema operativo, nel cambio di disco o nella creazione di una nuova unità.
LEGGI ANCHE -> Disco MBR o GPT? Quale stile di partizione disco usare e conversione
1) Cos'è una partizione
Molte unità disco sono dotate di una singola partizione già impostata, ma nascono come unità di spazio non allocato e libero.
Per salvare i file sull'unità, questa ha bisogno di una partizione. La partizione può contenere tutto lo spazio del disco disco rigido come avviene quasi sempre o solo una parte.
Le partizioni sono necessarie per creare almeno un contenitore con un file system; sui dischi possiamo trovare anche più partizioni, i cui limiti sono impostati dal tipo di partizionamento impostato:
- MBR: massimo 4 partizioni principali, 67 partizioni totali sul disco (64 logiche e 3 primarie).
- GPT: numero di partizioni illimitato, limite di alcuni sistemi pari a 128 partizioni primarie.
Vi ricordiamo che GPT è uno dei requisiti per far girare correttamente Windows 11, anche se possiamo forzarlo per farlo girare anche su partizioni MBR, come visto nella guida su come installare lo stesso Windows 11 su PC non compatibili.
Sullo stile delle partizioni possiamo leggere la nostra guida sulle differenze tra partizione, volume e unità logica.
2) Cosa significa file system
Dopo aver creato una partizione, questa viene formattata con un file system, ossia con una struttura dati che ospita i file e le cartelle; su Windows è NTFS, sulle unità removibili (le penne USB) è FAT32 o exFAT, su Mac è HFS e su Linux ext4.
Se abbiamo un PC Windows avremo quindi NTFS come file system principale; se colleghiamo spesso chiavette USB a PC Windows vale la pena usare sempre NTFS come file system, visto che esso è compatibile con i file più grandi; se invece usiamo una chiavetta tra vari sistemi può essere molto utile usare FAT32 o exFAT come file system compatibile con qualsiasi sistema.
Per approfondire possiamo leggere la nostra guida su come formattare una chiavetta USB: differenza tra NTFS, FAT32 e exFAT.
3) Cosa significa avere più partizioni
Su tutti i sistemi operativi per PC è possibile creare più partizioni su un disco; in questo modo il sistema operativo vedrà le partizioni come fossero due diversi dischi separati. Questo può essere particolarmente utile per dividere il sistema operativo dagli altri file ed evitare di "sporcare" il file system dove gira, ad esempio Windows.
Se si reinstalla Windows è possibile pulire e formattare l'unità di sistema lasciando i file personali nell'altra, evitando quindi la perdita di dati personali.
4) Cosa significa partizione di ripristino
In molti computer preconfigurati troviamo anche una partizione di ripristino, da usare per riavviare il PC e ripristinare le impostazioni di fabbrica quando ci sono errori o il sistema non funziona più correttamente.
Quando si ripristina di Windows, i file da questa partizione vengono copiati nella partizione principale, in un processo chiamato mirror, che rende la partizione principale identica a quella salvata sulla partizione di ripristino; su quest'ultima troviamo un'immagine di ripristino chiamata ghosting, sempre pronta all'uso in caso di necessità.
La partizione di ripristino è normalmente nascosta, in modo che non sia possibile accedervi per sbaglio e rovinarla, isolandola anche dai virus.
Su questo argomento possiamo leggere la nostra guida su come creare una partizione di ripristino del PC Windows e su come fare ripristino di fabbrica sui notebook.
5) Cosa significa dual boot
Si usano due o più partizioni anche nelle configurazioni dual boot: così facendo possiamo installare Linux sul proprio computer Windows e avere due sistemi indipendenti tra cui scegliere all'accensione del computer.
Le unità partizionate possono apparire come dispositivi fisici separati, ma non lo sono e sono sempre lo stesso disco quindi non ci saranno benefici in termini di velocità e prestazioni e se si dovesse rompere il disco, si perderanno tutte le partizioni che sono in esso.
Per creare un dual boot possiamo leggere il nostro articolo su come installare due sistemi operativi da scegliere in avvio.
6) Come partizionare dischi
Durante l'installazione di un sistema operativo, Windows o Linux che sia, l'installatore del sistema operativo chiederà se creare, eliminare, formattare o ridimensionare le partizioni (tenere conto che l'eliminazione o la formattazione di una partizione cancellerà tutti i dati).
Per creare partizioni su Windows si possono usare programmi esterni oppure dalle opzioni di gestione disco degli strumenti di amministrazione.
Se vogliamo usare lo strumento integrato possiamo continuare la lettura nell'articolo su come creare partizioni in Gestione disco.
Se invece vogliamo usare un programma possiamo usare programmi come Easus Partition Master o Aomei Partition Assistant, con cui è possibile anche unire due partizioni già esistenti senza perdere dati, a patto che siano contigue (ossia i dischi sono indicati con lettere seguenti sequenziali).
Su questo argomento possiamo leggere il nostro articolo ai migliori programmi per formattare e partizionare dischi.
7) Come cancellare partizioni
Con i programmi visti poco fa possiamo anche cancellare efficacemente una partizione, facendola diventare spazio non allocato; dopo la cancellazione possiamo estendere la partizione residua per assegnare tutto lo spazio libero a Windows o alla partizione che deve rimanere sul PC.
Da Gestione disco in Windows non dobbiamo far altro che cliccare col tasto destro sulla partizione da eliminare e scegliere la relativa opzione e poi cliccare col tasto destro sulla partizione da estendere, senza difficoltà e rischi.
Vi ricordiamo che, quando effettuiamo tutte queste operazioni sul disco, non è possibile modificare una partizione mentre è in uso: non è possibile quindi eliminare una partizione di sistema di Windows da dentro Windows stesso, ma dovremo avviare il PC da un CD (come per esempio Gparted) o utilizzare un disco di installazione del sistema operativo, come visto nella guida su come creare una chiavetta USB di ripristino in Windows 10 e 11.
Sullo stesso argomento possiamo leggere le nostre guide su come assegnare e cambiare lettera a unità disco, drive esterni, penne USB e su come installare Windows su disco esterno USB.
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