Chiudere i processi attivi inutili di Windows
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Come eliminare sprechi di memoria sul computer chiudendo i processi di Windows non utili o che non serve siano sempre in esecuzione
Ci sono molte ragioni per cui un computer comincia a diventare più lento ma, tra queste, due sono le principali: l'esaurimento di memoria RAM ed l'uso del processore.
Per quanto riguarda il processore, di solito, il problema sta in programmi fatti male, errori occasionali o virus. Si possono sempre usare programmi che bilanciano i processi e l'uso della CPU ma, in linea generale, quando si apre il task manager e si vede un processo che utilizza la CPU con soglie superiori al 50%, conviene terminarlo e, se il problema persiste, eliminare dal computer il programma che avvia quel processo.
Il problema di RAM invece è più delicato perchè, in linea generale, dipende effettivamente dal computer, da quanta memoria è montata al suo interno e da quanti programmi si fanno girare, in background, contemporaneamente. Quando il processore viene usato al 100%, ci sono diverse soluzioni per sbloccare Windows se il computer si blocca. Quando invece la RAM si esaurisce, il pc non si blocca ma rallenta terribilmente, si nota un caricamento continuo sull'hard disk.
Vale la pena allora tenere d'occhio la situazione di come la RAM viene utilizzata, analizzando i processi attivi, individuare se la memoria viene sprecata e, nel caso, liberarla per cose più importanti.
Per liberare memoria, come visto in altri articoli, si possono usare, gratis, alcuni programmi che ottimizzano l'uso della RAM in modo automatico. Essi però sono inutili e inefficaci se non si analizza la situazione manualmente controllando come il sistema sta utilizzando le risorse.
Process Hacker è un ottimo programma per questo scopo (già citato nell'articolo su come migliorare il task manager e la gestione attività), gratuito, portatile (non richiede installazione) e che funziona su Windows 10 e Windows 7. Dopo aver scaricato l'archivio .zip, estrarlo in una cartella e lanciare il file processhacker.exe (dalla cartella x86 o x64).
La parte importante di Process Hacker è la scheda processi che, similmente al task manager, mostra cosa sta lavorando sul computer, fornendo però informazioni più dettagliate. Cliccando col tasto destro sulla colonna "Name" si possono scegliere le informazioni da visualizzare, tra cui sono importanti Pvt. Memory, CPU e descrizione.
"Pvt memory" sta per Memoria privata e ci dice, per ogni processo, quanta RAM viene utilizzata. Cliccando due volte sulla colonna "Pvt. Memory" si possono ordinare i processi attivi in base a quanta memoria usano, individuando subito quelli più avidi di RAM. Dalla lista completa, ordinata per consumo di memoria, si potranno vedere i programmi utili, distinguendoli da quelli che invece non servono e possono essere terminati per non sprecare RAM.
Cliccando su ogni singolo processo con il tasto destro del mouse o facendo doppio click, si può accedere alla scheda delle proprietà che è divisa in varie sezioni.
Per i file chiamati svchost.exe (e per altri file di sistema di Windows) si possono leggere i servizi che avviano quel processo. Per questi, dalla scheda Services, è possibile fermare questi servizi e provare a vedere se la situazione migliora, senza conseguenze sulle funzionalità del computer.
Dopo aver trovato i programmi superflui, che non hanno bisogno di rimanere sempre attivi, allora bisogna verificare se essi sono eseguiti automaticamente all'avvio del computer.
Per questo obiettivo, si può usare il tool Autoruns che evita l'avvio lento di Windows oppure il tool interno MS Config.
Liberare RAM significa anche gestire meglio i programmi installati ed utilizzati sul computer. Ad esempio, i plugin e le estensioni di browser come Internet Explorer 8, Firefox e Google Chrome, appesantiscono il caricamento di internet e occupano memoria. Tante schede aperte contemporaneamente, occupano più memoria.
Le icone grandi con anteprima delle foto, gli effetti animati ed i tool per gestire meglio le finestre di Windows, occupano memoria e rallentano il computer.
Programmi come iTunes, Nero, Adobe Acrobat Reader e altri, sono pesanti e possono essere sostituiti da alternative più leggere che fanno le stesse cose.
Ogni finestra aperta di Windows occupa 5MB di Ram aggiuntivi.
Disabilitare i servizi non essenziali di Windows può anche ridurre il consumo della RAM, anche se qui è necessario essere particolarmente prudenti.
Vedi, a tal proposti, come velocizzare il pc disabilitando i servizi inutili.
Se poi si tenesse acceso il computer 24 ore su 24, conviene riavviarlo ogni tanto cosi da azzerare il consumo di memoria RAM.
Importante infine è la gestione del file di paging o memoria virtuale del computer.
Applicare queste semplici regole di gestione può portare benefici significativi nella velocità di caricamento di ogni programma e può ringiovanire computer più vecchi. Siccome poi, alcuni programmi, persistono ad avviarsi automaticamente e senza permesso dell'utente, conviene usare strumenti come Process Hacker almeno una volta ogni 10 giorni tenendo sotto controllo i processi in esecuzione.
Per quanto riguarda il processore, di solito, il problema sta in programmi fatti male, errori occasionali o virus. Si possono sempre usare programmi che bilanciano i processi e l'uso della CPU ma, in linea generale, quando si apre il task manager e si vede un processo che utilizza la CPU con soglie superiori al 50%, conviene terminarlo e, se il problema persiste, eliminare dal computer il programma che avvia quel processo.
Il problema di RAM invece è più delicato perchè, in linea generale, dipende effettivamente dal computer, da quanta memoria è montata al suo interno e da quanti programmi si fanno girare, in background, contemporaneamente. Quando il processore viene usato al 100%, ci sono diverse soluzioni per sbloccare Windows se il computer si blocca. Quando invece la RAM si esaurisce, il pc non si blocca ma rallenta terribilmente, si nota un caricamento continuo sull'hard disk.
Vale la pena allora tenere d'occhio la situazione di come la RAM viene utilizzata, analizzando i processi attivi, individuare se la memoria viene sprecata e, nel caso, liberarla per cose più importanti.
Per liberare memoria, come visto in altri articoli, si possono usare, gratis, alcuni programmi che ottimizzano l'uso della RAM in modo automatico. Essi però sono inutili e inefficaci se non si analizza la situazione manualmente controllando come il sistema sta utilizzando le risorse.
Process Hacker è un ottimo programma per questo scopo (già citato nell'articolo su come migliorare il task manager e la gestione attività), gratuito, portatile (non richiede installazione) e che funziona su Windows 10 e Windows 7. Dopo aver scaricato l'archivio .zip, estrarlo in una cartella e lanciare il file processhacker.exe (dalla cartella x86 o x64).
La parte importante di Process Hacker è la scheda processi che, similmente al task manager, mostra cosa sta lavorando sul computer, fornendo però informazioni più dettagliate. Cliccando col tasto destro sulla colonna "Name" si possono scegliere le informazioni da visualizzare, tra cui sono importanti Pvt. Memory, CPU e descrizione.
"Pvt memory" sta per Memoria privata e ci dice, per ogni processo, quanta RAM viene utilizzata. Cliccando due volte sulla colonna "Pvt. Memory" si possono ordinare i processi attivi in base a quanta memoria usano, individuando subito quelli più avidi di RAM. Dalla lista completa, ordinata per consumo di memoria, si potranno vedere i programmi utili, distinguendoli da quelli che invece non servono e possono essere terminati per non sprecare RAM.
Cliccando su ogni singolo processo con il tasto destro del mouse o facendo doppio click, si può accedere alla scheda delle proprietà che è divisa in varie sezioni.
Per i file chiamati svchost.exe (e per altri file di sistema di Windows) si possono leggere i servizi che avviano quel processo. Per questi, dalla scheda Services, è possibile fermare questi servizi e provare a vedere se la situazione migliora, senza conseguenze sulle funzionalità del computer.
Dopo aver trovato i programmi superflui, che non hanno bisogno di rimanere sempre attivi, allora bisogna verificare se essi sono eseguiti automaticamente all'avvio del computer.
Per questo obiettivo, si può usare il tool Autoruns che evita l'avvio lento di Windows oppure il tool interno MS Config.
Liberare RAM significa anche gestire meglio i programmi installati ed utilizzati sul computer. Ad esempio, i plugin e le estensioni di browser come Internet Explorer 8, Firefox e Google Chrome, appesantiscono il caricamento di internet e occupano memoria. Tante schede aperte contemporaneamente, occupano più memoria.
Le icone grandi con anteprima delle foto, gli effetti animati ed i tool per gestire meglio le finestre di Windows, occupano memoria e rallentano il computer.
Programmi come iTunes, Nero, Adobe Acrobat Reader e altri, sono pesanti e possono essere sostituiti da alternative più leggere che fanno le stesse cose.
Ogni finestra aperta di Windows occupa 5MB di Ram aggiuntivi.
Disabilitare i servizi non essenziali di Windows può anche ridurre il consumo della RAM, anche se qui è necessario essere particolarmente prudenti.
Vedi, a tal proposti, come velocizzare il pc disabilitando i servizi inutili.
Se poi si tenesse acceso il computer 24 ore su 24, conviene riavviarlo ogni tanto cosi da azzerare il consumo di memoria RAM.
Importante infine è la gestione del file di paging o memoria virtuale del computer.
Applicare queste semplici regole di gestione può portare benefici significativi nella velocità di caricamento di ogni programma e può ringiovanire computer più vecchi. Siccome poi, alcuni programmi, persistono ad avviarsi automaticamente e senza permesso dell'utente, conviene usare strumenti come Process Hacker almeno una volta ogni 10 giorni tenendo sotto controllo i processi in esecuzione.
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