Recupero file da un computer che non parte
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Come recuperare dati e file importanti dal PC se Windows non parte, non funziona più e non si può riparare
Il nostro computer improvvisamente non parte più o Windows si blocca alla schermata d'avvio? Dovremo come prima cosa procedere al recupero dei file e dei dati, così da poter indagare con calma sull'origine del problema e, se necessario, formattare Windows così da tornare con un sistema pulito e funzionante.
In questo articolo vediamo insieme come recuperare i file da un PC che non parte all'avvio, utilizzando dei metodi in grado di accedere sempre a qualsiasi tipo di computer e di file anche nei casi in cui non compaia nessuna schermata d'errore, nessuna schermata di boot o si manifesti direttamente una schermata blu d'errore.
Vi ricordiamo che, sui moderni PC in cui è presente Windows 11, potrebbe essere attiva la cifratura del disco; conviene in questo caso avere a portata di mano il codice di crittografia BitLocker, come descritto nel sito ufficiale Microsoft.
LEGGI ANCHE -> Modi di riparare Windows e creare disco di recupero
Su Windows 11 e su Windows 10 possiamo recuperare i file importanti presenti sul computer utilizzando direttamente OneDrive, ma solo se avevamo configurato correttamente il backup automatico delle cartelle importanti del sistema.
In questo caso non dobbiamo far altro che aprire la pagina di OneDrive da un altro PC perfettamente funzionante (o dall'app OneDrive per Android e iPhone/iPad) e aprire la cartella specifica sincronizzata con il computer fuori uso.
Se non avevamo attivato questo backup non potremo utilizzare questo metodo. Se il PC con Windows 11 è ancora funzionante o abbiamo già effettuato il ripristino, conviene subito attivare questo sistema di backup premendo WIN+I sulla tastiera del computer, portandoci nel menu Account, effettuando l'accesso con un account Microsoft (se necessario), premendo in alto a destra su OneDrive e attivando il backup per tutte le cartelle indicate da OneDrive.
Su Windows 10 la procedura è molto simile: premiamo WIN+I sulla tastiera, portiamoci nel percorso Aggiornamento e sicurezza -> Backup, premiamo su Accedi a OneDrive, utilizziamo l'account Microsoft e scegliamo quali cartelle del PC sincronizzare.
Su Windows possiamo recuperare i file da un computer bloccato utilizzando Cronologia file, che salva tutti i file delle cartelle indicate su un disco esterno sempre accessibile anche in caso di blocco.
Nel caso avessimo utilizzato un disco esterno USB per salvare regolarmente i file scolleghiamo il disco dal PC bloccato e utilizziamo un altro computer funzionante per accedere a tutti i backup dei nostri file.
La struttura della cartella di backup si presenterà con due cartelle, Configuration e Data: facciamo clic su quest'ultima, così da avere accesso alle cartelle con assegnate le lettere dei dischi (C o altre lettere, nel caso avessimo più dischi collegati), quindi facciamo clic su una delle sottocartelle per avere accesso ai file e recuperare così tutti i dati salvati fino all'ultimo backup (prima del blocco).
Possiamo anche trasferire l'intera cartella Data sul nuovo computer, così da salvare velocemente tutti i file contenuti nel backup.
Se anche questo sistema di backup non dovesse essere attivo, conviene attivarlo il prima possibile seguendo le indicazioni viste nella guida su come fare il backup di file in Windows, i cui abbiamo descritto nel dettaglio gli strumenti necessari e le voci da attivare all'interno del sistema operativo di Microsoft.
Con Windows è possibile utilizzare la console di ripristino per poter accedere al disco e salvare quindi i dati su un drive esterno o una chiavetta USB. Come già accennato sui moderni PC è necessario avere a portata di mano anche la chiave di crittografia di BitLocker se abbiamo cifrato il disco in precedenza.
Se il computer non parte (e non si riesce nemmeno ad entrare in modalità provvisoria) abbiamo visto in un altro articolo come entrare nella console di ripristino di Windows.
Dalla console di ripristino portiamoci in Risoluzione dei problemi, premiamo sul menu Opzioni Avanzate e poi su Altre opzioni per trovare il prompt dei comandi attraverso il quale è possibile lanciare i comandi di copia di file e cartelle.
Se non si può usare la console di ripristino in Windows, è possibile usare un altro computer per creare l'unità di ripristino oppure utilizzare un DVD o penna USB con i file di installazione di Windows per recuperare i dati dal computer.
Facendo avviare il PC dall'USB o dal DVD con i file d'installazione di Windows, è possibile, dopo la prima schermata di scelta della lingua, aprire la sezione di risoluzione dei problemi (senza quindi installare Windows) ed accedere ad una console di ripristino che permette di accedere al prompt dei comandi.
Dal Prompt dei comandi, l'unica difficoltà è capire quale sia la lettera che identifica il disco con documenti e file da salvare e conservare e per farlo dovremo usare il comando: cd X: (dove X è la lettera del disco) e poi, per ogni disco, digitare il comando dir per vedere le cartelle e riconoscere il disco con i documenti e le foto (o altri file importanti). Allo stesso modo, è necessario identificare la lettera che contraddistingue il drive esterno dove dobbiamo copiare i file (chiamiamolo adesso Z:).
Una volta che sappiamo quali sono le cartelle, il comando da usare per fare la copia è:
I percorsi delle cartelle devono essere scritti in modo preciso per funzionare. Se si hanno difficoltà, passiamo al punto successivo che è sicuramente più semplice.
Se siamo stati così poco lungimiranti da non attivare il backup file di Windows, possiamo tentare il recupero dei nostri file affidandoci ad un disco Live di Linux, ossia un sistema operativo in grado di partire in maniera autonoma da un DVD o da una chiavetta USB, senza scomodare il disco fisso.
Per il recupero dei file consigliamo di affidarvi a SystemRescueCd, un'immagine Linux gratuita che possiamo masterizzare su un DVD oppure su una chiavetta USB vuota da almeno 2GB. Per la guida preferiremo il secondo metodo, ma se vogliamo masterizzare l'immagine, vi consigliamo di leggere la nostra guida su Come Masterizzare CD e DVD gratis (Windows e Mac).
Dopo aver scaricato l'immagine ISO, inseriamo una chiavetta USB vuota in una delle pore del PC (ovviamente utilizziamo un PC ancora funzionante), procuriamoci il programma portable UNetbootin e avviamolo; per creare la chiavetta USB è sufficiente selezionare Immagine ISO, fare clic sul pulsante con i tre puntini (...), selezionare l'immagine ISO di SystemRescueCd e infine fare clic su OK per avviare la procedura di creazione del nostro "disco d'emergenza".
Al termine dell'operazione, rimuoviamo la chiavetta USB dal computer, piazziamola sul PC non funzionante o con Windows bloccato e modifichiamo l'avvio di boot per poter partire da chiavetta invece che dal disco fisso, come già visto nella nostra guida Come cambiare l'ordine di avvio (boot) del computer.
Dopo alcuni secondi ci accoglierà la schermata di benvenuto di SystemRescueCd, in cui dovremo premere Enter sulla tastiera (evitiamo di premere altri tasti o di selezionare altre voci).
Passati alcuni minuti dall'avvio, apparirà una finestra di terminale, in cui dovremo digitare startx per avviare l'interfaccia grafica. Ora vedremo finalmente l'interfaccia grafica del sistema operativo Linux, con tutti gli strumenti necessari per poter recuperare i file ma anche svolgere altre attività amministrative.
Per accedere ai nostri file, facciamo doppio clic in alto a sinistra su File System oppure sul nome del disco (dovrebbe comparire il nome dell'etichetta assegnata su Windows) e navighiamo all'interno delle cartelle del disco fisso fino a trovare le nostre cartelle personali (che, se non abbiamo effettuato cambiamenti nelle impostazioni di Windows, possiamo trovarle nel percorso C:\Users\<Nome-Utente>).
Dopo aver trovato le cartelle con i nostri file personali, colleghiamo un disco esterno abbastanza capiente tramite porta USB, attendiamo il riconoscimento da parte del sistema operativo Linux quindi spostiamo le cartelle (o solo alcuni file, se lo riteniamo opportuno) all'interno del disco fisso, utilizzando il tasto destro del mouse e i comandi Copy (per copiare la cartella) e Paste (per incollare la cartella nel nuovo disco esterno).
Oltre a recuperare i file, questa distribuzione Linux fornisce altri utili strumenti come Gparted (per modificare e cancellare i dischi fissi), Firefox (per accedere rapidamente a Internet), lftp (per accedere ad un server remoto FTP), TigerVNC Viewer (per poter controllare un dispositivo a distanza tramite VNC), Bulk Rename (per rinominare un gran numero di file), KeepassXC (per aprire gli archivi password creati con KeePass) e Zenmap (per mappare le porte aperte e i dispositivi connessi alla rete).
Recuperare i file da un computer che non parte è abbastanza semplice: possiamo sia utilizzare i sistemi di backup integrati in Windows (i più veloci ed immediati ma vanno attivati prima del problema) oppure utilizzare una versione Live di Linux, con cui accedere ai dischi senza nemmeno avviare il sistema operativo principale.
In particolare può essere utile usare la distribuzione Linux Puppy per salvare tutto se Windows non parte e non si avvia.
In un'altra guida vi abbiamo fornito i consigli da seguire quando un PC non si avvia più e se Windows non carica, in cui sono sviluppati molti dei concetti che abbiamo espresso anche qui e dove abbiamo diverse alternative e boot cd di emergenza da utilizzare.
Se invece del backup necessitiamo di un disco di Windows, possiamo leggere la nostra guida alla creazione preventiva di immagini disco di backup, con cui possiamo ripristinare Windows senza dover procedere alla formattazione totale (cosa comunque consigliabile in caso di blocco totale o virus).
Inoltre, in un altro articolo, abbiamo visto cosa fare se il disco del PC fosse rotto o danneggiato
In questo articolo vediamo insieme come recuperare i file da un PC che non parte all'avvio, utilizzando dei metodi in grado di accedere sempre a qualsiasi tipo di computer e di file anche nei casi in cui non compaia nessuna schermata d'errore, nessuna schermata di boot o si manifesti direttamente una schermata blu d'errore.
Vi ricordiamo che, sui moderni PC in cui è presente Windows 11, potrebbe essere attiva la cifratura del disco; conviene in questo caso avere a portata di mano il codice di crittografia BitLocker, come descritto nel sito ufficiale Microsoft.
LEGGI ANCHE -> Modi di riparare Windows e creare disco di recupero
1) Recupero file da OneDrive
Su Windows 11 e su Windows 10 possiamo recuperare i file importanti presenti sul computer utilizzando direttamente OneDrive, ma solo se avevamo configurato correttamente il backup automatico delle cartelle importanti del sistema.
In questo caso non dobbiamo far altro che aprire la pagina di OneDrive da un altro PC perfettamente funzionante (o dall'app OneDrive per Android e iPhone/iPad) e aprire la cartella specifica sincronizzata con il computer fuori uso.
Se non avevamo attivato questo backup non potremo utilizzare questo metodo. Se il PC con Windows 11 è ancora funzionante o abbiamo già effettuato il ripristino, conviene subito attivare questo sistema di backup premendo WIN+I sulla tastiera del computer, portandoci nel menu Account, effettuando l'accesso con un account Microsoft (se necessario), premendo in alto a destra su OneDrive e attivando il backup per tutte le cartelle indicate da OneDrive.
Su Windows 10 la procedura è molto simile: premiamo WIN+I sulla tastiera, portiamoci nel percorso Aggiornamento e sicurezza -> Backup, premiamo su Accedi a OneDrive, utilizziamo l'account Microsoft e scegliamo quali cartelle del PC sincronizzare.
2) Recupero file da Cronologia file
Su Windows possiamo recuperare i file da un computer bloccato utilizzando Cronologia file, che salva tutti i file delle cartelle indicate su un disco esterno sempre accessibile anche in caso di blocco.
Nel caso avessimo utilizzato un disco esterno USB per salvare regolarmente i file scolleghiamo il disco dal PC bloccato e utilizziamo un altro computer funzionante per accedere a tutti i backup dei nostri file.
La struttura della cartella di backup si presenterà con due cartelle, Configuration e Data: facciamo clic su quest'ultima, così da avere accesso alle cartelle con assegnate le lettere dei dischi (C o altre lettere, nel caso avessimo più dischi collegati), quindi facciamo clic su una delle sottocartelle per avere accesso ai file e recuperare così tutti i dati salvati fino all'ultimo backup (prima del blocco).
Possiamo anche trasferire l'intera cartella Data sul nuovo computer, così da salvare velocemente tutti i file contenuti nel backup.
Se anche questo sistema di backup non dovesse essere attivo, conviene attivarlo il prima possibile seguendo le indicazioni viste nella guida su come fare il backup di file in Windows, i cui abbiamo descritto nel dettaglio gli strumenti necessari e le voci da attivare all'interno del sistema operativo di Microsoft.
3) Recupero file da console di ripristino
Con Windows è possibile utilizzare la console di ripristino per poter accedere al disco e salvare quindi i dati su un drive esterno o una chiavetta USB. Come già accennato sui moderni PC è necessario avere a portata di mano anche la chiave di crittografia di BitLocker se abbiamo cifrato il disco in precedenza.
Se il computer non parte (e non si riesce nemmeno ad entrare in modalità provvisoria) abbiamo visto in un altro articolo come entrare nella console di ripristino di Windows.
Dalla console di ripristino portiamoci in Risoluzione dei problemi, premiamo sul menu Opzioni Avanzate e poi su Altre opzioni per trovare il prompt dei comandi attraverso il quale è possibile lanciare i comandi di copia di file e cartelle.
Se non si può usare la console di ripristino in Windows, è possibile usare un altro computer per creare l'unità di ripristino oppure utilizzare un DVD o penna USB con i file di installazione di Windows per recuperare i dati dal computer.
Facendo avviare il PC dall'USB o dal DVD con i file d'installazione di Windows, è possibile, dopo la prima schermata di scelta della lingua, aprire la sezione di risoluzione dei problemi (senza quindi installare Windows) ed accedere ad una console di ripristino che permette di accedere al prompt dei comandi.
Dal Prompt dei comandi, l'unica difficoltà è capire quale sia la lettera che identifica il disco con documenti e file da salvare e conservare e per farlo dovremo usare il comando: cd X: (dove X è la lettera del disco) e poi, per ogni disco, digitare il comando dir per vedere le cartelle e riconoscere il disco con i documenti e le foto (o altri file importanti). Allo stesso modo, è necessario identificare la lettera che contraddistingue il drive esterno dove dobbiamo copiare i file (chiamiamolo adesso Z:).
Una volta che sappiamo quali sono le cartelle, il comando da usare per fare la copia è:
copy X:/Users/nomeutente/cartella-da-salvare Z:/cartella-dove-salvare
I percorsi delle cartelle devono essere scritti in modo preciso per funzionare. Se si hanno difficoltà, passiamo al punto successivo che è sicuramente più semplice.
4) Recupero file con Linux
Se siamo stati così poco lungimiranti da non attivare il backup file di Windows, possiamo tentare il recupero dei nostri file affidandoci ad un disco Live di Linux, ossia un sistema operativo in grado di partire in maniera autonoma da un DVD o da una chiavetta USB, senza scomodare il disco fisso.
Per il recupero dei file consigliamo di affidarvi a SystemRescueCd, un'immagine Linux gratuita che possiamo masterizzare su un DVD oppure su una chiavetta USB vuota da almeno 2GB. Per la guida preferiremo il secondo metodo, ma se vogliamo masterizzare l'immagine, vi consigliamo di leggere la nostra guida su Come Masterizzare CD e DVD gratis (Windows e Mac).
Dopo aver scaricato l'immagine ISO, inseriamo una chiavetta USB vuota in una delle pore del PC (ovviamente utilizziamo un PC ancora funzionante), procuriamoci il programma portable UNetbootin e avviamolo; per creare la chiavetta USB è sufficiente selezionare Immagine ISO, fare clic sul pulsante con i tre puntini (...), selezionare l'immagine ISO di SystemRescueCd e infine fare clic su OK per avviare la procedura di creazione del nostro "disco d'emergenza".
Al termine dell'operazione, rimuoviamo la chiavetta USB dal computer, piazziamola sul PC non funzionante o con Windows bloccato e modifichiamo l'avvio di boot per poter partire da chiavetta invece che dal disco fisso, come già visto nella nostra guida Come cambiare l'ordine di avvio (boot) del computer.
Usare SystemRescueCd
Dopo alcuni secondi ci accoglierà la schermata di benvenuto di SystemRescueCd, in cui dovremo premere Enter sulla tastiera (evitiamo di premere altri tasti o di selezionare altre voci).
Passati alcuni minuti dall'avvio, apparirà una finestra di terminale, in cui dovremo digitare startx per avviare l'interfaccia grafica. Ora vedremo finalmente l'interfaccia grafica del sistema operativo Linux, con tutti gli strumenti necessari per poter recuperare i file ma anche svolgere altre attività amministrative.
Per accedere ai nostri file, facciamo doppio clic in alto a sinistra su File System oppure sul nome del disco (dovrebbe comparire il nome dell'etichetta assegnata su Windows) e navighiamo all'interno delle cartelle del disco fisso fino a trovare le nostre cartelle personali (che, se non abbiamo effettuato cambiamenti nelle impostazioni di Windows, possiamo trovarle nel percorso C:\Users\<Nome-Utente>).
Dopo aver trovato le cartelle con i nostri file personali, colleghiamo un disco esterno abbastanza capiente tramite porta USB, attendiamo il riconoscimento da parte del sistema operativo Linux quindi spostiamo le cartelle (o solo alcuni file, se lo riteniamo opportuno) all'interno del disco fisso, utilizzando il tasto destro del mouse e i comandi Copy (per copiare la cartella) e Paste (per incollare la cartella nel nuovo disco esterno).
Oltre a recuperare i file, questa distribuzione Linux fornisce altri utili strumenti come Gparted (per modificare e cancellare i dischi fissi), Firefox (per accedere rapidamente a Internet), lftp (per accedere ad un server remoto FTP), TigerVNC Viewer (per poter controllare un dispositivo a distanza tramite VNC), Bulk Rename (per rinominare un gran numero di file), KeepassXC (per aprire gli archivi password creati con KeePass) e Zenmap (per mappare le porte aperte e i dispositivi connessi alla rete).
Conclusioni
Recuperare i file da un computer che non parte è abbastanza semplice: possiamo sia utilizzare i sistemi di backup integrati in Windows (i più veloci ed immediati ma vanno attivati prima del problema) oppure utilizzare una versione Live di Linux, con cui accedere ai dischi senza nemmeno avviare il sistema operativo principale.
In particolare può essere utile usare la distribuzione Linux Puppy per salvare tutto se Windows non parte e non si avvia.
In un'altra guida vi abbiamo fornito i consigli da seguire quando un PC non si avvia più e se Windows non carica, in cui sono sviluppati molti dei concetti che abbiamo espresso anche qui e dove abbiamo diverse alternative e boot cd di emergenza da utilizzare.
Se invece del backup necessitiamo di un disco di Windows, possiamo leggere la nostra guida alla creazione preventiva di immagini disco di backup, con cui possiamo ripristinare Windows senza dover procedere alla formattazione totale (cosa comunque consigliabile in caso di blocco totale o virus).
Inoltre, in un altro articolo, abbiamo visto cosa fare se il disco del PC fosse rotto o danneggiato
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