Avvio diagnostico Windows per trovare la causa dei problemi
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Come usare l'avvio diagnostico di Windows per trovare soluzioni ad errori e problemi che possono affliggere il PC
Tutte le volte che Windows si blocca o presenta errori strani oppure se va molto lento, senza azzerare e formattare tutto ed evitando di buttare soldi dal tecnico, si deve investigare sul problema.
La prima cosa che viene insegnata da qualsiasi tecnico o sistemista è di avviare Windows in modalità provvisoria.
La modalità provvisoria però è molto restrittiva e carica un sistema operativo spoglio quasi di qualsiasi funzione su cui non si può lavorare troppo.
Ma Windows offre anche un'altra modalità di avvio: l'avvio diagnostico che si può abilitare su Windows 10 e Windows 11 e le versioni server.
Di questo avvio diagnostico del computer avevo già parlato in passato descrivendo il tool interno MSConfig, utile a risolvere problemi con un avvio senza errori di Windows.
Come spiegato in quella guida l'Avvio Diagnostico è utile a caricare Windows se si sospettano virus oppure nel caso si presentino problemi derivanti da qualche programma o driver installato recentemente.
Per impostare l'avvio diagnostico di Windows bisogna digitare il comando MSCONFIG sulla casella di ricerca o nella casella Esegui del menu Start di Windows. Comunemente si utilizza MSconfig per disabilitare programmi dall'avvio di Windows cosi da alleggerire il processo di startup.
In questo caso invece rimaniamo nella scheda principale del tool, la sezione Generale che presenta tre opzioni di avvio del computer:
Avvio normale: vengono caricati tutti i driver, servizi e software come avviene sempre. Avvio diagnostico: dove si caricano periferiche ei servizi di base. Avvio selettivo: dove si può scegliere quali elementi caricare all'avvio. L'avvio selettivo è un avvio diagnostico dove l'utente più esperto potrà provare ad aggiungere elementi volta per volta fino a scoprire quale servizio processo o programma è responsabile del problema.
L'avvio della modalità diagnostica è molto più utile rispetto la modalità provvisoria perchè Windows viene caricato in tutte le sue funzioni, con la possibilità di utilizzare i tool del Pannello di controllo e scoprire quali servizi o programmi danno problemi, registrando eventuali errori in un file di log. Quello che rimane escluso sono tutti i servi e programmi di terze parti, esterni cioè a Windows che sono stati aggiunti nel tempo di utilizzo del computer.
Con l'avvio diagnostico vengono caricati i driver ed i servizi di base, ignorando tutto ciò che non è fondamentale per arrivare al desktop e rendere il pc operativo a lavorare. È possibile eseguire operazioni complesse in modalità diagnostica con la certezza che tutti i servizi di terze parti e software non possano influire sulle prestazioni di Windows.
Consiglio quindi, se ci sono problemi o errori gravi, di operare in questa sequenza, a partire dalla soluzione più facile e immediata fino a scavare più a fondo, fino a che non si risolve e il pc torna a funzionare come normale.
1) Usare la modalità di ripristino configurazione di sistema.
2) Se il ripristino fosse impossibile o non risolvesse nulla, avviare il pc in modalità provvisoria e verificare che non ci siano errori come spiegato nel relativo articolo.
3.1) Se la modalità provvisoria non funzionasse, se il pc non si avvia conviene salvare tutto e reinstallare; per stare sicuri però potrebbe essere prudente fare un recupero dei file importanti con backup su disco esterno.
I più esperti potrebbero evitare una reinstallazione usando i boot cd di emergenza.
Quando possibile, si può fare un ripristino alle impostazioni di fabbrica del computer.
In WIndows 10 si può usare la funzione che Reimposta il PC e lo azzera senza cancellare i file personali.
3.2) Se la modalità provvisoria va bene, riavviare il computer con avvio diagnostico usando MSCONFIG.
4) In avvio diagnostico, oltre a controllare il registro eventi e cercare le soluzioni dei problemi sia dentro Windows.
In Windows 10 ci sono gli strumenti di risoluzione dei problemi nelle Impostazioni.
Da usare sono anche gli strumenti di rimozione malware per scongiurare infezioni di virus.
La prima cosa che viene insegnata da qualsiasi tecnico o sistemista è di avviare Windows in modalità provvisoria.
La modalità provvisoria però è molto restrittiva e carica un sistema operativo spoglio quasi di qualsiasi funzione su cui non si può lavorare troppo.
Ma Windows offre anche un'altra modalità di avvio: l'avvio diagnostico che si può abilitare su Windows 10 e Windows 11 e le versioni server.
Di questo avvio diagnostico del computer avevo già parlato in passato descrivendo il tool interno MSConfig, utile a risolvere problemi con un avvio senza errori di Windows.
Come spiegato in quella guida l'Avvio Diagnostico è utile a caricare Windows se si sospettano virus oppure nel caso si presentino problemi derivanti da qualche programma o driver installato recentemente.
Per impostare l'avvio diagnostico di Windows bisogna digitare il comando MSCONFIG sulla casella di ricerca o nella casella Esegui del menu Start di Windows. Comunemente si utilizza MSconfig per disabilitare programmi dall'avvio di Windows cosi da alleggerire il processo di startup.
In questo caso invece rimaniamo nella scheda principale del tool, la sezione Generale che presenta tre opzioni di avvio del computer:
Avvio normale: vengono caricati tutti i driver, servizi e software come avviene sempre. Avvio diagnostico: dove si caricano periferiche ei servizi di base. Avvio selettivo: dove si può scegliere quali elementi caricare all'avvio. L'avvio selettivo è un avvio diagnostico dove l'utente più esperto potrà provare ad aggiungere elementi volta per volta fino a scoprire quale servizio processo o programma è responsabile del problema.
L'avvio della modalità diagnostica è molto più utile rispetto la modalità provvisoria perchè Windows viene caricato in tutte le sue funzioni, con la possibilità di utilizzare i tool del Pannello di controllo e scoprire quali servizi o programmi danno problemi, registrando eventuali errori in un file di log. Quello che rimane escluso sono tutti i servi e programmi di terze parti, esterni cioè a Windows che sono stati aggiunti nel tempo di utilizzo del computer.
Con l'avvio diagnostico vengono caricati i driver ed i servizi di base, ignorando tutto ciò che non è fondamentale per arrivare al desktop e rendere il pc operativo a lavorare. È possibile eseguire operazioni complesse in modalità diagnostica con la certezza che tutti i servizi di terze parti e software non possano influire sulle prestazioni di Windows.
Consiglio quindi, se ci sono problemi o errori gravi, di operare in questa sequenza, a partire dalla soluzione più facile e immediata fino a scavare più a fondo, fino a che non si risolve e il pc torna a funzionare come normale.
1) Usare la modalità di ripristino configurazione di sistema.
2) Se il ripristino fosse impossibile o non risolvesse nulla, avviare il pc in modalità provvisoria e verificare che non ci siano errori come spiegato nel relativo articolo.
3.1) Se la modalità provvisoria non funzionasse, se il pc non si avvia conviene salvare tutto e reinstallare; per stare sicuri però potrebbe essere prudente fare un recupero dei file importanti con backup su disco esterno.
I più esperti potrebbero evitare una reinstallazione usando i boot cd di emergenza.
Quando possibile, si può fare un ripristino alle impostazioni di fabbrica del computer.
In WIndows 10 si può usare la funzione che Reimposta il PC e lo azzera senza cancellare i file personali.
3.2) Se la modalità provvisoria va bene, riavviare il computer con avvio diagnostico usando MSCONFIG.
4) In avvio diagnostico, oltre a controllare il registro eventi e cercare le soluzioni dei problemi sia dentro Windows.
In Windows 10 ci sono gli strumenti di risoluzione dei problemi nelle Impostazioni.
Da usare sono anche gli strumenti di rimozione malware per scongiurare infezioni di virus.
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