Aprire siti spariti e pagine non trovate (404) dalla copia cache
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Tutti i modi di aprire e rileggere le pagine web che non sono più online oppure i siti che sono stati rimossi o non esistono più
Navigando in lungo ed in largo per il vasto mare di internet, ci si rimane male quando si scopre che alcuni dei siti più interessanti e utili sono spariti e non esistono più. Purtroppo i siti internet nascono e muoiono come le mosche: ogni giorno se ne scoprono di nuovi e tanti altri spariscono. In certi casi un indirizzo internet rimanda ad un sito web completamente diverso da quello che ci si aspettava, in altri casi si scoprono pagine come "dominio in vendita" oppure semplicemente degli avvisi con scritto "errore 404, pagina non trovata" o "impossibile collegarsi"
L'errore 404 indica che un sito non esiste più oppure che è stato messo offline senza lasciare alcuna comunicazione. Inoltre, purtroppo non cosi raramente, alcuni articoli di blog o giornali online vengono oscurati e censurati se contengono informazioni scomode a qualcuno.
Per fortuna, ogni volta che si scopre una pagina web non trovata con 404, la si può sempre recuperare utilizzando le copie cache che alcuni altri siti salvano automaticamente e periodicamente.
Prima di tutto, sarebbe il caso di controllare se un sito non è raggiungibile per tutti o se ci sono problemi di connessione per il proprio computer.
Se il sito è irraggiungibile, allora si può aprire la sua copia cache. La copia cache è una copia esatta di un sito che viene scaricata, salvata e ripubblicata in un altro dominio.
Il sito migliore per aprire un sito che non esiste più e risulta sparito è sicuramente Google che conserva, per ogni pagina indicizzata nel suo motore di ricerca, una copia cache liberamente visibile e leggibile. Quando si cerca su Google, lasciando il mouse sopra il titolo di una pagina web, si può cliccare la freccia a destra per vedere l'anteprima istantanea e poi visualizzare la copia cache di quel sito. Tale pagina risiede sui server Google quindi, anche se un sito fosse sparito o non raggiungibile, essa sarà visibile nella sua ultima versione.
Google non è il solo sito che memorizza la pagina cache di un sito, c'è anche il motore di ricerca Microsoft Bing che permette di aprire la pagina nella cache, con indicazione della data e dell'ora in cui essa è stata scaricata o salvata.
Non tutte le pagine su internet hanno una copia memorizzata nella cache come, ad esempio, le pagine bloccate appositamente dal suo creatore e quelle molto recenti. Nemmeno i siti spariti o disattivati da tempo hanno più una copia cache perchè spariti dai motori di ricerca oppure, se il sito è cambiato, la copia di quello che c'era prima non è più disponibile.
Per siti molto vecchi, il posto in cui cercare è l'Internet Archive Wayback Machine che permette anche di esplorare la storia di internet e su come erano i siti tanti anni fa. La Wayback Machine è una capsula del tempo digitale creata da un'organizzazione no-profit che usa i contenuti estratti dal sito Alexa, archiviando, le copie dei siti nel corso del tempo. Per alcuni siti vengono salvate copie più frequentemente mentre per altri ci sono solo istantanee catturate una o due volte in più anni. La frequenza di archiviazione è molto variabile e può essere ad intervalli di diverse settimane o anni.
LEGGI ANCHE: Pagina non trovata? come caricare link morti e siti offline
Per facilitarsi il compito di cercare copie di siti web spariti o cambiati si può sempre usare l'estensione di WayBack MAchine per Google Chrome e per Firefox, che permette di caricare pagine 404 non trovate e siti spariti.
Una volta installata, si potrà in grado di accedere rapidamente a una versione archiviata di qualsiasi pagina tramite l'icona dell'estensione. L'estensione funziona per tutti i tipi di codici di errore: 404, 408, 410, 451, 500, 502, 503, 504, 509, 520, 521, 523, 524, 525 e 526.
In un altro articolo, gli strumenti per scaricare interi siti internet sul computer per conservarli o modificarli
L'errore 404 indica che un sito non esiste più oppure che è stato messo offline senza lasciare alcuna comunicazione. Inoltre, purtroppo non cosi raramente, alcuni articoli di blog o giornali online vengono oscurati e censurati se contengono informazioni scomode a qualcuno.
Per fortuna, ogni volta che si scopre una pagina web non trovata con 404, la si può sempre recuperare utilizzando le copie cache che alcuni altri siti salvano automaticamente e periodicamente.
Prima di tutto, sarebbe il caso di controllare se un sito non è raggiungibile per tutti o se ci sono problemi di connessione per il proprio computer.
Se il sito è irraggiungibile, allora si può aprire la sua copia cache. La copia cache è una copia esatta di un sito che viene scaricata, salvata e ripubblicata in un altro dominio.
Il sito migliore per aprire un sito che non esiste più e risulta sparito è sicuramente Google che conserva, per ogni pagina indicizzata nel suo motore di ricerca, una copia cache liberamente visibile e leggibile. Quando si cerca su Google, lasciando il mouse sopra il titolo di una pagina web, si può cliccare la freccia a destra per vedere l'anteprima istantanea e poi visualizzare la copia cache di quel sito. Tale pagina risiede sui server Google quindi, anche se un sito fosse sparito o non raggiungibile, essa sarà visibile nella sua ultima versione.
Google non è il solo sito che memorizza la pagina cache di un sito, c'è anche il motore di ricerca Microsoft Bing che permette di aprire la pagina nella cache, con indicazione della data e dell'ora in cui essa è stata scaricata o salvata.
Non tutte le pagine su internet hanno una copia memorizzata nella cache come, ad esempio, le pagine bloccate appositamente dal suo creatore e quelle molto recenti. Nemmeno i siti spariti o disattivati da tempo hanno più una copia cache perchè spariti dai motori di ricerca oppure, se il sito è cambiato, la copia di quello che c'era prima non è più disponibile.
Per siti molto vecchi, il posto in cui cercare è l'Internet Archive Wayback Machine che permette anche di esplorare la storia di internet e su come erano i siti tanti anni fa. La Wayback Machine è una capsula del tempo digitale creata da un'organizzazione no-profit che usa i contenuti estratti dal sito Alexa, archiviando, le copie dei siti nel corso del tempo. Per alcuni siti vengono salvate copie più frequentemente mentre per altri ci sono solo istantanee catturate una o due volte in più anni. La frequenza di archiviazione è molto variabile e può essere ad intervalli di diverse settimane o anni.
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Per facilitarsi il compito di cercare copie di siti web spariti o cambiati si può sempre usare l'estensione di WayBack MAchine per Google Chrome e per Firefox, che permette di caricare pagine 404 non trovate e siti spariti.
Una volta installata, si potrà in grado di accedere rapidamente a una versione archiviata di qualsiasi pagina tramite l'icona dell'estensione. L'estensione funziona per tutti i tipi di codici di errore: 404, 408, 410, 451, 500, 502, 503, 504, 509, 520, 521, 523, 524, 525 e 526.
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