Internet IPv6: cosa significa e come attivarlo
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Cosa significa IPV6, la modalità più recente di assegnazione di indirizzi di rete (Indirizzi IP) e come attivarla
Quando Internet venne lanciato operativamente nel 1983, i suoi creatori non potevano immaginare che dopo 30 anni ci sarebbero stati miliardi di dispositivi e utenti online. Ora, quasi tre decenni più tardi, quella stessa rete Internet viene utilizzata da circa 2,5 miliardi di persone e 11 miliardi di dispositivi in tutto il mondo. Pochi infatti forse sanno che Internet fu creato inizialmente come un test, con un'infrastruttura dove ogni terminale connesso entrava in rete tramite un indirizzo IP.
La modalità di assegnare questi identificativi ai computer su internet fu un protocollo di rete chiamato IPv4 che assegna indirizzi ip del tipo 102.130.241.233, come dei numeri di telefono. Come si può facilmente intuire, questa combinazione è piuttosto limitata e permette di registrare appena 4 miliardi di indirizzi possibili (pochissimi).
La salvezza per la rete internet mondiale viene dall'aggiornamento al nuovo protocollo, l'IPv6 (Internet Protocol versione 6), un'altra rete internet con nuovi indirizzi a 128 bit, molto più lunghi, che sono del tipo 2002:0:5ef5:79fd:f9:3fff:c13b:c77b.
IPv6 è essenziale per la salute e la crescita di Internet perchè consentirà a tutti i dispositivi di rete di comunicare tra loro direttamente, senza trucchi come avviene ora. In questa guida vediamo quindi cos'è IPv6 e come attivarlo sulla propria linea Internet, così da poter superare le limitazioni del vecchio protocollo (come vi spiegheremo nel primo capitolo).
LEGGI ANCHE -> Chi può vedere il nostro indirizzo IP e cosa può farci?
Prima di addentrarci nella spiegazione di IPv6, dobbiamo capire come funziona esattamente il collegamento a Internet, altrimenti rischiamo di perderci in discorsi senza senso.
Quando colleghiamo il nostro modem alla rete, esso riceve un indirizzo IP specifico dall'operatore, che sarà nostro finché non riavviamo il modem (in alcuni casi esso è statico e non cambia nemmeno dopo il riavvio): esso è il nostro indirizzo IP pubblico, ben diverso dagli IP forniti all'interno della nostra rete.
Anche i vari siti Internet ricevono il loro indirizzo IP pubblico, così da poter essere raggiunti dagli utenti interessati: di fatto l'intera rete Internet è pressappoco una grandissima rete LAN (chiamata anche WAN, visto che copre il mondo intero) in cui tutti, inclusi i siti, mettono in bella mostra il loro IP per poter ricevere e per inviare dati.
Questi indirizzi non li vediamo sui siti perché degli speciali traduttori (i server DNS) convertono gli indirizzi IP in indirizzi alfanumerici e viceversa, così da poter digitare "www.xxxx.com" e ottenere l'accesso al sito senza doverci ricordare l'IP.
Questi IP venivano forniti esclusivamente con il protocollo IPv4, che risponde ad un indirizzo di questa forma:
123.45.67.89
I numeri spaziati da puntini non sono casuali: devono rispondere all'assegnazione delle classi di IP, che è un numero finito; non è necessario dilungarsi, basta sapere che non possiamo mettere numeri a caso ma ogni sezione dell'IP ha un preciso scopo e una precisa lunghezza massima.
Per lo scopo di questa guida è sufficiente sapere che possiamo connettere alla rete Internet circa 4,3 miliardi di host (computer, siti e quant'altro) con IPv4.
Questa cifra sembrava davvero enorme negli anni '70 e '80, ma con la diffusione di Internet a livello mondiale (comparsa di nuovi siti e collegamento a Internet dei telefoni, auto etc.) essa si è esaurita velocemente fino ad arrivare al punto di collasso, ossia non sono più disponibili nuovi IPv4 liberi.
Come fare per connettere quindi nuovi utenti oppure creare nuovi siti?
Per gli utenti casalinghi spesso gli operatori utilizzano sistemi di filtraggio e di condivisione IP avanzato (NAT), ma la soluzione più logica è il passaggio a IPv6.
Con IPv6 otterremo un indirizzo IP molto più lungo rispetto a quello precedente, compensando del tutto la crescita esponenziale dei servizi Internet: possiamo connettere 340 trilioni di trilioni di trilioni di dispositivi e potrebbe non essere sufficiente l'intera vita del pianeta Terra per poterli utilizzare tutti!
Il formato di questo nuovo indirizzo IP è molto più lungo, come per l'esempio qui in basso:
2001:0db8:0000:0000:0000:0000:1428:57ab
Se le sequenze di numeri identici si ripetono, possiamo però trovare anche versioni più compatte, come:
2001:0db8::1428:57ab
L'indirizzo qui in alto è identico al primo IPv6 che vi abbiamo mostrato, ma visto che ci sono tanti zeri identici può essere accorciato senza perdere nessun tipo di informazione.
Ovviamente i due protocolli, IPv6 e IPv4, non sono intercambiabili: o si usa uno o si usa l'altro, almeno a livello dei grandi nodi che compongono la rete Internet.
Gli operatori però possono realizzare speciali soluzioni IPv4-to-IPv6 che permettono di mantenere la compatibilità con i vecchi siti IPv4, che altrimenti non sarebbero disponibili agli utenti che dispongono del nuovo tipo d'indirizzi.
Ora che sappiamo cosa è IPv6, avremo intuito che questo tipo di connessione può essere attivata solo a livello operatore: è lui a fornisci di volta in volta un nuovo IP e può fornirci anche un indirizzo IPv6 (se previsto).
Per prima cosa dovremo controllare se sulla nostra linea è presente IPv6: attualmente possiamo fare questo tipo di connessione solo con TIM e Fastweb.
Su TIM la sperimentazione del nuovo protocollo è già attiva, dovremo solamente utilizzare uno dei moderni modem messi a disposizione dall'operatore: effettuiamo i controlli con i siti che vi consiglieremo dopo, così da verificare se stiamo già utilizzando IPv6.
Fastweb è molto avanti nell'implementazione di IPv6, al punto che tutti gli utenti dovrebbero essere già connessi con questo tipo di rete (anche se, per compatibilità, viene fornito tramite tunnel tra IPv4 e IPv6).
Apriamo quindi la pagina indicata e controlla se questo tipo di connessione è attiva; anche in questo caso servirà un modem in grado di gestirlo senza problemi, ma se possediamo il nuovo Fastgate avremo il massimo della compatibilità e velocità.
Al massimo l'unica voce da controllare, nel pannello di configurazione del Fastgate, è la presenza dell'IPv6 nel menu Avanzate -> Prefisso IPV6 (6RD).
Ovviamente, oltre agli apparati di rete, anche i computer devono essere pronti a sfruttare IPv6: se possediamo Windows 7, Windows 8.1 e Windows 10 non dovremmo avere nessun tipo di problema, visto che IPv6 è già implementato tra i protocolli di rete sfruttabili.
Se non siamo riusciti a impostare IPv6, conviene contattare l'assistenza clienti del nostro operatore e chiedere se è possibile attivare questo protocollo per la nostra linea.
LEGGI ANCHE -> Richiedere Assistenza operatore TIM, Wind, 3, Vodafone, Fastweb
Abbiamo effettuato tutti i passaggi per attivare IPv6 ma non sappiamo come controllare se è attivo?
Se siamo clienti Fastweb possiamo provare IPv6 direttamente dalla pagina che vi abbiamo mostrato poco fa, basterà cliccare in fondo sul pulsante Esegui il test per avviare il controllo sulla nuova connessione.
In alternativa possiamo utilizzare il sito Test-IPv6, in grado di controllare se abbiamo ottenuto un indirizzo IP di questo tipo, se possiamo raggiungere i siti di prova con IPv6 e che tipo di tecnologia utilizziamo per navigare con questo nuovo protocollo.
Senza addentrarci troppo nei particolari, basterà ottenere un voto di 10 su 10 per avere la certezza che il nostro computer, il nostro modem e la nostra linea Internet sono pronti per navigare con IPv6.
La modalità di assegnare questi identificativi ai computer su internet fu un protocollo di rete chiamato IPv4 che assegna indirizzi ip del tipo 102.130.241.233, come dei numeri di telefono. Come si può facilmente intuire, questa combinazione è piuttosto limitata e permette di registrare appena 4 miliardi di indirizzi possibili (pochissimi).
La salvezza per la rete internet mondiale viene dall'aggiornamento al nuovo protocollo, l'IPv6 (Internet Protocol versione 6), un'altra rete internet con nuovi indirizzi a 128 bit, molto più lunghi, che sono del tipo 2002:0:5ef5:79fd:f9:3fff:c13b:c77b.
IPv6 è essenziale per la salute e la crescita di Internet perchè consentirà a tutti i dispositivi di rete di comunicare tra loro direttamente, senza trucchi come avviene ora. In questa guida vediamo quindi cos'è IPv6 e come attivarlo sulla propria linea Internet, così da poter superare le limitazioni del vecchio protocollo (come vi spiegheremo nel primo capitolo).
LEGGI ANCHE -> Chi può vedere il nostro indirizzo IP e cosa può farci?
1) Cos'è IPv6: i limiti del vecchio protocollo IPv4
Prima di addentrarci nella spiegazione di IPv6, dobbiamo capire come funziona esattamente il collegamento a Internet, altrimenti rischiamo di perderci in discorsi senza senso.
Quando colleghiamo il nostro modem alla rete, esso riceve un indirizzo IP specifico dall'operatore, che sarà nostro finché non riavviamo il modem (in alcuni casi esso è statico e non cambia nemmeno dopo il riavvio): esso è il nostro indirizzo IP pubblico, ben diverso dagli IP forniti all'interno della nostra rete.
Anche i vari siti Internet ricevono il loro indirizzo IP pubblico, così da poter essere raggiunti dagli utenti interessati: di fatto l'intera rete Internet è pressappoco una grandissima rete LAN (chiamata anche WAN, visto che copre il mondo intero) in cui tutti, inclusi i siti, mettono in bella mostra il loro IP per poter ricevere e per inviare dati.
Questi indirizzi non li vediamo sui siti perché degli speciali traduttori (i server DNS) convertono gli indirizzi IP in indirizzi alfanumerici e viceversa, così da poter digitare "www.xxxx.com" e ottenere l'accesso al sito senza doverci ricordare l'IP.
Questi IP venivano forniti esclusivamente con il protocollo IPv4, che risponde ad un indirizzo di questa forma:
123.45.67.89
I numeri spaziati da puntini non sono casuali: devono rispondere all'assegnazione delle classi di IP, che è un numero finito; non è necessario dilungarsi, basta sapere che non possiamo mettere numeri a caso ma ogni sezione dell'IP ha un preciso scopo e una precisa lunghezza massima.
Per lo scopo di questa guida è sufficiente sapere che possiamo connettere alla rete Internet circa 4,3 miliardi di host (computer, siti e quant'altro) con IPv4.
Questa cifra sembrava davvero enorme negli anni '70 e '80, ma con la diffusione di Internet a livello mondiale (comparsa di nuovi siti e collegamento a Internet dei telefoni, auto etc.) essa si è esaurita velocemente fino ad arrivare al punto di collasso, ossia non sono più disponibili nuovi IPv4 liberi.
Come fare per connettere quindi nuovi utenti oppure creare nuovi siti?
Per gli utenti casalinghi spesso gli operatori utilizzano sistemi di filtraggio e di condivisione IP avanzato (NAT), ma la soluzione più logica è il passaggio a IPv6.
Con IPv6 otterremo un indirizzo IP molto più lungo rispetto a quello precedente, compensando del tutto la crescita esponenziale dei servizi Internet: possiamo connettere 340 trilioni di trilioni di trilioni di dispositivi e potrebbe non essere sufficiente l'intera vita del pianeta Terra per poterli utilizzare tutti!
Il formato di questo nuovo indirizzo IP è molto più lungo, come per l'esempio qui in basso:
2001:0db8:0000:0000:0000:0000:1428:57ab
Se le sequenze di numeri identici si ripetono, possiamo però trovare anche versioni più compatte, come:
2001:0db8::1428:57ab
L'indirizzo qui in alto è identico al primo IPv6 che vi abbiamo mostrato, ma visto che ci sono tanti zeri identici può essere accorciato senza perdere nessun tipo di informazione.
Ovviamente i due protocolli, IPv6 e IPv4, non sono intercambiabili: o si usa uno o si usa l'altro, almeno a livello dei grandi nodi che compongono la rete Internet.
Gli operatori però possono realizzare speciali soluzioni IPv4-to-IPv6 che permettono di mantenere la compatibilità con i vecchi siti IPv4, che altrimenti non sarebbero disponibili agli utenti che dispongono del nuovo tipo d'indirizzi.
2) Come attivare Internet IPv6
Ora che sappiamo cosa è IPv6, avremo intuito che questo tipo di connessione può essere attivata solo a livello operatore: è lui a fornisci di volta in volta un nuovo IP e può fornirci anche un indirizzo IPv6 (se previsto).
Per prima cosa dovremo controllare se sulla nostra linea è presente IPv6: attualmente possiamo fare questo tipo di connessione solo con TIM e Fastweb.
Su TIM la sperimentazione del nuovo protocollo è già attiva, dovremo solamente utilizzare uno dei moderni modem messi a disposizione dall'operatore: effettuiamo i controlli con i siti che vi consiglieremo dopo, così da verificare se stiamo già utilizzando IPv6.
Fastweb è molto avanti nell'implementazione di IPv6, al punto che tutti gli utenti dovrebbero essere già connessi con questo tipo di rete (anche se, per compatibilità, viene fornito tramite tunnel tra IPv4 e IPv6).
Apriamo quindi la pagina indicata e controlla se questo tipo di connessione è attiva; anche in questo caso servirà un modem in grado di gestirlo senza problemi, ma se possediamo il nuovo Fastgate avremo il massimo della compatibilità e velocità.
Al massimo l'unica voce da controllare, nel pannello di configurazione del Fastgate, è la presenza dell'IPv6 nel menu Avanzate -> Prefisso IPV6 (6RD).
Ovviamente, oltre agli apparati di rete, anche i computer devono essere pronti a sfruttare IPv6: se possediamo Windows 7, Windows 8.1 e Windows 10 non dovremmo avere nessun tipo di problema, visto che IPv6 è già implementato tra i protocolli di rete sfruttabili.
Se non siamo riusciti a impostare IPv6, conviene contattare l'assistenza clienti del nostro operatore e chiedere se è possibile attivare questo protocollo per la nostra linea.
LEGGI ANCHE -> Richiedere Assistenza operatore TIM, Wind, 3, Vodafone, Fastweb
3) Come accedere ai siti IPv6
Abbiamo effettuato tutti i passaggi per attivare IPv6 ma non sappiamo come controllare se è attivo?
Se siamo clienti Fastweb possiamo provare IPv6 direttamente dalla pagina che vi abbiamo mostrato poco fa, basterà cliccare in fondo sul pulsante Esegui il test per avviare il controllo sulla nuova connessione.
In alternativa possiamo utilizzare il sito Test-IPv6, in grado di controllare se abbiamo ottenuto un indirizzo IP di questo tipo, se possiamo raggiungere i siti di prova con IPv6 e che tipo di tecnologia utilizziamo per navigare con questo nuovo protocollo.
Senza addentrarci troppo nei particolari, basterà ottenere un voto di 10 su 10 per avere la certezza che il nostro computer, il nostro modem e la nostra linea Internet sono pronti per navigare con IPv6.
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