Riparare Android se il cellulare o tablet non si avvia
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Come ripristinare e riparare il cellulare o tablet alle impostazioni di fabbrica anche se non si avvia e non si accende più
Nelle ultime versioni di Android si può riavviare il cellulare o tablet in modalità provvisoria, una modalità utile per risolvere eventuali problemi, disinstallare applicazioni che vanno in errore o sistemare delle impostazioni.
Capita però che la modalità provvisoria non basti e di dover effettuare quindi un reset di Android quando gli errori sono così gravi da bloccare del tutto l'uso del telefono (che non si avvia più, va in loop infinito durante la procedura d'avvio o si riavvia in continuazione).
Questi errori sono più frequenti se abbiamo un dispositivo sbloccato con permessi di root e se installiamo app crack, ma possono esserci molti altri motivi per cui il telefono non parte più e non carica il sistema operativo.
In questa guida vi mostreremo come effettuare il ripristino di Android anche nei casi in cui il sistema non si avvia più, così da poter recuperare il dispositivo. Se il sistema si avvia ma presenta degli errori o è stranamente lento, vi mostreremo anche come ripristinare lo smartphone velocemente, salvando tutti i dati personali.
LEGGI ANCHE: Riavviare Android se il cellulare o tablet sembra morto
Se il dispositivo Android si avvia normalmente o accedere in modalità provvisoria possiamo effettuare il factory reset direttamente nel menu di Impostazioni del telefono, portandoci nel menu Backup e ripristino o nel menu Ripristino di fabbrica (presente su tutti gli smartphone Xiaomi).
Nella schermata che si aprirà premiamo su Ripristino dati di fabbrica o sulla voce Elimina tutti i dati, quindi inseriamo la password di sicurezza, così da avviare la procedura.
Prima di procedere vi consigliamo però di fare un backup dei dati personali (foto, contatti, video, messaggi etc.) e di verificare anche le credenziali di Google Authenticator, che verranno perse durante il reset.
Se invece volessimo salvare solo le foto e i video presenti sul telefono possiamo utilizzare l'app Google Foto.
Se non è più possibile avviare il cellulare o il tablet, se il dispositivo si pianta sul logo d'avvio, se va in loop continuo o se vediamo comparire l'icona dell'androide steso con il punto esclamativo, dovremo effettuare il ripristino entrando nella recovery del dispositivo.
Per ripristinare Android totalmente bloccato spegniamo il device con il tasto Power (tenendolo premuto finché non risulta spento) e accendiamo alla modalità Recovery.
Per accedere a questa modalità ogni dispositivo ha una combinazione di tasti diversa; qui in basso possiamo trovare le procedure d'accesso alla recovery dei principali produttori in vendita:
Se non riusciamo a trovare la combinazione adatta per entrare in modalità recovery sul nostro dispositivo, cerchiamo il nome del dispositivo su Google con l'aggiunta della stringa "recovery mode", così da trovare sicuramente una combinazione di tasti adatta.
Una volta giunti nel menu recovery utilizziamo i tasti volume su e volume giù per scorrere le opzioni ed il usiamo pulsante di accensione confermiamo la scelta.
Una volta giunti nella Recovery Mode selezioniamo l'opzione Wipe Data o Wipe data/factory reset, confermiamo con il tasto accensione e confermiamo su Yes per avviare il ripristino totale del dispositivo. Con questa procedura tutte le app, le impostazioni e tutti i dati al suo interno, comprese le applicazioni installate, saranno cancellati.
L'operazione dura di solito pochi minuti, finiti i quali dovremo tornare indietro nella recovery e selezionare Power Off, così da poter spegnere o riavviare il dispositivo.
Al successivo avvio del dispositivo avremo un telefono nuovo come appena uscito di fabbrica, dovremo solamente configurare il nostro account Google e recuperare i backup fatti in precedenza per poter utilizzare nuovamente il device come se nulla fosse successo.
Per tenersi pronti all'eventualità che Android vada in errore e richieda un ripristino, si può usare un'applicazione specifica per fare il backup completo del telefono Android.
In alternativa possiamo tentare il ripristino direttamente dal PC, utilizzando per lo scopo i tool Fastboot e ADB, ma solo se avevamo in precedenza attivato la modalità sviluppatore e l'USB Debug sullo stesso telefono.
Per procedere connettiamo il telefono bloccato al PC tramite cavo USB, attendiamo lo scaricamento dei driver e scarichiamo l'SDK Platform Tools, il cui contenuto va estratto in una cartella a piacere.
Dopo aver estratto tutti i tool necessari portiamoci nella cartella platform-tools, premiamo con il tasto destro sulla cartella, premiamo su Apri nel Terminale e lanciamo il seguente comando:
Se il comando viene visto e il dispositivo è accessibile possiamo provare l'accesso alla recovery utilizzando il seguente comando:
Il telefono verrà riavviato in modalità bootloader, così da poter selezionare manualmente l'accesso alla recovery sullo schermo del dispositivo. Se invece volessimo accedere subito alla modalità recovery del telefono basterà utilizzare il seguente comando:
Così facendo il telefono accederà direttamente alla recovery, qualsiasi sia il suo stato.
A meno che non il dispositivo non abbia subito danni interni, Android è un sistema che può sempre essere riportato alle impostazioni di fabbrica, così da risolvere la stragrande maggioranza dei problemi di natura software.
Se il processo di ripristino di fabbrica non risolvesse i problemi o non funzionasse affatto è probabile che ci sia un problema con l'hardware del dispositivo e che quindi sia rotto qualcosa al suo interno.
Se lo smartphone resta lento anche dopo il ripristino di tutti i dati e dei backup, vi consigliamo di leggere la nostra guida su come velocizzare Android su ogni smartphone.
Se invece volessimo cambiare completamente il sistema operativo presente sullo smartphone, vi raccomandiamo di leggere la nostra guida su come installare una ROM Custom Android.
Capita però che la modalità provvisoria non basti e di dover effettuare quindi un reset di Android quando gli errori sono così gravi da bloccare del tutto l'uso del telefono (che non si avvia più, va in loop infinito durante la procedura d'avvio o si riavvia in continuazione).
Questi errori sono più frequenti se abbiamo un dispositivo sbloccato con permessi di root e se installiamo app crack, ma possono esserci molti altri motivi per cui il telefono non parte più e non carica il sistema operativo.
In questa guida vi mostreremo come effettuare il ripristino di Android anche nei casi in cui il sistema non si avvia più, così da poter recuperare il dispositivo. Se il sistema si avvia ma presenta degli errori o è stranamente lento, vi mostreremo anche come ripristinare lo smartphone velocemente, salvando tutti i dati personali.
LEGGI ANCHE: Riavviare Android se il cellulare o tablet sembra morto
Ripristinare Android dalle impostazioni
Se il dispositivo Android si avvia normalmente o accedere in modalità provvisoria possiamo effettuare il factory reset direttamente nel menu di Impostazioni del telefono, portandoci nel menu Backup e ripristino o nel menu Ripristino di fabbrica (presente su tutti gli smartphone Xiaomi).
Nella schermata che si aprirà premiamo su Ripristino dati di fabbrica o sulla voce Elimina tutti i dati, quindi inseriamo la password di sicurezza, così da avviare la procedura.
Prima di procedere vi consigliamo però di fare un backup dei dati personali (foto, contatti, video, messaggi etc.) e di verificare anche le credenziali di Google Authenticator, che verranno perse durante il reset.
Se invece volessimo salvare solo le foto e i video presenti sul telefono possiamo utilizzare l'app Google Foto.
Ripristinare Android bloccato o che non si avvia
Se non è più possibile avviare il cellulare o il tablet, se il dispositivo si pianta sul logo d'avvio, se va in loop continuo o se vediamo comparire l'icona dell'androide steso con il punto esclamativo, dovremo effettuare il ripristino entrando nella recovery del dispositivo.
Per ripristinare Android totalmente bloccato spegniamo il device con il tasto Power (tenendolo premuto finché non risulta spento) e accendiamo alla modalità Recovery.
Per accedere a questa modalità ogni dispositivo ha una combinazione di tasti diversa; qui in basso possiamo trovare le procedure d'accesso alla recovery dei principali produttori in vendita:
- Samsung: premiamo insieme i tasti Power + Home + Volume Su; sui nuovi smartphone la combinazione è Power + Volume Su + Tasto Bixby.
- Huawei: premiamo insieme i tasti Power e Volume Su.
- OnePlus: premiamo insieme i tasti Power e Volume Giù.
- OPPO/Realme: premiamo insieme i tasti Power e Volume Su.
- Xiaomi: premiamo insieme i tasti Power e Volume Su.
- LG: premiamo insieme i tasti Power + Volume Su.
- Motorola: premiamo insieme i tasti Power + Volume Giù + Volume Su.
- Google Pixel: sugli smartphone prodotti da Google premiamo insieme i tasti Power + Volume Giù.
- Tasti generici: per la maggior parte degli smartphone non elencati i tasti per entrare in recovery sono Power + Volume Su; in rari casi dovremo premere Power + Volume Giù e navigare nel bootloader per aprire la modalità recovery.
Se non riusciamo a trovare la combinazione adatta per entrare in modalità recovery sul nostro dispositivo, cerchiamo il nome del dispositivo su Google con l'aggiunta della stringa "recovery mode", così da trovare sicuramente una combinazione di tasti adatta.
Una volta giunti nel menu recovery utilizziamo i tasti volume su e volume giù per scorrere le opzioni ed il usiamo pulsante di accensione confermiamo la scelta.
Se il dispositivo mostra una schermata leggermente diversa rispetto alla recovery ci ritroveremo molto probabilmente nella modalità bootloader, una sorta di "anticamera" dove è possibile scegliere cosa avviare sul dispositivo; in questo caso è sufficiente usare sempre i tasti volume per selezionare la voce Recovery e utilizzare il tasto d'accensione per confermare la scelta, così da avviare correttamente la modalità recovery.
Ripristino da recovery
Una volta giunti nella Recovery Mode selezioniamo l'opzione Wipe Data o Wipe data/factory reset, confermiamo con il tasto accensione e confermiamo su Yes per avviare il ripristino totale del dispositivo. Con questa procedura tutte le app, le impostazioni e tutti i dati al suo interno, comprese le applicazioni installate, saranno cancellati.
L'operazione dura di solito pochi minuti, finiti i quali dovremo tornare indietro nella recovery e selezionare Power Off, così da poter spegnere o riavviare il dispositivo.
Al successivo avvio del dispositivo avremo un telefono nuovo come appena uscito di fabbrica, dovremo solamente configurare il nostro account Google e recuperare i backup fatti in precedenza per poter utilizzare nuovamente il device come se nulla fosse successo.
Per tenersi pronti all'eventualità che Android vada in errore e richieda un ripristino, si può usare un'applicazione specifica per fare il backup completo del telefono Android.
Ripristino da PC
In alternativa possiamo tentare il ripristino direttamente dal PC, utilizzando per lo scopo i tool Fastboot e ADB, ma solo se avevamo in precedenza attivato la modalità sviluppatore e l'USB Debug sullo stesso telefono.
Per procedere connettiamo il telefono bloccato al PC tramite cavo USB, attendiamo lo scaricamento dei driver e scarichiamo l'SDK Platform Tools, il cui contenuto va estratto in una cartella a piacere.
Dopo aver estratto tutti i tool necessari portiamoci nella cartella platform-tools, premiamo con il tasto destro sulla cartella, premiamo su Apri nel Terminale e lanciamo il seguente comando:
adb devices
Se il comando viene visto e il dispositivo è accessibile possiamo provare l'accesso alla recovery utilizzando il seguente comando:
adb reboot bootloader
Il telefono verrà riavviato in modalità bootloader, così da poter selezionare manualmente l'accesso alla recovery sullo schermo del dispositivo. Se invece volessimo accedere subito alla modalità recovery del telefono basterà utilizzare il seguente comando:
fastboot reboot recovery
Così facendo il telefono accederà direttamente alla recovery, qualsiasi sia il suo stato.
Conclusioni
A meno che non il dispositivo non abbia subito danni interni, Android è un sistema che può sempre essere riportato alle impostazioni di fabbrica, così da risolvere la stragrande maggioranza dei problemi di natura software.
Se il processo di ripristino di fabbrica non risolvesse i problemi o non funzionasse affatto è probabile che ci sia un problema con l'hardware del dispositivo e che quindi sia rotto qualcosa al suo interno.
Se lo smartphone resta lento anche dopo il ripristino di tutti i dati e dei backup, vi consigliamo di leggere la nostra guida su come velocizzare Android su ogni smartphone.
Se invece volessimo cambiare completamente il sistema operativo presente sullo smartphone, vi raccomandiamo di leggere la nostra guida su come installare una ROM Custom Android.