Trucchi migliori per Android con ROOT
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9 cose che si possono fare su uno smartphone Android sbloccato (rootato) e trucchi che richiedono i permessi di ROOT
Molte caratteristiche e funzioni di uno smartphone Android sono disponibili soltanto su dispositivi sbloccati con premessi di root. Sbloccare il cellulare con permessi di root non è illegale, si tratta semplicemente di prendere possesso pieno del telefonino ed usarlo come un amministratore (o super user) per modificare i file di sistema che, per sicurezza, vengono protetti da chi vende il cellulare al pubblico.
Nella guida che segue vi mostreremo cosa possiamo fare con Android root, così da decidere se vale la pena eseguire questa modifica sul nostro telefono o se dobbiamo utilizzare il telefono senza nessuna modifica. Vi ricordiamo che, in caso di sblocco dei permessi di root, dovremo formattare totalmente il telefono, quindi meglio agire preventivamente con un bel backup dei dati personali.
LEGGI ANCHE: Come fare il root Android
Se abbiamo cancellato per errore delle foto o dei video dalla memoria del telefono, possiamo provare ad usare l'app DiskDigger photo recovery, un'app pensata per recuperare tutte le foto e i video cancellati nelle cartelle segrete e nelle zone inaccessibili a qualsiasi altra app di recupero.
Dopo aver aperto l'app e forniti i permessi di root basterà lanciare la ricerca e mettersi comodi: dopo qualche ora avremo accesso a tutte le foto e i video cancellati per errore, con la possibilità di salvarli in una nuova cartella o di condividerli nelle app di chat.
Per approfondire possiamo leggere la nostra guida alle app per recuperare foto cancellate su Android.
Vogliamo che un'app utilizzi solo il Wi-Fi o solo la connessione di rete dati? Vogliamo bloccare del tutto le app "spione"? L'app root che fa al caso nostro è AFWall+, un avanzato firewall per Android.
Questo firewall funziona solo con root e permette di impostare quale connessione deve usare ogni singola app presente sul telefono, incluse le app di sistema o le app nascoste in background. Se temiamo che il nostro telefono sia sotto controllo basterà autorizzare solo le app legittime, bloccando tutte quelle sospette.
Con i permessi di root diventa molto semplice cambiare i font installati sul telefono, visto che avremo accesso diretto alla cartella che contiene tutti i font. Per poterli gestire bene vi consigliamo di installare l'app iFont, utile per installare nuovi font non disponibili dal Play Store.
Per approfondire possiamo leggere la nostra guida alle app per cambiare font e carattere su Android.
Usando un'applicazione come Titanium Backup è possibile salvare il backup dei dati di un'applicazione per poi ripristinarla in seguito. Questa funzione richiede l'accesso come root perché le applicazioni Android non dovrebbero saper leggere i dati di altre applicazioni.
Titanium Backup consente di eseguire il backup e ripristinare facilmente ogni app, compresi i dati che normalmente non potrebbero essere messi nel backup.
I bloatware sono quelle app che si trovano già installate sul cellulare, che occupano spazio e che non possono essere rimosse in nessun modo, se non utilizzando i permessi di root.
Un'app come EXA System App Remover vi permetterà di disinstallare qualsiasi app, ma funziona solo con accesso root sul sistema. Questa comunque è un'operazione delicata perché rimuovere una cerca app integrata potrebbe provocare instabilità e malfunzionamenti di tutto il cellulare. Conviene farlo soltanto in caso sia finita la memoria interna.
Per approfondire possiamo leggere il nostro articolo su come disinstallare app su Android completamente, anche tutte insieme.
Fare il root Android significa poter accedere alle risorse hardware dello smartphone per sfruttarlo in pieno. Con il root di Android è possibile fare operazioni come la calibrazione della batteria, la calibrazione dello schermo e, soprattutto, l'overclock della CPU.
Si può aumentare la potenza della CPU del cellulare o abbassarla per risparmiare batteria usando app come Kernel Toolkit.
Il root permette di accedere ai file di sistema, anche alle cartelle in cui sono presenti i file di Android, le app di sistema e tutte quelle cartelle "nascoste" alla vista dell'utente.
Utilizzando un ottimo file manager che supporta i permessi di root (come per esempio X-Plore Gestore File) si possono guardare questi file, aprirli e modificarli se si è capaci.
Sui telefoni con poca memoria interna è fondamentale spostare tutte le applicazioni, anche quelle che non lo consentirebbero, sulla scheda SD.
Per farlo si utilizza un'app come Link2SD, che inganna il sistema e, usando i link simbolici, sposta i dati delle applicazioni facendo credere a Android che esse sono invece nella memoria interna.
Su quest'app possiamo leggere il nostro approfondimento su come spostare le app Android su scheda SD.
AirScreen è un'applicazione che rende i dispositivi Android compatibili con i dispositivi AirPlay, ossia tutti gli iPhone, tutti gli iPad, i Mac, i MacBook e gli Apple TV.
Avviando l'app e fornendo i permessi di root è possibile fare lo streaming audio e video dal telefono Android a un ricevitore AirPlay, senza dover utilizzare sistemi di trasmissione schermo (come per esempio Miracast).
Sullo stesso argomento possiamo leggere il nostro articolo su come collegare lo smartphone alla TV.
Con un cellulare rootato possiamo usare molte funzioni aggiuntive, anche se nel corso degli anni i sistemi Android sono diventati così pieni di funzioni che molte delle cose elencate in alto sono diventate ormai quasi del tutto inutili o solo per pochi utenti (questo spiega anche perché sempre meno gente fa il root del telefono).
Chi ha rootato un vecchio telefono e vuole provare nuove app e funzioni può continuare la lettura sulla nostra guida alle app migliori per cellulari Android sbloccati con root.
Nella guida che segue vi mostreremo cosa possiamo fare con Android root, così da decidere se vale la pena eseguire questa modifica sul nostro telefono o se dobbiamo utilizzare il telefono senza nessuna modifica. Vi ricordiamo che, in caso di sblocco dei permessi di root, dovremo formattare totalmente il telefono, quindi meglio agire preventivamente con un bel backup dei dati personali.
LEGGI ANCHE: Come fare il root Android
1) Recuperare le foto e i video cancellati
Se abbiamo cancellato per errore delle foto o dei video dalla memoria del telefono, possiamo provare ad usare l'app DiskDigger photo recovery, un'app pensata per recuperare tutte le foto e i video cancellati nelle cartelle segrete e nelle zone inaccessibili a qualsiasi altra app di recupero.
Dopo aver aperto l'app e forniti i permessi di root basterà lanciare la ricerca e mettersi comodi: dopo qualche ora avremo accesso a tutte le foto e i video cancellati per errore, con la possibilità di salvarli in una nuova cartella o di condividerli nelle app di chat.
Per approfondire possiamo leggere la nostra guida alle app per recuperare foto cancellate su Android.
2) Scegliere quale rete usare per ogni app
Vogliamo che un'app utilizzi solo il Wi-Fi o solo la connessione di rete dati? Vogliamo bloccare del tutto le app "spione"? L'app root che fa al caso nostro è AFWall+, un avanzato firewall per Android.
Questo firewall funziona solo con root e permette di impostare quale connessione deve usare ogni singola app presente sul telefono, incluse le app di sistema o le app nascoste in background. Se temiamo che il nostro telefono sia sotto controllo basterà autorizzare solo le app legittime, bloccando tutte quelle sospette.
3) Cambiare i font di Android
Con i permessi di root diventa molto semplice cambiare i font installati sul telefono, visto che avremo accesso diretto alla cartella che contiene tutti i font. Per poterli gestire bene vi consigliamo di installare l'app iFont, utile per installare nuovi font non disponibili dal Play Store.
Per approfondire possiamo leggere la nostra guida alle app per cambiare font e carattere su Android.
4) Effettuare backup e ripristino app
Usando un'applicazione come Titanium Backup è possibile salvare il backup dei dati di un'applicazione per poi ripristinarla in seguito. Questa funzione richiede l'accesso come root perché le applicazioni Android non dovrebbero saper leggere i dati di altre applicazioni.
Titanium Backup consente di eseguire il backup e ripristinare facilmente ogni app, compresi i dati che normalmente non potrebbero essere messi nel backup.
5) Rimuovere app di sistema e bloatware
I bloatware sono quelle app che si trovano già installate sul cellulare, che occupano spazio e che non possono essere rimosse in nessun modo, se non utilizzando i permessi di root.
Un'app come EXA System App Remover vi permetterà di disinstallare qualsiasi app, ma funziona solo con accesso root sul sistema. Questa comunque è un'operazione delicata perché rimuovere una cerca app integrata potrebbe provocare instabilità e malfunzionamenti di tutto il cellulare. Conviene farlo soltanto in caso sia finita la memoria interna.
Per approfondire possiamo leggere il nostro articolo su come disinstallare app su Android completamente, anche tutte insieme.
6) Effettuare overclock e ottimizzazione Telefono
Fare il root Android significa poter accedere alle risorse hardware dello smartphone per sfruttarlo in pieno. Con il root di Android è possibile fare operazioni come la calibrazione della batteria, la calibrazione dello schermo e, soprattutto, l'overclock della CPU.
Si può aumentare la potenza della CPU del cellulare o abbassarla per risparmiare batteria usando app come Kernel Toolkit.
7) Ottenere pieno accesso al file system
Il root permette di accedere ai file di sistema, anche alle cartelle in cui sono presenti i file di Android, le app di sistema e tutte quelle cartelle "nascoste" alla vista dell'utente.
Utilizzando un ottimo file manager che supporta i permessi di root (come per esempio X-Plore Gestore File) si possono guardare questi file, aprirli e modificarli se si è capaci.
8) Spostare applicazioni sulla scheda SD
Sui telefoni con poca memoria interna è fondamentale spostare tutte le applicazioni, anche quelle che non lo consentirebbero, sulla scheda SD.
Per farlo si utilizza un'app come Link2SD, che inganna il sistema e, usando i link simbolici, sposta i dati delle applicazioni facendo credere a Android che esse sono invece nella memoria interna.
Su quest'app possiamo leggere il nostro approfondimento su come spostare le app Android su scheda SD.
9) Streaming su dispositivi Apple con AirPlay
AirScreen è un'applicazione che rende i dispositivi Android compatibili con i dispositivi AirPlay, ossia tutti gli iPhone, tutti gli iPad, i Mac, i MacBook e gli Apple TV.
Avviando l'app e fornendo i permessi di root è possibile fare lo streaming audio e video dal telefono Android a un ricevitore AirPlay, senza dover utilizzare sistemi di trasmissione schermo (come per esempio Miracast).
Sullo stesso argomento possiamo leggere il nostro articolo su come collegare lo smartphone alla TV.
Conclusioni
Con un cellulare rootato possiamo usare molte funzioni aggiuntive, anche se nel corso degli anni i sistemi Android sono diventati così pieni di funzioni che molte delle cose elencate in alto sono diventate ormai quasi del tutto inutili o solo per pochi utenti (questo spiega anche perché sempre meno gente fa il root del telefono).
Chi ha rootato un vecchio telefono e vuole provare nuove app e funzioni può continuare la lettura sulla nostra guida alle app migliori per cellulari Android sbloccati con root.
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