Significato Impostazioni grafica videogiochi e scheda video
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Significato e regolazioni delle impostazioni della scheda grafica per videogiochi su Windows 10: Risoluzione, VSync, Texture Filtering, Antialiasing ecc
Quando si installa un gioco per PC, potremo avere accesso al primo avvio alla schermata delle opzioni grafiche, dove troviamo tantissime configurazioni modificabili, così da adattare il gioco alla potenza hardware del proprio computer. Le opzioni delle schede grafiche non sono sempre chiare, esse si presentano come una barra scorrevole o una leva verso due estremi, con vari gradi d'efficacia (possiamo trovare vari livelli tra i quali scegliere).
Queste impostazioni sono presenti nei videogiochi 3D per Windows ed anche nelle opzioni della scheda video del computer, AMD, Intel o Nvidia.
In questo articolo vi mostreremo il significato di 6 tra le più importanti opzioni della scheda grafiche e, a fine articolo, le nuove voci che possiamo trovare sui giochi moderni e che dobbiamo assolutamente regolare per ottenere il giusto compromesso tra qualità e prestazioni.
LEGGI ANCHE: Modificare velocità di CPU, Scheda Grafica e RAM: migliori programmi
1) Risoluzione
La risoluzione è un concetto abbastanza semplice che riguarda i monitor LCD.
Il monitor LCD ha una "risoluzione nativa", che è quella massima consentita e che viene adottata dal desktop di Windows. Quando si apre un gioco, un video o un'animazione 3D, se questo ha risoluzione pari alla risoluzione nativa del monitor, avrà la migliore qualità grafica, ma richiederà più potenza da parte della scheda video. Ad esempio, uno schermo da 1920×1080 significa che la scheda grafica dovrà rendere circa 2 milioni di pixel per ogni fotogramma e l'immagine sarà la più nitida possibile, visto che il monitor non dovrà convertire nulla.
Per ottenere prestazioni più veloci, possiamo provare a diminuire la risoluzione dello schermo, per esempio, 1024×768, 768.000 pixel per fotogramma, così da mantenere una buona risoluzione per i giochi moderni ma guadagnare circa il doppio della velocità in elaborazione (cosa da non trascurare quando avviamo giochi pesanti su schede video di qualche anno fa). Si può notare come il mouse corre più veloce quando si diminuisce la risoluzione dello schermo nelle impostazioni di Windows (dal Pannello di Controllo) e la stessa cosa capita nei videogiochi. Ovviamente non dobbiamo esagerare con il diminuire la risoluzione: visualizzare un video a bassa risoluzione in uno schermo grande a tutto schermo lo farà apparire sfocato o sgranato, peggiorando l'esperienza di gioco.
In generale, l'ideale è utilizzare la risoluzione nativa del monitor, ma il computer deve essere in grado di sostenerla se si vuol vedere un'immagine di alta qualità.
2) Sincronizzazione verticale
L'idea alla base della Sincronizzazione verticale, spesso indicata con VSync, è quella di sincronizzare il numero di fotogrammi resi alla frequenza di aggiornamento del monitor. Ad esempio, la maggior parte dei monitor LCD ha una frequenza di refresh di 60Hz, quindi visualizza 60 fotogrammi al secondo.
Se il computer riesce ad eseguire per il gioco 100 fotogrammi al secondo, il monitor non può farcela e per il PC c'è solo uno spreco di energia, oltre a generare artefatti visibili (come immagini fantasma o tagli di scena).
VSync tenta di sincronizzare il frame rate dei giochi adeguandoli alla frequenza di aggiornamento del monitor evitando anche che l'immagine si veda tagliata.
Con questa voce attiva il motore di gioco verrà limitato a 60 FPS, così da non superare mai la frequenza del monitor (che potrà riprodurre tutto fluidamente). VSync però è anche uno dei responsabili del lag nei videogiochi visto che agisce in maniera molto pesante sulle prestazioni della scheda video, quindi va attivato soltanto se notiamo artefatti sul monitor mentre giochiamo.
Le moderne schede video e i monitor d'ultima generazione offrono anche dei sistemi di sincronizzazione verticale implementati a livello hardware, grazie all'uso delle tecnologie G-Sync (NVIDIA) e FreeSync (AMD). Con queste tecnologie è il monitor a "governare" la scheda video, indicandole il frame rate da raggiungere: in questo modo non sprechiamo risorse all'interno del gioco e tutto gira più fluidamente e senza tagli.
LEGGI ANCHE: Come modificare il frame rate dei giochi su Windows 10
3) Texture Filtering
Il Filtraggio bilineare, trilineare e anisotropico sono tecniche che vengono utilizzate per affinare le texture all'interno di un gioco, così da farle risultare più dettagliate anche se riprodotte "lontano" dal punto focale (dove osserviamo all'interno del gioco). Il filtraggio anisotropico (o AF) è quello che dà risultati migliori rendendo le texture più nitide e meno sfocate, ma richiede più potenza hardware. Di base conviene sempre lasciarlo attivo, ma consigliamo di impostarlo a valori intermedi (di solito x4 e x8), lasciando i valori più elevati solo per le schede video di fascia altissima.
4) Antialiasing
L'Aliasing è un effetto che si verifica quando le linee e i bordi dell'immagine appaiono frastagliati, mostrando quindi "spigoli" di ogni poligono riprodotto su schermo. Antialiasing (o AA) è il nome dato a varie tecniche per eliminare l'aliasing, uniformando le linee e facendole apparire più naturali e nitide nelle animazioni grafiche e nei videogiochi. Le opzioni di antialiasing sono 2x, 4x, 8x, 16x che sono numeri riferiti alla precisione dell'immagine.
Su un piccolo monitor ad alta risoluzione, si può impostare un antialiasing 4x e non di più per rendere le immagini nitide. Tutti i videogiochi utilizzano tecniche di antialiasing più avanzate, come FXAA, un algoritmo che produce risultati migliori in qualsiasi scenario (infatti conviene sempre averlo attivo, se non sono disponibili filtri migliori).
Ai giorni nostri sono disponibili anche MSAA (Antialias a multi-campionamento) e SSAA o FSAA (ossia Supercampionamento), che effettua la campionatura su più pixel e sub-pixel contemporaneamente, aumentando di molto la qualità del filtro nei giochi 3D. Quindi il consiglio è di impostare sempre almeno 4x come antialiasing di base, poi attivare FXAA per giochi e, se la scheda video permette, anche le altre impostazioni dei filtri per aumentare la qualità.
5) Ambient Occlusion
Ambient occlusion (AO) è un modo di modellare gli effetti di illuminazione nelle scene 3D. Ambient Occlusion determina la luminosità dovrebbero essere calcolando quali pixel in un'immagine devono essere illuminati, così da aggiungere ombre realistiche a un'immagine. Ci sono molte altre impostazioni utilizzate nei videogiochi per PC, tra cui alcune più ovvie, da alzare o meno a seconda della scheda grafica che viene usata. Quella di base è SSAO, ma possiamo trovare anche HBAO o HBAO+ in base al modello in nostro possesso e al gioco in esecuzione. Il nostro consiglio è di provare sempre con i filtri più potenti per vedere come impattano sulle prestazioni; se il calo di framerate è eccessivo, allora meglio lasciar perdere e usare solo SSAO.
Trucco dell'esperto: molti utilizzano proprio questo parametro per decidere se cambiare o meno scheda video. Se un gioco molto recente non riesce a girare bene con il filtro d'occlusione ambientale al massimo, forse è arrivato il momento di cambiare scheda video, scegliendo tra i modelli presenti a fine articolo.
6) Tassellatura
Con l'arrivo delle DirectX 11 e 12 è stato introdotta anche la tassellatura, che aggiunge in modo dinamico poligoni agli oggetti a cui ci avviciniamo. Quando ci troviamo nel gioco vicino a oggetti trattati con questo filtro, essi appaiono dettagliati e realistici. L’impatto della tassellatura può essere molto pesante e mettere a dura prova la scheda video, specie su scenari molto vasti o con molti oggetti da renderizzare, al punto da dimezzare il framerate in certe aree.
Attiviamolo per prova, se non va o rallenta tutto meglio lasciarlo spento.
7) Test e benchmark
In alcuni giochi sono disponibili dei programmi di benchmark per provare le impostazioni utilizzate, così da vedere il numero di FPS generati in uno scenario di gioco in prova. Se non è incluso nel gioco oppure vogliamo effettuare dei test più avanzati, consigliamo di utilizzare uno dei seguenti programmi:
- 3DMark
- Heaven Benchmark
- Benchmark Catzilla
- Superposition BenchMark
Usiamo questi programmi per capire se sostituire la scheda video oppure se è ancora adeguata ai giochi moderni.
LEGGI ANCHE -> Configurazioni ottimali per scheda grafica NVIDIA e AMD
Queste impostazioni sono presenti nei videogiochi 3D per Windows ed anche nelle opzioni della scheda video del computer, AMD, Intel o Nvidia.
In questo articolo vi mostreremo il significato di 6 tra le più importanti opzioni della scheda grafiche e, a fine articolo, le nuove voci che possiamo trovare sui giochi moderni e che dobbiamo assolutamente regolare per ottenere il giusto compromesso tra qualità e prestazioni.
LEGGI ANCHE: Modificare velocità di CPU, Scheda Grafica e RAM: migliori programmi
1) Risoluzione
La risoluzione è un concetto abbastanza semplice che riguarda i monitor LCD.
Il monitor LCD ha una "risoluzione nativa", che è quella massima consentita e che viene adottata dal desktop di Windows. Quando si apre un gioco, un video o un'animazione 3D, se questo ha risoluzione pari alla risoluzione nativa del monitor, avrà la migliore qualità grafica, ma richiederà più potenza da parte della scheda video. Ad esempio, uno schermo da 1920×1080 significa che la scheda grafica dovrà rendere circa 2 milioni di pixel per ogni fotogramma e l'immagine sarà la più nitida possibile, visto che il monitor non dovrà convertire nulla.
Per ottenere prestazioni più veloci, possiamo provare a diminuire la risoluzione dello schermo, per esempio, 1024×768, 768.000 pixel per fotogramma, così da mantenere una buona risoluzione per i giochi moderni ma guadagnare circa il doppio della velocità in elaborazione (cosa da non trascurare quando avviamo giochi pesanti su schede video di qualche anno fa). Si può notare come il mouse corre più veloce quando si diminuisce la risoluzione dello schermo nelle impostazioni di Windows (dal Pannello di Controllo) e la stessa cosa capita nei videogiochi. Ovviamente non dobbiamo esagerare con il diminuire la risoluzione: visualizzare un video a bassa risoluzione in uno schermo grande a tutto schermo lo farà apparire sfocato o sgranato, peggiorando l'esperienza di gioco.
In generale, l'ideale è utilizzare la risoluzione nativa del monitor, ma il computer deve essere in grado di sostenerla se si vuol vedere un'immagine di alta qualità.
2) Sincronizzazione verticale
L'idea alla base della Sincronizzazione verticale, spesso indicata con VSync, è quella di sincronizzare il numero di fotogrammi resi alla frequenza di aggiornamento del monitor. Ad esempio, la maggior parte dei monitor LCD ha una frequenza di refresh di 60Hz, quindi visualizza 60 fotogrammi al secondo.
Se il computer riesce ad eseguire per il gioco 100 fotogrammi al secondo, il monitor non può farcela e per il PC c'è solo uno spreco di energia, oltre a generare artefatti visibili (come immagini fantasma o tagli di scena).
VSync tenta di sincronizzare il frame rate dei giochi adeguandoli alla frequenza di aggiornamento del monitor evitando anche che l'immagine si veda tagliata.
Con questa voce attiva il motore di gioco verrà limitato a 60 FPS, così da non superare mai la frequenza del monitor (che potrà riprodurre tutto fluidamente). VSync però è anche uno dei responsabili del lag nei videogiochi visto che agisce in maniera molto pesante sulle prestazioni della scheda video, quindi va attivato soltanto se notiamo artefatti sul monitor mentre giochiamo.
Le moderne schede video e i monitor d'ultima generazione offrono anche dei sistemi di sincronizzazione verticale implementati a livello hardware, grazie all'uso delle tecnologie G-Sync (NVIDIA) e FreeSync (AMD). Con queste tecnologie è il monitor a "governare" la scheda video, indicandole il frame rate da raggiungere: in questo modo non sprechiamo risorse all'interno del gioco e tutto gira più fluidamente e senza tagli.
LEGGI ANCHE: Come modificare il frame rate dei giochi su Windows 10
3) Texture Filtering
Il Filtraggio bilineare, trilineare e anisotropico sono tecniche che vengono utilizzate per affinare le texture all'interno di un gioco, così da farle risultare più dettagliate anche se riprodotte "lontano" dal punto focale (dove osserviamo all'interno del gioco). Il filtraggio anisotropico (o AF) è quello che dà risultati migliori rendendo le texture più nitide e meno sfocate, ma richiede più potenza hardware. Di base conviene sempre lasciarlo attivo, ma consigliamo di impostarlo a valori intermedi (di solito x4 e x8), lasciando i valori più elevati solo per le schede video di fascia altissima.
4) Antialiasing
L'Aliasing è un effetto che si verifica quando le linee e i bordi dell'immagine appaiono frastagliati, mostrando quindi "spigoli" di ogni poligono riprodotto su schermo. Antialiasing (o AA) è il nome dato a varie tecniche per eliminare l'aliasing, uniformando le linee e facendole apparire più naturali e nitide nelle animazioni grafiche e nei videogiochi. Le opzioni di antialiasing sono 2x, 4x, 8x, 16x che sono numeri riferiti alla precisione dell'immagine.
Su un piccolo monitor ad alta risoluzione, si può impostare un antialiasing 4x e non di più per rendere le immagini nitide. Tutti i videogiochi utilizzano tecniche di antialiasing più avanzate, come FXAA, un algoritmo che produce risultati migliori in qualsiasi scenario (infatti conviene sempre averlo attivo, se non sono disponibili filtri migliori).
Ai giorni nostri sono disponibili anche MSAA (Antialias a multi-campionamento) e SSAA o FSAA (ossia Supercampionamento), che effettua la campionatura su più pixel e sub-pixel contemporaneamente, aumentando di molto la qualità del filtro nei giochi 3D. Quindi il consiglio è di impostare sempre almeno 4x come antialiasing di base, poi attivare FXAA per giochi e, se la scheda video permette, anche le altre impostazioni dei filtri per aumentare la qualità.
5) Ambient Occlusion
Ambient occlusion (AO) è un modo di modellare gli effetti di illuminazione nelle scene 3D. Ambient Occlusion determina la luminosità dovrebbero essere calcolando quali pixel in un'immagine devono essere illuminati, così da aggiungere ombre realistiche a un'immagine. Ci sono molte altre impostazioni utilizzate nei videogiochi per PC, tra cui alcune più ovvie, da alzare o meno a seconda della scheda grafica che viene usata. Quella di base è SSAO, ma possiamo trovare anche HBAO o HBAO+ in base al modello in nostro possesso e al gioco in esecuzione. Il nostro consiglio è di provare sempre con i filtri più potenti per vedere come impattano sulle prestazioni; se il calo di framerate è eccessivo, allora meglio lasciar perdere e usare solo SSAO.
Trucco dell'esperto: molti utilizzano proprio questo parametro per decidere se cambiare o meno scheda video. Se un gioco molto recente non riesce a girare bene con il filtro d'occlusione ambientale al massimo, forse è arrivato il momento di cambiare scheda video, scegliendo tra i modelli presenti a fine articolo.
6) Tassellatura
Con l'arrivo delle DirectX 11 e 12 è stato introdotta anche la tassellatura, che aggiunge in modo dinamico poligoni agli oggetti a cui ci avviciniamo. Quando ci troviamo nel gioco vicino a oggetti trattati con questo filtro, essi appaiono dettagliati e realistici. L’impatto della tassellatura può essere molto pesante e mettere a dura prova la scheda video, specie su scenari molto vasti o con molti oggetti da renderizzare, al punto da dimezzare il framerate in certe aree.
Attiviamolo per prova, se non va o rallenta tutto meglio lasciarlo spento.
7) Test e benchmark
In alcuni giochi sono disponibili dei programmi di benchmark per provare le impostazioni utilizzate, così da vedere il numero di FPS generati in uno scenario di gioco in prova. Se non è incluso nel gioco oppure vogliamo effettuare dei test più avanzati, consigliamo di utilizzare uno dei seguenti programmi:
- 3DMark
- Heaven Benchmark
- Benchmark Catzilla
- Superposition BenchMark
Usiamo questi programmi per capire se sostituire la scheda video oppure se è ancora adeguata ai giochi moderni.
LEGGI ANCHE -> Configurazioni ottimali per scheda grafica NVIDIA e AMD
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