Chi può vedere il nostro indirizzo IP e cosa può farci?
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Cosa può fare un estraneo sapendo il mio indirizzo IP pubblico e chi può vederlo o scoprirlo quando ci colleghiamo a internet?
Navigare su Internet, dal punto di vista della privacy, è come andare in giro in macchina.
Quando si guida, l'automobile ha una targa di riconoscimento quindi, se facciamo un'irregolarità, è facile risalire al proprietario.
La targa, quando si naviga su internet, è l'indirizzo IP assegnato a quel computer, per rendere rintracciabile chiunque (vedi anche la spiegazione su come come parlano i computer tra loro in rete tramite TCP/IP)
Ogni volta che si usa un programma o un'applicazione come il browser web, per aprire una pagina web, si stabilisce una o più connessioni con il server che ospita quel sito.
Una volta stabilita la connessione, il computer scarica i dati da questi server e visualizza la pagina web nel browser.
Ogni connessione rivela l'indirizzo IP del dispositivo usato per aprire il sito, al server a cui si connette che, viceversa, vede l'indirizzo IP del server.
L'indirizzo IP non si può scegliere, viene assegnato dal gestore della connessione (che può essere Telecom, Fastweb e Wind) in modo casuale e, a volte, anche in modo dinamico.
Questo discorso molto semplificato vale per ogni connessione internet, anche per i programmi di posta elettronica, le chat, le applicazioni dello smartphone ecc.
Proprio come per la targa della macchina, dall'indirizzo IP non necessariamente si riesce a risalire all'identità di chi lo sta usando, ma solo al proprietario della connessione.
Se ci si connette da casa quello stesso indirizzo vale per chiunque si colleghi a internet: genitori, fratelli, figli, amici ecc.
Se poi la connessione viene stabilita in un ufficio questo indirizzo IP può valere per tutte le persone che vi lavorano.
Addirittura, in alcuni casi, l'indirizzo IP pubblico è lo stesso per le connessioni a internet provenienti da interi condomini o quartieri o città (questo è stato già spiegato nell'articolo su come ci colleghiamo a internet con lo stesso indirizzo IP pubblico).
Gli indirizzi IP, inoltre, vengono spesso assegnati in modo dinamico e difficilmente sono fissi per un'utenza particolare come possiamo essere noi a casa.
L'indirizzo IP quindi rivela informazioni poche pubbliche e solo in certi casi può far risalire all'indirizzo di casa di una persona.
A seconda del provider di rete usato per accedere a internet, le informazioni che può rivelare un indirizzo IP sono diverse e, spesso, riservate.
Teoricamente questi gestori non possono memorizzare dati per controllare cosa fanno gli utenti su internet e devono assicurare la privacy dei clienti.
Se però, ad esempio, una persona compie un illecito informatico online, la polizia per risalire alla sua identità potrebbe aver bisogno di contattare il gestore di rete che assegna gli indirizzi IP.
Dopo quanto spiegato è chiaro che, se anche un estraneo conoscesse l'indirizzo IP pubblico della mia connessione internet attuale, non potrebbe farci nulla.
In sostanza, da un indirizzo IP pubblico soltanto il provider di rete può risalire, se gli viene richiesto, all'identità di una persona.
Chiunque altro può giusto provare a capire da dove proviene, trovare l'indirizzo IP di un altro computer e localizzarlo, ma spiare cosa fa non è possibile.
Questo perchè dietro ogni connessione c'è un router (privato o dello stesso fornitore della rete) che crea una rete interna e protegge dalle connessioni esterne ogni dispositivo non collegato.
Abbiamo già spiegato come funziona un router in un altro articolo.
Il discorso cambia nel caso in cui si usa un computer dentro la stessa rete creata dal router, che non è la rete internet ma una sottorete privata casalinga o dell'ufficio.
Il router infatti assegna ai dispositivi collegati un altro indirizzo IP, questa volta interno, che è sempre uguale per ogni rete privata e inizia, di solito, con 192.168.
Questo indirizzo non è visibile e, comunque, non è raggiungibile (a meno che non si imposti un'apertura voluta) dall'esterno della rete.
Teoricamente è possibile non solo trovare tutti i computer collegati in rete, ma anche sniffare la connessione e spiarla.
Per questo motivo è da ingenui lasciar lasciare una rete wifi non protetta da accessi estranei e, di converso, anche collegarsi alla rete wifi del vicino lasciata libera, perchè questi potrebbe un giorno svegliarsi e sapere tutto quello che facciamo su internet.
I router infatti hanno spesso la funzione di monitorare a quali siti si connettono i dispositivi e può dunque monitorare ogni sito visitato.
Tornando all'IP pubblico visibile su internet, se si vuol proteggere la propria identità, vedi Come Nascondere l'indirizzo IP su PC, Android e iPhone.
Quando si guida, l'automobile ha una targa di riconoscimento quindi, se facciamo un'irregolarità, è facile risalire al proprietario.
La targa, quando si naviga su internet, è l'indirizzo IP assegnato a quel computer, per rendere rintracciabile chiunque (vedi anche la spiegazione su come come parlano i computer tra loro in rete tramite TCP/IP)
Ogni volta che si usa un programma o un'applicazione come il browser web, per aprire una pagina web, si stabilisce una o più connessioni con il server che ospita quel sito.
Una volta stabilita la connessione, il computer scarica i dati da questi server e visualizza la pagina web nel browser.
Ogni connessione rivela l'indirizzo IP del dispositivo usato per aprire il sito, al server a cui si connette che, viceversa, vede l'indirizzo IP del server.
L'indirizzo IP non si può scegliere, viene assegnato dal gestore della connessione (che può essere Telecom, Fastweb e Wind) in modo casuale e, a volte, anche in modo dinamico.
Questo discorso molto semplificato vale per ogni connessione internet, anche per i programmi di posta elettronica, le chat, le applicazioni dello smartphone ecc.
Proprio come per la targa della macchina, dall'indirizzo IP non necessariamente si riesce a risalire all'identità di chi lo sta usando, ma solo al proprietario della connessione.
Se ci si connette da casa quello stesso indirizzo vale per chiunque si colleghi a internet: genitori, fratelli, figli, amici ecc.
Se poi la connessione viene stabilita in un ufficio questo indirizzo IP può valere per tutte le persone che vi lavorano.
Addirittura, in alcuni casi, l'indirizzo IP pubblico è lo stesso per le connessioni a internet provenienti da interi condomini o quartieri o città (questo è stato già spiegato nell'articolo su come ci colleghiamo a internet con lo stesso indirizzo IP pubblico).
Gli indirizzi IP, inoltre, vengono spesso assegnati in modo dinamico e difficilmente sono fissi per un'utenza particolare come possiamo essere noi a casa.
L'indirizzo IP quindi rivela informazioni poche pubbliche e solo in certi casi può far risalire all'indirizzo di casa di una persona.
A seconda del provider di rete usato per accedere a internet, le informazioni che può rivelare un indirizzo IP sono diverse e, spesso, riservate.
Teoricamente questi gestori non possono memorizzare dati per controllare cosa fanno gli utenti su internet e devono assicurare la privacy dei clienti.
Se però, ad esempio, una persona compie un illecito informatico online, la polizia per risalire alla sua identità potrebbe aver bisogno di contattare il gestore di rete che assegna gli indirizzi IP.
Dopo quanto spiegato è chiaro che, se anche un estraneo conoscesse l'indirizzo IP pubblico della mia connessione internet attuale, non potrebbe farci nulla.
In sostanza, da un indirizzo IP pubblico soltanto il provider di rete può risalire, se gli viene richiesto, all'identità di una persona.
Chiunque altro può giusto provare a capire da dove proviene, trovare l'indirizzo IP di un altro computer e localizzarlo, ma spiare cosa fa non è possibile.
Questo perchè dietro ogni connessione c'è un router (privato o dello stesso fornitore della rete) che crea una rete interna e protegge dalle connessioni esterne ogni dispositivo non collegato.
Abbiamo già spiegato come funziona un router in un altro articolo.
Il discorso cambia nel caso in cui si usa un computer dentro la stessa rete creata dal router, che non è la rete internet ma una sottorete privata casalinga o dell'ufficio.
Il router infatti assegna ai dispositivi collegati un altro indirizzo IP, questa volta interno, che è sempre uguale per ogni rete privata e inizia, di solito, con 192.168.
Questo indirizzo non è visibile e, comunque, non è raggiungibile (a meno che non si imposti un'apertura voluta) dall'esterno della rete.
Teoricamente è possibile non solo trovare tutti i computer collegati in rete, ma anche sniffare la connessione e spiarla.
Per questo motivo è da ingenui lasciar lasciare una rete wifi non protetta da accessi estranei e, di converso, anche collegarsi alla rete wifi del vicino lasciata libera, perchè questi potrebbe un giorno svegliarsi e sapere tutto quello che facciamo su internet.
I router infatti hanno spesso la funzione di monitorare a quali siti si connettono i dispositivi e può dunque monitorare ogni sito visitato.
Tornando all'IP pubblico visibile su internet, se si vuol proteggere la propria identità, vedi Come Nascondere l'indirizzo IP su PC, Android e iPhone.
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