Si deve staccare il caricabatterie dalla presa per risparmiare energia?
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Quanta energia consumano i caricabatterie se sono collegati alle prese elettriche e quanto costano in un anno?
Quando lasciamo il caricatore del telefono attaccato alla presa di corrente stiamo consumando energia elettrica? A questa domanda molti siti hanno provato a rispondere, fornendo delle risposte che non sempre hanno convinto gli scettici, sicuri della comodità di avere un caricatore sempre pronto all'uso e alla ricarica, specie se lasciato vicino al letto (punto di ricarica di molti utenti).
Nella guida che segue vi mostreremo cosa succede se lasciamo il carica batterie collegato alla corrente, cercando di intuire il consumo elettrico del caricatore anche senza telefono connesso e cosa rischiamo a lasciarlo sempre connesso alla presa elettrica.
LEGGI ANCHE: Quanto consuma un PC e di quanta energia ha bisogno?
Per misurare il consumo di energia di una presa elettrica si può comprare una presa con contatore di energia, che mostra chiaramente i consumi di qualsiasi dispositivo connesso.
Questo apparecchio è facile da usare e funziona bene per misurare il consumo di energia di qualsiasi cosa, per poter riconoscere eventuali lampade o apparecchi che consumano troppa energia facendoci pagare di più nella bolletta.
Il risultato immediato del test è stato inequivocabile: inserendo diversi caricabatterie (tenendoli non in funzione) al misuratore nessuno di essi ha mostrato consumi energetici; sullo schermo del misuratore era sempre segnato un consumo di 0,0 watt.
Considerato però che l'apparecchio di misurazione può non essere preciso e non segnalare i consumi se sono troppo bassi, si è proceduto a un'altra prova collegando tutti i caricabatterie a una ciabatta e poi questa al misuratore. Con ben 6 caricabatterie inseriti nelle prese correnti, il risultato è cambiato leggermente e il misuratore ha segnato un consumo di 0,3 watt.
A questo punto si può calcolare il costo di questo consumo di 0,3 watt supponendo che questi 6 caricabatterie sono collegati alle prese 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per ogni giorno dell'anno.
Il calcolo annuale di consumo dei caricabatterie diventa quindi di 2,628 chilowattora (kWh); se usiamo il prezzo al kWh segnalato dall'autorità per l'energia elettrica in Italia abbiamo un costo medio di circa 0,067 €/kWh.
Facendo due rapidi calcoli viene un consumo di 0,17€ all'anno, un consumo che possiamo ancora sostenere per poter lasciare pronti all'uso i caricatori dei telefoni e dei tablet.
Ben diversi sono i rischi legati agli incendi e ai corto circuiti. Un caricatore vecchio o di bassa fattura può scoppiare o prendere fuoco improvvisamente, senza preavviso; i danni in questo caso possono essere enormi e portare a danni a cose e persone.
Per ridurre al minimo il rischi di sovraccarico o di incendi vi suggeriamo di usare sempre ciabatte con tasto di spegnimento, ottime per lasciare i caricatori al loro posto mentre siamo in casa e spegnere tutto mentre siamo fuori casa, durante un temporale o in caso di improvvisi blackout.
Sui rischi legati agli incendi possiamo leggere anche i nostri approfondimenti un telefono può esplodere o andare a fuoco? e se il telefono si surriscalda durante la carica, come risolvere.
La risposta alla domanda dell'articolo è molto semplice: non succede nulla se lasciamo il caricatore collegato alla corrente, almeno finché esso è di ottima fattura e originale (senza copie cinesi o di produttori sconosciuti).
I consumi sono irrisori e non dovrebbero incidere sui bilanci famigliari, anche in caso di numerosi caricatori presenti in casa; il rischio maggiore riguarda gli incendi e i cortocircuiti, ma possiamo tenerli a basa usando degli ottimi differenziali per i quadri elettrici e usando ciabatte dotate di tasti di spegnimento.
Nella guida che segue vi mostreremo cosa succede se lasciamo il carica batterie collegato alla corrente, cercando di intuire il consumo elettrico del caricatore anche senza telefono connesso e cosa rischiamo a lasciarlo sempre connesso alla presa elettrica.
LEGGI ANCHE: Quanto consuma un PC e di quanta energia ha bisogno?
1) Misurare il consumo di energia dei caricatori
Per misurare il consumo di energia di una presa elettrica si può comprare una presa con contatore di energia, che mostra chiaramente i consumi di qualsiasi dispositivo connesso.
Questo apparecchio è facile da usare e funziona bene per misurare il consumo di energia di qualsiasi cosa, per poter riconoscere eventuali lampade o apparecchi che consumano troppa energia facendoci pagare di più nella bolletta.
Il risultato immediato del test è stato inequivocabile: inserendo diversi caricabatterie (tenendoli non in funzione) al misuratore nessuno di essi ha mostrato consumi energetici; sullo schermo del misuratore era sempre segnato un consumo di 0,0 watt.
Considerato però che l'apparecchio di misurazione può non essere preciso e non segnalare i consumi se sono troppo bassi, si è proceduto a un'altra prova collegando tutti i caricabatterie a una ciabatta e poi questa al misuratore. Con ben 6 caricabatterie inseriti nelle prese correnti, il risultato è cambiato leggermente e il misuratore ha segnato un consumo di 0,3 watt.
2) Calcolo del consumo elettrico
A questo punto si può calcolare il costo di questo consumo di 0,3 watt supponendo che questi 6 caricabatterie sono collegati alle prese 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per ogni giorno dell'anno.
Il calcolo annuale di consumo dei caricabatterie diventa quindi di 2,628 chilowattora (kWh); se usiamo il prezzo al kWh segnalato dall'autorità per l'energia elettrica in Italia abbiamo un costo medio di circa 0,067 €/kWh.
Facendo due rapidi calcoli viene un consumo di 0,17€ all'anno, un consumo che possiamo ancora sostenere per poter lasciare pronti all'uso i caricatori dei telefoni e dei tablet.
3) Rischi legati agli incendi e ai cortocircuiti
Ben diversi sono i rischi legati agli incendi e ai corto circuiti. Un caricatore vecchio o di bassa fattura può scoppiare o prendere fuoco improvvisamente, senza preavviso; i danni in questo caso possono essere enormi e portare a danni a cose e persone.
Per ridurre al minimo il rischi di sovraccarico o di incendi vi suggeriamo di usare sempre ciabatte con tasto di spegnimento, ottime per lasciare i caricatori al loro posto mentre siamo in casa e spegnere tutto mentre siamo fuori casa, durante un temporale o in caso di improvvisi blackout.
Sui rischi legati agli incendi possiamo leggere anche i nostri approfondimenti un telefono può esplodere o andare a fuoco? e se il telefono si surriscalda durante la carica, come risolvere.
La risposta alla domanda dell'articolo è molto semplice: non succede nulla se lasciamo il caricatore collegato alla corrente, almeno finché esso è di ottima fattura e originale (senza copie cinesi o di produttori sconosciuti).
I consumi sono irrisori e non dovrebbero incidere sui bilanci famigliari, anche in caso di numerosi caricatori presenti in casa; il rischio maggiore riguarda gli incendi e i cortocircuiti, ma possiamo tenerli a basa usando degli ottimi differenziali per i quadri elettrici e usando ciabatte dotate di tasti di spegnimento.