Processo system in Windows 10 e 11 consuma memoria
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Perchè il processo Sistema e memoria compressa occupa molta RAM sul PC Windows 10 e Windows 11? è un problema che si può risolvere
Chi ha Windows 10 o Windows 11 potrebbe aver notato, se ha un computer non troppo recente o potente, che nel task manager o gestore attività c'è un processo chiamato "System" che occupa moltissima memoria RAM.
La cosa più negativa è che questo processo System non si può terminare perchè, semplicemente, è Windows stesso e non ha davvero possibilità di essere terminato se non spegnendo il computer.
Il fatto però che il processo "System" (legato al file ntoskrnl.exe) occupi così tanta RAM però non dovrebbe affatto essere normale ed in passato, con Windows XP o Windows 7, quando accadeva di vedere System cosi impegnativo dal punto di vista dell'uso della memoria, si poteva sospettare la presenza di un malware nel computer.
In Windows 11 e Windows 10 invece, System indica la Memoria compressa, una caratteristica proprio del sistema operativo che andiamo ora a spiegare.
Tutto sta nel modo diverso con cui viene gestito l'utilizzo della memoria nelle versioni precedenti di Windows, rispetto a quanto avviene in Windows 10 e in Windows 11.
In Windows 7 e XP, quando si riempie la memoria del computer, il sistema comincia ad utilizzare il file di paging, o memoria virtuale, al posto della memoria.
Siccome il file di paging viene salvato sull'hard disk, che è la componente più lenta del computer (mentre la RAM è la più veloce), tutte le operazioni rallentano improvvisamente, con un calo di performance generale dovuto alla lentezza del disco.
Questo comunque evita che uno dei programmi in uso vada in crash, anche se il PC diventa davvero immobile.
Windows 10 e 11 utilizza ancora il file di paging quando ne ha bisogno, ma quando la memoria del computer inizia a riempirsi, prima di passare alla memoria virtuale, il sistema avvia la compressione delle vecchie pagine della memoria in modo che occupino meno spazio, similmente a come si comprimono i file zippandoli.
Quindi, per esempio, se è aperto un programma che non si sta utilizzando ma che sta in memoria, se la RAM si esaurisce, invece di utilizzare per quel programma il file di paging, Windows 10 va a comprimere i dati in memoria di questa applicazione e la rende più piccola. Quando poi si torna a quel programma, sarà la CPU a fare il lavoro di decompressione della parte di memoria riservata. Il processo è comunque sempre più veloce di quanto avviene invece col file di paging sull'hard disk.
La memoria che viene compressa da Windows 11 e 10 viene memorizzata nel processo System.
Se quindi si stanno usando molti programmi insieme per un po' di tempo (o anche uno solo ma pesante), allora si potrà notare il processo System diventare sempre più grosso nell'uso di RAM. Microsoft ha usato un sistema di compressione memoria piuttosto efficiente, che è già presente sui Mac dal 2013 e sulle versioni più recenti dei sistemi Linux.
In conclusione, nel caso si notasse che nel task manager la RAM viene occupata più di tutti da un processo chiamato System o "Sistema e memoria compressa", che non si può terminare, significa sicuramente che il computer sta in deficit di memoria e sta un po' soffrendo, ma non che c'è un virus o un problema software. Per recuperare memoria non bisognerà quindi chiudere il processo System, ma terminare uno dei programmi aperti da più tempo e di quelli più pesanti.
Idealmente la questione si potrebbe risolvere semplicemente aggiungendo memoria RAM al computer (e installando una versione di Windows 64 bit che può usare più di 4GB di RAM).
Altrimenti sono da attuare le solite e classiche operazioni per velocizzare Windows e quindi disinstallare applicazioni inutili e pesanti, disabilitare l'avvio automatico di programmi, chiudere le schede del browser non utilizzate e cosi via.
La cosa più negativa è che questo processo System non si può terminare perchè, semplicemente, è Windows stesso e non ha davvero possibilità di essere terminato se non spegnendo il computer.
Il fatto però che il processo "System" (legato al file ntoskrnl.exe) occupi così tanta RAM però non dovrebbe affatto essere normale ed in passato, con Windows XP o Windows 7, quando accadeva di vedere System cosi impegnativo dal punto di vista dell'uso della memoria, si poteva sospettare la presenza di un malware nel computer.
In Windows 11 e Windows 10 invece, System indica la Memoria compressa, una caratteristica proprio del sistema operativo che andiamo ora a spiegare.
Tutto sta nel modo diverso con cui viene gestito l'utilizzo della memoria nelle versioni precedenti di Windows, rispetto a quanto avviene in Windows 10 e in Windows 11.
In Windows 7 e XP, quando si riempie la memoria del computer, il sistema comincia ad utilizzare il file di paging, o memoria virtuale, al posto della memoria.
Siccome il file di paging viene salvato sull'hard disk, che è la componente più lenta del computer (mentre la RAM è la più veloce), tutte le operazioni rallentano improvvisamente, con un calo di performance generale dovuto alla lentezza del disco.
Questo comunque evita che uno dei programmi in uso vada in crash, anche se il PC diventa davvero immobile.
Windows 10 e 11 utilizza ancora il file di paging quando ne ha bisogno, ma quando la memoria del computer inizia a riempirsi, prima di passare alla memoria virtuale, il sistema avvia la compressione delle vecchie pagine della memoria in modo che occupino meno spazio, similmente a come si comprimono i file zippandoli.
Quindi, per esempio, se è aperto un programma che non si sta utilizzando ma che sta in memoria, se la RAM si esaurisce, invece di utilizzare per quel programma il file di paging, Windows 10 va a comprimere i dati in memoria di questa applicazione e la rende più piccola. Quando poi si torna a quel programma, sarà la CPU a fare il lavoro di decompressione della parte di memoria riservata. Il processo è comunque sempre più veloce di quanto avviene invece col file di paging sull'hard disk.
La memoria che viene compressa da Windows 11 e 10 viene memorizzata nel processo System.
Se quindi si stanno usando molti programmi insieme per un po' di tempo (o anche uno solo ma pesante), allora si potrà notare il processo System diventare sempre più grosso nell'uso di RAM. Microsoft ha usato un sistema di compressione memoria piuttosto efficiente, che è già presente sui Mac dal 2013 e sulle versioni più recenti dei sistemi Linux.
In conclusione, nel caso si notasse che nel task manager la RAM viene occupata più di tutti da un processo chiamato System o "Sistema e memoria compressa", che non si può terminare, significa sicuramente che il computer sta in deficit di memoria e sta un po' soffrendo, ma non che c'è un virus o un problema software. Per recuperare memoria non bisognerà quindi chiudere il processo System, ma terminare uno dei programmi aperti da più tempo e di quelli più pesanti.
Idealmente la questione si potrebbe risolvere semplicemente aggiungendo memoria RAM al computer (e installando una versione di Windows 64 bit che può usare più di 4GB di RAM).
Altrimenti sono da attuare le solite e classiche operazioni per velocizzare Windows e quindi disinstallare applicazioni inutili e pesanti, disabilitare l'avvio automatico di programmi, chiudere le schede del browser non utilizzate e cosi via.
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