Dove salvare file importanti in modo sicuro
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Se non ancora fatto, vedi come salvare file e documenti importanti in Windows 10 e Windows 11 per ripristinarli in caso di modifiche o cancellazioni
Quando navighiamo su Internet o quando scambiamo file con altri PC corriamo il rischio di perdere i nostri file personali a causa di un virus (tra cui i temibili Ransomware, che cifrano i file e li rendono inutilizzabili). Se ancora non abbiamo utilizzato i sistemi di backup forniti da Windows forse è il momento di provarli, non solo perché possiamo creare una copia di sicurezza dei file importanti, ma anche perché molto facile da usare per il ripristino dei file eventualmente danneggiati o persi.
Vediamo insieme come fare il backup di file in Windows 10 e Windows 11; una volta attivato il backup potremo dormire sonni tranquilli anche in caso di attacco da parte di virus particolarmente potenti, visto che i nostri file personali saranno al sicuro in un'altra posizione (disco fisso USB, cloud personale o risorsa di rete).
Lo strumento di backup incluso in Windows 10 funziona molto bene se utilizziamo un altro disco (esterno o un unità di rete) come destinazione nel backup. Se non possediamo un altro disco esterno in cui salvare una copia dei file possiamo sempre creare un disco virtuale VHD su Windows per risolvere velocemente, anche se è preferibile puntare sempre sui dischi esterni USB o sulle unità di rete per poter separare efficacemente i file di backup dalla macchina (che può sempre rompersi!).
LEGGI ANCHE -> Backup di programmi installati e impostazioni su Windows
Prima di procedere con la guida vera e propria, è necessario procurarsi un disco fisso esterno o un'unità di rete per poter realizzare il backup dei file. Questo è necessario perché non avrebbe molto senso salvare i backup sullo stesso disco o sullo stesso computer dove è presente l'originale: in caso di virus o di problemi hardware, questi colpirebbero anche i backup!
Per salvare backup utilizzabili possiamo acquistare uno disco USB esterno portatile ideale per fare i backup, da tenere sempre a portata di mano ovunque si vada. In alternativa possiamo anche acquistare un NAS Storage di rete per esigenze di backup più grandi e per conservare in modo sicuro film e fotografie.
Per eseguire il backup dei file in Windows 11, clicchiamo sul pulsante Start, cerchiamo e apriamo l'app Pannello di controllo. Nella nuova finestra apriamo il menu Sistema e sicurezza, quindi apriamo il menu Cronologia file.
Nella nuova schermata vedremo comparire il disco esterno collegato via USB; se vogliamo aggiungere un'altra unità o vogliamo aggiungere un percorso di rete premiamo di lato a sinistra sulla voce Seleziona unità, attendiamo la scansione del sistema per i nuovi dischi USB o premiamo subito su Aggiunta guidata risorse di rete per configurare un NAS o un altro percorso di rete, quindi premiamo infine su OK.
Di base questo backup salverà una copia dei file presenti nelle Raccolte (ossia tutte le cartelle personali) e i file presenti sul desktop, nella cartella Contatti e nei Preferiti; per selezionare le cartelle da escludere dal backup premiamo di lato a sinistra sul Escludi cartelle, quindi selezioniamo quali cartelle non devono essere incluse nel backup.
Per cambiare la frequenza di backup e il tempo di mantenimento dei file della cronologia basterà premere sulla voce Impostazioni avanzate, presente nella stessa schermata vista poco fa. Una volta preparato tutto premiamo sul tasto Attiva per rendere operativa la Cronologia file e avere sempre una copia valida dei file personali creati o modificati all'interno del sistema operativo.
Su Windows 10 la procedura per attivare Cronologia file può essere attivata anche dal menu Impostazioni, portandoci nel percorso Aggiornamento e sicurezza -> Backup e attivando l'interruttore presente sotto la sezione Cronologia file.
Dopo aver attivato la voce basterà premere su Aggiungi un'unità, selezionare il disco fisso USB esterno o l'unità di rete, scegliere la frequenza di backup e il tempo di mantenimento dei file e le cartelle da includere nel backup e confermare dove necessario.
Per modificare le impostazioni di questo backup basterà premere sulla voce Altre opzioni, così da poter aggiungere nuove cartelle, rimuovere quelle che non ci interessano e cambiare la frequenza del backup in un secondo momento.
Con Windows 11 Microsoft ha spinto il suo OneDrive come sistema di backup unico per i file personali: per l'azienda di Redmond è preferibile avere i file salvati sul cloud sicuro di Microsoft che su dischi esterni o su NAS.
Per attivare questo nuovo sistema di backup dei file su Windows 11 utilizziamo un account Microsoft al login del sistema, apriamo l'app Impostazioni, portiamoci nel menu Account e premiamo sul pulsante Configura sincronizzazione.
Si aprirà così una nuova finestra dove scegliere quali cartelle inserire nel backup (Desktop, Documenti e Immagini) e, premendo sul tasto Avvia backup, avvieremo la sincronizzazione in tempo reale delle cartelle personali sullo spazio cloud di OneDrive. Se usiamo molto il PC i 5GB di spazio gratuito difficilmente saranno sufficienti: per avere un vero disco fisso remoto vi consigliamo di attivare l'abbonamento OneDrive Standalone da 100GB (2€ al mese) o, ancora meglio, sottoscrivere un abbonamento a Microsoft 365 e, al costo di 10€ al mese, usufruire di ben 1 TB (1000 GB) di spazio per il backup.
Nella schermata Account possiamo attivare anche il backup dell'elenco app e delle impostazioni di Windows 11: per ottenere questo backup basterà attivare gli interruttori presenti accanto alle voci Ricorda le mie app e Memorizza preferenze.
Per ripristinare un file salvato con Cronologia file di Windows 10 e Windows 11, clicchiamo sul menu Start e poi cerchiamo l'opzione Ripristina file con Cronologia file.
Dalla schermata che si aprirà facciamo clic su Ripristina file, così da poter vedere tutte le cartelle di cui è stato eseguito il backup.
Potremo quindi navigare in queste cartelle, cercare il file da recuperare, vedere le sue varie versioni modificate (in caso di documenti si può recuperare anche una versione modificata più volte) e, quando pronti, premere il tasto blu del ripristino per ripristinare il file nella sua posizione originale. Se si tratta di una vecchia versione di un file esistente sul PC, il sistema ci chiederà come procedere: con la semplice sostituzione del file o mantenendo quello attuale, creando quindi file con nomi diversi.
Un altro metodo efficace per ripristinare il backup tramite Cronologia file prevede di fare clic con il tasto destro sul file da ripristinare, fare clic su Proprietà quindi portarsi nel tab Versioni precedenti.
Se la cronologia dei file è attiva, vedremo le varie versioni del file selezionato all'interno della finestra; possiamo sia aprire una specifica versione utilizzando il tasto Apri (molto utile per controllare le differenze) sia ripristinarla sul file corrente utilizzando il tasto Ripristina.
I file sincronizzati su Windows 11 con OneDrive non necessitano di essere ripristinati manualmente: essi sono sempre disponibili nello spazio cloud di OneDrive e possiamo accedervi in qualunque momento, da qualsiasi dispositivo.
Se vogliamo accedere ai file salvati su OneDrive da un altro PC con Windows non dovremo far altro che effettuare l'accesso con lo stesso account Microsoft usato per il backup, così da visualizzare subito tutti i file presenti nello spazio cloud, con la possibilità di aprirli anche senza scaricarli.
Se il nostro PC con Windows 10 o Windows 11 non si avvia e vogliamo subito salvare tutti i file contenuti sul disco interno possiamo procedere al backup manuale dei file creando un CD / USB Live di Windows, basato su AOMEI PE Builder 2.0.
Con questo programma possiamo creare una chiavetta USB o un disco DVD avviabile, da usare sul PC che non funziona. Dopo aver collegato l'unità WinPE al computer avviamolo, cambiamo l'ordine di boot e, una volta dentro l'ambiente di ripristino, accediamo alle risorse del computer, apriamo il disco presente sul PC e copiamo i file personali presenti all'interno su un disco fisso USB (da collegare solo dopo che l'ambiente di ripristino è attivo).
In alternativa possiamo anche utilizzare una distribuzione Linux per il backup dei file da un PC non funzionante: si prestano bene allo scopo sia Ubuntu sia Linux Mint, che permettono di accedere velocemente ai dischi formattati in NTFS.
I metodi visti in questa guida sono i migliori per salvare i propri file personali su Windows 10 e Windows 11, senza installare nessun tipo di programma esterno. I file verranno custoditi in uno spazio separato dal sistema operativo e potremo ripristinarli in qualsiasi momento, anche da un altro PC (basterà connettere il disco o la risorsa che contiene la cartella del backup per accedere subito a tutti i file salvati).
Su Windows 11 conviene sfruttare il cloud di OneDrive per conservare i file personali: questa è la soluzione migliore e più sicura, ma dobbiamo avere almeno 100 GB di spazio per poter sfruttare come si deve (quindi dovremo pagare per poter ampliare lo spazio del cloud Microsoft).
Se vogliamo utilizzare un programma esterno per poter effettuare il backup basterà scegliere tra quelli presenti nella guida ai programmi per fare backup automatici e incrementali.
Non dimentichiamo che Windows permette di creare anche delle immagini di backup dell'intero sistema, un vero e proprio clone del disco e delle partizioni di Windows così come presenti in quel preciso momento, utile per ripristinare un computer danneggiato o che non parte.
Vediamo insieme come fare il backup di file in Windows 10 e Windows 11; una volta attivato il backup potremo dormire sonni tranquilli anche in caso di attacco da parte di virus particolarmente potenti, visto che i nostri file personali saranno al sicuro in un'altra posizione (disco fisso USB, cloud personale o risorsa di rete).
Lo strumento di backup incluso in Windows 10 funziona molto bene se utilizziamo un altro disco (esterno o un unità di rete) come destinazione nel backup. Se non possediamo un altro disco esterno in cui salvare una copia dei file possiamo sempre creare un disco virtuale VHD su Windows per risolvere velocemente, anche se è preferibile puntare sempre sui dischi esterni USB o sulle unità di rete per poter separare efficacemente i file di backup dalla macchina (che può sempre rompersi!).
LEGGI ANCHE -> Backup di programmi installati e impostazioni su Windows
Operazioni preliminari
Prima di procedere con la guida vera e propria, è necessario procurarsi un disco fisso esterno o un'unità di rete per poter realizzare il backup dei file. Questo è necessario perché non avrebbe molto senso salvare i backup sullo stesso disco o sullo stesso computer dove è presente l'originale: in caso di virus o di problemi hardware, questi colpirebbero anche i backup!
Per salvare backup utilizzabili possiamo acquistare uno disco USB esterno portatile ideale per fare i backup, da tenere sempre a portata di mano ovunque si vada. In alternativa possiamo anche acquistare un NAS Storage di rete per esigenze di backup più grandi e per conservare in modo sicuro film e fotografie.
Eseguire il backup dei file su disco o in rete
Per eseguire il backup dei file in Windows 11, clicchiamo sul pulsante Start, cerchiamo e apriamo l'app Pannello di controllo. Nella nuova finestra apriamo il menu Sistema e sicurezza, quindi apriamo il menu Cronologia file.
Nella nuova schermata vedremo comparire il disco esterno collegato via USB; se vogliamo aggiungere un'altra unità o vogliamo aggiungere un percorso di rete premiamo di lato a sinistra sulla voce Seleziona unità, attendiamo la scansione del sistema per i nuovi dischi USB o premiamo subito su Aggiunta guidata risorse di rete per configurare un NAS o un altro percorso di rete, quindi premiamo infine su OK.
Di base questo backup salverà una copia dei file presenti nelle Raccolte (ossia tutte le cartelle personali) e i file presenti sul desktop, nella cartella Contatti e nei Preferiti; per selezionare le cartelle da escludere dal backup premiamo di lato a sinistra sul Escludi cartelle, quindi selezioniamo quali cartelle non devono essere incluse nel backup.
Per cambiare la frequenza di backup e il tempo di mantenimento dei file della cronologia basterà premere sulla voce Impostazioni avanzate, presente nella stessa schermata vista poco fa. Una volta preparato tutto premiamo sul tasto Attiva per rendere operativa la Cronologia file e avere sempre una copia valida dei file personali creati o modificati all'interno del sistema operativo.
Windows 10
Su Windows 10 la procedura per attivare Cronologia file può essere attivata anche dal menu Impostazioni, portandoci nel percorso Aggiornamento e sicurezza -> Backup e attivando l'interruttore presente sotto la sezione Cronologia file.
Dopo aver attivato la voce basterà premere su Aggiungi un'unità, selezionare il disco fisso USB esterno o l'unità di rete, scegliere la frequenza di backup e il tempo di mantenimento dei file e le cartelle da includere nel backup e confermare dove necessario.
Per modificare le impostazioni di questo backup basterà premere sulla voce Altre opzioni, così da poter aggiungere nuove cartelle, rimuovere quelle che non ci interessano e cambiare la frequenza del backup in un secondo momento.
Eseguire il backup dei file e delle impostazioni su OneDrive
Con Windows 11 Microsoft ha spinto il suo OneDrive come sistema di backup unico per i file personali: per l'azienda di Redmond è preferibile avere i file salvati sul cloud sicuro di Microsoft che su dischi esterni o su NAS.
Per attivare questo nuovo sistema di backup dei file su Windows 11 utilizziamo un account Microsoft al login del sistema, apriamo l'app Impostazioni, portiamoci nel menu Account e premiamo sul pulsante Configura sincronizzazione.
Si aprirà così una nuova finestra dove scegliere quali cartelle inserire nel backup (Desktop, Documenti e Immagini) e, premendo sul tasto Avvia backup, avvieremo la sincronizzazione in tempo reale delle cartelle personali sullo spazio cloud di OneDrive. Se usiamo molto il PC i 5GB di spazio gratuito difficilmente saranno sufficienti: per avere un vero disco fisso remoto vi consigliamo di attivare l'abbonamento OneDrive Standalone da 100GB (2€ al mese) o, ancora meglio, sottoscrivere un abbonamento a Microsoft 365 e, al costo di 10€ al mese, usufruire di ben 1 TB (1000 GB) di spazio per il backup.
Nella schermata Account possiamo attivare anche il backup dell'elenco app e delle impostazioni di Windows 11: per ottenere questo backup basterà attivare gli interruttori presenti accanto alle voci Ricorda le mie app e Memorizza preferenze.
Ripristinare il backup di Cronologia file
Per ripristinare un file salvato con Cronologia file di Windows 10 e Windows 11, clicchiamo sul menu Start e poi cerchiamo l'opzione Ripristina file con Cronologia file.
Dalla schermata che si aprirà facciamo clic su Ripristina file, così da poter vedere tutte le cartelle di cui è stato eseguito il backup.
Potremo quindi navigare in queste cartelle, cercare il file da recuperare, vedere le sue varie versioni modificate (in caso di documenti si può recuperare anche una versione modificata più volte) e, quando pronti, premere il tasto blu del ripristino per ripristinare il file nella sua posizione originale. Se si tratta di una vecchia versione di un file esistente sul PC, il sistema ci chiederà come procedere: con la semplice sostituzione del file o mantenendo quello attuale, creando quindi file con nomi diversi.
Un altro metodo efficace per ripristinare il backup tramite Cronologia file prevede di fare clic con il tasto destro sul file da ripristinare, fare clic su Proprietà quindi portarsi nel tab Versioni precedenti.
Se la cronologia dei file è attiva, vedremo le varie versioni del file selezionato all'interno della finestra; possiamo sia aprire una specifica versione utilizzando il tasto Apri (molto utile per controllare le differenze) sia ripristinarla sul file corrente utilizzando il tasto Ripristina.
Ripristinare il backup di OneDrive
I file sincronizzati su Windows 11 con OneDrive non necessitano di essere ripristinati manualmente: essi sono sempre disponibili nello spazio cloud di OneDrive e possiamo accedervi in qualunque momento, da qualsiasi dispositivo.
Se vogliamo accedere ai file salvati su OneDrive da un altro PC con Windows non dovremo far altro che effettuare l'accesso con lo stesso account Microsoft usato per il backup, così da visualizzare subito tutti i file presenti nello spazio cloud, con la possibilità di aprirli anche senza scaricarli.
Fare backup dei file da un PC che non si avvia
Se il nostro PC con Windows 10 o Windows 11 non si avvia e vogliamo subito salvare tutti i file contenuti sul disco interno possiamo procedere al backup manuale dei file creando un CD / USB Live di Windows, basato su AOMEI PE Builder 2.0.
Con questo programma possiamo creare una chiavetta USB o un disco DVD avviabile, da usare sul PC che non funziona. Dopo aver collegato l'unità WinPE al computer avviamolo, cambiamo l'ordine di boot e, una volta dentro l'ambiente di ripristino, accediamo alle risorse del computer, apriamo il disco presente sul PC e copiamo i file personali presenti all'interno su un disco fisso USB (da collegare solo dopo che l'ambiente di ripristino è attivo).
In alternativa possiamo anche utilizzare una distribuzione Linux per il backup dei file da un PC non funzionante: si prestano bene allo scopo sia Ubuntu sia Linux Mint, che permettono di accedere velocemente ai dischi formattati in NTFS.
Conclusioni
I metodi visti in questa guida sono i migliori per salvare i propri file personali su Windows 10 e Windows 11, senza installare nessun tipo di programma esterno. I file verranno custoditi in uno spazio separato dal sistema operativo e potremo ripristinarli in qualsiasi momento, anche da un altro PC (basterà connettere il disco o la risorsa che contiene la cartella del backup per accedere subito a tutti i file salvati).
Su Windows 11 conviene sfruttare il cloud di OneDrive per conservare i file personali: questa è la soluzione migliore e più sicura, ma dobbiamo avere almeno 100 GB di spazio per poter sfruttare come si deve (quindi dovremo pagare per poter ampliare lo spazio del cloud Microsoft).
Se vogliamo utilizzare un programma esterno per poter effettuare il backup basterà scegliere tra quelli presenti nella guida ai programmi per fare backup automatici e incrementali.
Non dimentichiamo che Windows permette di creare anche delle immagini di backup dell'intero sistema, un vero e proprio clone del disco e delle partizioni di Windows così come presenti in quel preciso momento, utile per ripristinare un computer danneggiato o che non parte.
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