Esplorare i pianeti in Google Maps

Ed è proprio grazie alla collaborazione della NASA e dell'Agenzia Spaziale Europea che Google ha potuto montare nel suo programma più famoso le più dettagliate immagini di mappe planetarie dei pianeti come Venere e Plutone ed anche dei satelliti più importanti come Europa, Ganimede, Rea e Mima.
Come Esplorare lo Spazio con Google Maps
Per iniziare il viaggio cosmico, è sufficiente accedere a Google Maps Space dal browser su un computer. Nella modalità satellite, visibile in basso a sinistra, si zooma all’indietro fino a vedere la Terra dallo spazio. A questo punto, sulla sinistra appare un elenco di pianeti e lune esplorabili, tra cui Mercurio, Venere, Marte, Plutone e satelliti come Europa o Titano. La navigazione è intuitiva: si può ruotare, ingrandire o spostare la visuale con il mouse o le frecce direzionali, come per una mappa terrestre.
Le immagini, elaborate dall’artista astronomico Björn Jónsson, derivano dalla missione Cassini-Huygens, che ha catturato oltre mezzo milione di fotografie di Saturno e delle sue lune. Anche la sonda New Horizons ha fornito dettagli di Plutone, mentre Google Mars e Google Moon, lanciati nel 2006 e 2009, offrono mappe dettagliate di Marte e della Luna. Da agosto 2024, Google Sky Map non è più disponibile, ma le sue funzioni sono integrate in Google Earth Pro, gratuito per tutti, che permette di esplorare cielo, Luna e Marte con un’interfaccia immersiva.
Pianeti, lune e satelliti sono quindi visibili sul computer con la stessa modalità in cui si può vedere il mondo in 3D con Google Earth, con possibilità di fare lo zoom e di girare il pianeta come fosse una sfera che abbiamo in mano.Pianeti e Lune a Portata di Click
L’elenco dei corpi celesti su Google Maps include 16 destinazioni:
- Mercurio: mappato dalla sonda MESSENGER, con crateri e superfici lisce simili alla Luna.
- Venere: con un’atmosfera densa e una topografia ispirata a figure mitologiche.
- Marte: ricco di canyon, montagne e dune, esplorabile in dettaglio.
- Plutone: il pianeta nano, rivelato dalla sonda New Horizons.
- Lune di Giove e Saturno: come Europa, con i suoi ghiacci, e Titano, con laghi di metano.
Alternative a Google Maps per l’Esplorazione Spaziale
Esistono piattaforme meno note ma valide per esplorare il cosmo. Geostac, gestito dall’USGS, raccoglie mappe di otto pianeti, 17 satelliti e quattro asteroidi, come Ceres e Vesta. Offre visualizzazioni sferiche o piane e metadati delle immagini, ideali per un approccio scientifico, anche se meno intuitivo per i principianti.
Un’altra opzione è Celestia, un software open-source che simula l’universo in 3D. Permette di viaggiare tra stelle e galassie, con una rappresentazione realistica ma meno dettagliata sui pianeti. È apprezzata dagli appassionati per la sua flessibilità e la possibilità di aggiungere dati personalizzati.
Per chi preferisce app mobili, Stellarium è un planetario digitale gratuito che mostra mappe stellari in tempo reale. Non offre l’esplorazione 3D di Google Maps, ma è perfetto per identificare pianeti e stelle dal proprio giardino, con un’interfaccia adatta anche ai non esperti.
Perché Google Maps Space È Speciale
La forza di Google Maps Space è rendere l’esplorazione spaziale accessibile a tutti, senza software complessi. Le immagini, frutto di decenni di missioni, catturano l’immaginazione con dettagli come i crateri di Mimas, simili alla Morte Nera di Star Wars, o le pianure ghiacciate di Encelado, possibili candidate per la vita extraterrestre. Tuttavia, la selezione di corpi celesti è limitata, e alcune mappe, come quelle di Marte, non sempre riflettono le scoperte più recenti di missioni come MAVEN o Mars Reconnaissance Orbiter. Piattaforme come Geostac risultano più aggiornate per gli utenti più esigenti.
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