Significato delle Sigle scritte sui nuovi televisori
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Abbiamo visto molti simboli, sigle e adesivi colorati sulle TV in vendita? Scopriamo il loro significato e quali funzioni portano
Quando andiamo in un centro commerciale o in una grande catena d'elettronica ci balza subito all'occhio la grande varietà di sigle presenti sui cartelli pubblicitari, sulle etichette e sulla confezione di una qualsiasi TV in vendita. Se alcune sigle sono entrate nell'utilizzo quotidiano (e quindi per sommi capi sappiamo già cosa significano) altre invece sono comparse "dal nulla" e potrebbero mettere in difficoltà l'utente meno esperto nei progressi tecnologici.
In questa guida cercheremo di raccogliere il significato di tutte le sigle e le scritte presenti sui nuovi televisori in vendita, così da poter acquistare una nuova TV consapevoli delle sue caratteristiche, senza dover acquistare a caso e soprattutto con la certezza che qualsiasi cosa vorremmo fare con il nuovo televisore potremmo farla senza dover ricorrere a dispositivi esterni come Chromecast o Amazon Fire TV Stick.
LEGGI ANCHE: Migliori Smart TV da comprare
Le sigle che possiamo trovare sulla scheda tecnica di un televisore sono davvero tante, ma quelle principali sono raccolte tutte qui in basso. Leggiamo tutti i capito o leggiamo solo quelli che ci interessano per poter capire com'è andata avanti la tecnologia nel mondo dei televisori.
Questa sigla significa High Definition TeleVision indica che la TV scelta è compatibile con il segnale in alta definizione. Questa sigla è abbastanza generica perché non specifica la reale risoluzione di cui la TV è dotata, quindi consigliamo sempre di controllare il valore relativo alla risoluzione per verificare che essa sia a 720p (vecchia risoluzione, buona solo sotto i 24 pollici) o 1080p (consigliata come standard di fatto).
Con questa identifichiamo una precisa risoluzione dell'alta definizione ossia 1920 x 1080 pixel (anche abbreviata in 1080p). Come visto nel capitolo precedente conviene scegliere una TV con questa risoluzione (ormai uno standard di fatto), evitando se possibile le TV con risoluzioni inferiori (tranne i casi in cui la diagonale della TV scelta sia molto piccolo, sotto i 24 pollici).
4K identifica le TV in grado di gestione il segnale in ultra alta definizione, con risoluzione 3840 x 2160 pixel, ossia il doppio del FullHD. Se vediamo questa sigla sulla TV possiamo goderci i contenuti trasmessi con questa qualità. Attualmente si possono Yvedere film e video in 4k su Smart TV con Amazon Prime Video, Youtube, Netflix ed anche su Sky.
Per la televisione del digitale terrestre dobbiamo prestare attenzione ai canali che guardiamo su TV così grandi e con una risoluzione co elevata: i canali a risoluzione standard potrebbero vedersi molto male (sgranati o tirati), conviene quindi vedere sempre canali con risoluzione almeno pari al FullHD (tutti i canali oltre il 500 sul digitale terrestre per esempio).
Questa sigla è di fatto sinonimo di 4K ed è utilizzata in ambito commerciale per identificare la stessa risoluzione (3840 x 2160 pixel). La sigla significa Ultra High Definition (Ultra Alta Definizione), quindi se troviamo questa sigla o 4K non cambia di fatto nulla in termini di qualità.
L'evoluzione del 4K in grado di portare la risoluzione dello schermo a 7680 × 4320 pixel. Questa risoluzione è ancora poco diffusa e sono davvero pochissimi le TV e i flussi che è possibile sfruttare, ma se vogliamo fin da subito sfruttare questa risoluzione vi consigliamo di puntare solo su schermi con una diagonale superiore ai 50 pollici, altrimenti non otterremo nessuna reale differenza rispetto al 4K UHD.
Anche questa sigla viene identificata con UHD, visto che appartiene alla stessa famiglia delle risoluzioni in Ultra Alta Definizione.
Questa tecnologia si affianca alle risoluzioni viste in alto e permette di aumentare la qualità dei colori e del contrasto generando immagini molto belle da vedere (a parità di risoluzione). Di solito è sempre unita al 4K UHD e all'8K UHD, perché permette di sfruttare al massimo questa grande risoluzione generando immagini dai colori davvero vivi.
Per poterne beneficiare servono contenuti HDR: Netflix, Amazon Video e Mediaset Infinity offrono in catalogo contenuti con 4K HDR, ma è possibile accedervi anche con i Blu-ray etichettati come UltraHD e HDR (in questo caso serve anche un lettore Blu-Ray compatibile).
Questa sigla, che significa High Efficiency Video Coding, identifica un nuovo codec video che verrà presto utilizzato per la trasmissione dei segnali televisivi, anche se è già ampiamente utilizzato per i video online. HEVC è sinonimo di H.265, anche se quindi se vedi quest'ultima sigla al posto di HEVC non ci preoccupiamo, sono la stessa cosa.
Permette di ottenere un buon livello di compressione del segnale senza perdere eccessivamente in qualità, mostrandosi compatibile anche con le risoluzioni 4K. Da decreto legge è obbligatorio il supporto a questo codec dal 2017, visto che verrà utilizzato per il nuovo digitale terrestre.
Bisogna anche prestare attenzione alla versione di HEVC supportata dai nuovi televisori: per poter supportare il nuovo digitale terrestre deve essere presente il supporto a HEVC 10-bit, cosa che non dobbiamo mai dare per scontata specie sui televisori poco noti o molto economici.
Questa è la sigla che identifica il nuovo digitale terrestre, che vedrà introdotto in Italia a partire dal 2022 (con switch off completo previsto per il 2023). Tutte le TV vendute dal 2017 in poi devono possedere il supporto al nuovo segnale per il digitale terrestre, così da essere pronte per il futuro cambio del digitale terrestre.
Se vi state chiedendo come faranno i vecchi TV senza questo supporto, la risposta è abbastanza scontata: servirà un nuovo decoder per rendere compatibili tutti i TV che non supportano DVB-T2. Il nuovo digitale terrestre utilizzerà il codec HEVC 10-bit per la trasmissione del segnale, quindi le due caratteristiche vanno a braccetto (un nuovo televisore deve avere il supporto a DVB-T2 e HEVC 10-bit, altrimenti rischiamo di avere tra le mani un televisore di qualche anno fa non compatibile con i canali televisivi del futuro).
DVB-S2 è la sigla che identifica il protocollo di trasmissione dei canali satellitari gratuiti trasmessi sulla piattaforma tivùsat. Se il nostro televisore dispone di un doppio tuner è possibile utilizzarlo per i canali gratuiti del satellite senza l'uso di un decoder: si connette il cavo della parabola satellitare direttamente al televisore e si utilizza una Smart Card su porta CI+ (che vedremo più avanti) per decodificare i contenuti cifrati o i contenuti in ultra alta definizione.
Questa sigla identifica la tecnologia Hybrid broadcast broadband TV, che permette di trasmettere contenuti e servizi speciali direttamente sul televisore senza scaricare nessun'app aggiuntiva. Di fatto le funzioni interattive dell'app vengono integrate nel flusso televisivo, che sfrutterà la connessione a Internet per ricevere gli input scelti.
I canali HD di Rai e Mediaset (da 500 in poi) già sfruttano questa tecnologia per far tornare indietro le trasmissioni in diretta o per aprire video e contenuti dedicati: conviene quindi accertarci che questa tecnologia sia supportata sulle nuove smart TV, così da avere tutte le funzioni richieste dai nuovi canali TV.
Altra sigla poco pubblicizzata per i nuovi televisori è ECP, ossia Enhanced Content Protection. Essa identifica un sistema di protezione e sicurezza dei contenuti che permette l’accesso a tutti i contenuti 4K Ultra HD trasmessi sulla piattaforma satellitare tivùsat, indispensabile per evitare l'uso del decoder dedicato.
Se abbiamo un televisore dotato di doppio tuner (DVB-T2 e DVB-S2) il supporto a questo sistema di sicurezza è fondamentale per decifrare i contenuti in 4K UHD trasmessi sul satellite.
Il logo lativù viene affisso dall'omonimo consorzio sulle TV vendute in Italia e compatibili con il nuovo digitale terrestre e la TV via satellite. Se troviamo il logo lativù sulla scheda o sulla confezione del televisore, avremo la certezza di acquistare una TV con supporto a tutte le tecnologie citate in precedenza.
Questo non significa che un televisore senza logo non può essere acquistato: se sono presenti tutte le caratteristiche viste finora nella guida non avremo problemi con il nuovo digitale terrestre anche senza logo, ma quest'ultimo facilita e di molto la scelta di un televisore sicuramente compatibile.
Questa probabilmente è la sigla più famosa, quella che tutti cercano al momento dell'acquisto. Con questa sigla identifichiamo tutte le TV in grado di connettersi ad Internet e di usufruire di app multimediali, ottime per accedere ai contenuti presenti sulla rete (video, audio, musica etc.).
Avere un buon parco app significa non dover utilizzare dongle o TV Box per ottenere le funzionalità aggiuntive tanto richieste dal pubblico, quindi meglio informarsi in anticipo sul sistema operativo adottato dalla TV e le app compatibili con essa (devono essere sempre presenti YouTube e Netflix, le altre dipende dal supporto offerto dalla casa produttrice).
Attualmente le TV con lo store app più completo sono Samsung e LG, ma per avere la massima compatibilità con le app che usiamo sul telefono possiamo puntare anche sui televisori dotati di Google TV (basate su Android).
Questa sigla identifica le TV che adottano una versione speciale di Android adattata per l'utilizzo su grande schermo e ottimizzata per usare i servizi Google pensati per l'intrattenimento domestico. Con questo sistema potremo installare numerose app simili a quelle viste su Android, con una capacità d'espansione davvero notevole.
Assicuriamoci solo che il televisore sia abbastanza potente: Android è un sistema che consuma molte risorse, e vedere rallentare la normale TV di casa non è un'esperienza entusiasmante.
Questa è una sigla che può ingannare gli ignari utenti, convinti di acquistare una TV certificata da Google. Con TV Android si identificano i televisori che utilizzano una versione di Android personalizzata dal produttore ma non certificata da Google, che funzionerà quindi con le app già installate o con qualche app presa dallo store integrato (che raramente è il Google Play Store).
Questi televisori spesso sono molto economici e il sistema gira lentamente, oltre a mancare il supporto ad alcune app fondamentali: se proprio vogliamo puntare su un TV Android dovremo acquistare un Google TV per aver il supporto pieno alle funzioni TV di Android. Se proprio vogliamo acquistare un TV Android non certificato controlliamo che supporti l'installazione di app via APK, così da poterlo scaricare i file APK delle app Android.
Questa sigla è poco comune, ma inizia ad essere utilizzata di frequente sulle TV di fascia alta. Con questa sigla identifichi una TV dotata di supporto integrato a Google Cast, quindi è in grado di ricevere automaticamente i flussi Cast come se avessimo un Chromecast incorporato.
Davvero molto comodo, anche grazie all'enorme diffusione del protocollo Google Cast: basta premere sul simbolo presente sopra all'app da smartphone o tablet per trasmettere audio e video sul TV, lasciando il device portatile come una sorta di telecomando.
Entrambe le sigle identificano il supporto agli assistenti vocali più famosi, ossia Assistente Google e Amazon Alexa. Il supporto ai comandi vocali degli assistenti può essere ottenuto tramite un telecomando con tasto vocale (da premere per attivare il microfono incorporato) oppure tramite speaker intelligenti, che potranno rispondere ai comandi lanciati dall'Amazon Echo o dal Google Nest.
In entrambi i casi è necessario seguire una procedura speciale per associare l'account Google o Amazon al televisore e poter gestire i comandi vocali.
L'ultima frontiera in termini di qualità audio! Dolby Atmos permette di ottenere un'audio spaziale ottenuto tramite speciali algoritmi, che portano una profondità del suono davvero coinvolgente anche con due semplici altoparlanti.
I televisori che supportano Dolby Atmos potranno accedere ai contenuti dedicati presenti su Netflix e Amazon Video, ossia i principali distributori di contenuti con questo speciale codec audio. Per poter sfruttare come si deve il Dolby Atmos vi consigliamo di collegare al nuovo TV una soundbar potente.
Gli amanti delle TV appese come quadri sapranno benissimo di cosa stiamo parlando! VESA, che sta per Video Electronics Standards Association, è lo standard di riferimento per gli attacchi posteriori della TV, così da poterla fissare ai supporti a parete: avremo la TV appesa come se fosse un quadro. Sono disponibili varie dimensioni, assicuriamoci di scegliere una TV compatibile con il supporto VESA scelto.
Questa sigla significa Digital Living Network Alliance e identifica la tecnologia di condivisione dei contenuti multimediali tramite rete locale, così da poter vedere i file custoditi su PC (o su qualsiasi altro dispositivo compatibile) su TV senza doverli convertire o inviare ad un player.
Ormai presente su ogni TV venduta dal 2010 in poi, con DLNA possiamo sfruttare come si deve con i server multimediali di Plex, Kodi o Emby.
Su questo argomento possiamo leggere un approfondimeto su come usare HDMI 2.1 Arc, così da scoprire che cavi servono e quale porta possiamo sfruttare.
Questa sigla identifica la Common Interface (Interfaccia comune) utilizzata per collegare le schede per decriptare i segnali a pagamento (Pay-TV). Utilizzata attualmente per accedere alla piattaforma satellitare tivùsat, permette di vedere i canali gratuiti in 4K UHD dal satellite, usando la speciale Smart Card tivùsat 4K.
OLED significa Organic Light-Emitting Diode e di fatto è l'erede dei cristalli liquidi che finora hanno caratterizzato tutte le TV a schermo piatto. Mentre i televisori tradizionali usano uno schermo a cristalli liquidi e un panello della retroilluminazione, gli schermi OLED emettono loro stessi luce quando attraversati dalla corrente elettrica. I televisori OLED costano di più, ma offrono una resa in termini di contrasto e di colori senza eguali.
Sulle schede tecniche dei TV sono presenti molte altre sigle, ma quelle che vi abbiamo presentato sono le sigle in cui è più probabile imbattersi e che conviene memorizzare bene, visto che la presenza o meno di una determinata caratteristica potrebbe rendere il nostro possiamo televisore adatto ai contenuti del futuro o già obsoleto dopo pochi mesi o anni. L'ideale sarebbe avere un televisore che supporta tutte le caratteristiche elencate in alto, ma il prezzo sale enormemente quindi dobbiamo sempre scendere a qualche compromesso, rinunciando per esempio all'OLED, al doppio tuner o al supporto dei comandi vocali.
In questa guida cercheremo di raccogliere il significato di tutte le sigle e le scritte presenti sui nuovi televisori in vendita, così da poter acquistare una nuova TV consapevoli delle sue caratteristiche, senza dover acquistare a caso e soprattutto con la certezza che qualsiasi cosa vorremmo fare con il nuovo televisore potremmo farla senza dover ricorrere a dispositivi esterni come Chromecast o Amazon Fire TV Stick.
LEGGI ANCHE: Migliori Smart TV da comprare
Nuove sigle televisori
Le sigle che possiamo trovare sulla scheda tecnica di un televisore sono davvero tante, ma quelle principali sono raccolte tutte qui in basso. Leggiamo tutti i capito o leggiamo solo quelli che ci interessano per poter capire com'è andata avanti la tecnologia nel mondo dei televisori.
HDTV
Questa sigla significa High Definition TeleVision indica che la TV scelta è compatibile con il segnale in alta definizione. Questa sigla è abbastanza generica perché non specifica la reale risoluzione di cui la TV è dotata, quindi consigliamo sempre di controllare il valore relativo alla risoluzione per verificare che essa sia a 720p (vecchia risoluzione, buona solo sotto i 24 pollici) o 1080p (consigliata come standard di fatto).
FullHD
Con questa identifichiamo una precisa risoluzione dell'alta definizione ossia 1920 x 1080 pixel (anche abbreviata in 1080p). Come visto nel capitolo precedente conviene scegliere una TV con questa risoluzione (ormai uno standard di fatto), evitando se possibile le TV con risoluzioni inferiori (tranne i casi in cui la diagonale della TV scelta sia molto piccolo, sotto i 24 pollici).
4K
4K identifica le TV in grado di gestione il segnale in ultra alta definizione, con risoluzione 3840 x 2160 pixel, ossia il doppio del FullHD. Se vediamo questa sigla sulla TV possiamo goderci i contenuti trasmessi con questa qualità. Attualmente si possono Yvedere film e video in 4k su Smart TV con Amazon Prime Video, Youtube, Netflix ed anche su Sky.
Per la televisione del digitale terrestre dobbiamo prestare attenzione ai canali che guardiamo su TV così grandi e con una risoluzione co elevata: i canali a risoluzione standard potrebbero vedersi molto male (sgranati o tirati), conviene quindi vedere sempre canali con risoluzione almeno pari al FullHD (tutti i canali oltre il 500 sul digitale terrestre per esempio).
UHD
Questa sigla è di fatto sinonimo di 4K ed è utilizzata in ambito commerciale per identificare la stessa risoluzione (3840 x 2160 pixel). La sigla significa Ultra High Definition (Ultra Alta Definizione), quindi se troviamo questa sigla o 4K non cambia di fatto nulla in termini di qualità.
8K
L'evoluzione del 4K in grado di portare la risoluzione dello schermo a 7680 × 4320 pixel. Questa risoluzione è ancora poco diffusa e sono davvero pochissimi le TV e i flussi che è possibile sfruttare, ma se vogliamo fin da subito sfruttare questa risoluzione vi consigliamo di puntare solo su schermi con una diagonale superiore ai 50 pollici, altrimenti non otterremo nessuna reale differenza rispetto al 4K UHD.
Anche questa sigla viene identificata con UHD, visto che appartiene alla stessa famiglia delle risoluzioni in Ultra Alta Definizione.
HDR
Questa tecnologia si affianca alle risoluzioni viste in alto e permette di aumentare la qualità dei colori e del contrasto generando immagini molto belle da vedere (a parità di risoluzione). Di solito è sempre unita al 4K UHD e all'8K UHD, perché permette di sfruttare al massimo questa grande risoluzione generando immagini dai colori davvero vivi.
Per poterne beneficiare servono contenuti HDR: Netflix, Amazon Video e Mediaset Infinity offrono in catalogo contenuti con 4K HDR, ma è possibile accedervi anche con i Blu-ray etichettati come UltraHD e HDR (in questo caso serve anche un lettore Blu-Ray compatibile).
HEVC
Questa sigla, che significa High Efficiency Video Coding, identifica un nuovo codec video che verrà presto utilizzato per la trasmissione dei segnali televisivi, anche se è già ampiamente utilizzato per i video online. HEVC è sinonimo di H.265, anche se quindi se vedi quest'ultima sigla al posto di HEVC non ci preoccupiamo, sono la stessa cosa.
Permette di ottenere un buon livello di compressione del segnale senza perdere eccessivamente in qualità, mostrandosi compatibile anche con le risoluzioni 4K. Da decreto legge è obbligatorio il supporto a questo codec dal 2017, visto che verrà utilizzato per il nuovo digitale terrestre.
Bisogna anche prestare attenzione alla versione di HEVC supportata dai nuovi televisori: per poter supportare il nuovo digitale terrestre deve essere presente il supporto a HEVC 10-bit, cosa che non dobbiamo mai dare per scontata specie sui televisori poco noti o molto economici.
DVB-T2
Questa è la sigla che identifica il nuovo digitale terrestre, che vedrà introdotto in Italia a partire dal 2022 (con switch off completo previsto per il 2023). Tutte le TV vendute dal 2017 in poi devono possedere il supporto al nuovo segnale per il digitale terrestre, così da essere pronte per il futuro cambio del digitale terrestre.
Se vi state chiedendo come faranno i vecchi TV senza questo supporto, la risposta è abbastanza scontata: servirà un nuovo decoder per rendere compatibili tutti i TV che non supportano DVB-T2. Il nuovo digitale terrestre utilizzerà il codec HEVC 10-bit per la trasmissione del segnale, quindi le due caratteristiche vanno a braccetto (un nuovo televisore deve avere il supporto a DVB-T2 e HEVC 10-bit, altrimenti rischiamo di avere tra le mani un televisore di qualche anno fa non compatibile con i canali televisivi del futuro).
DVB-S2
DVB-S2 è la sigla che identifica il protocollo di trasmissione dei canali satellitari gratuiti trasmessi sulla piattaforma tivùsat. Se il nostro televisore dispone di un doppio tuner è possibile utilizzarlo per i canali gratuiti del satellite senza l'uso di un decoder: si connette il cavo della parabola satellitare direttamente al televisore e si utilizza una Smart Card su porta CI+ (che vedremo più avanti) per decodificare i contenuti cifrati o i contenuti in ultra alta definizione.
HbbTV
Questa sigla identifica la tecnologia Hybrid broadcast broadband TV, che permette di trasmettere contenuti e servizi speciali direttamente sul televisore senza scaricare nessun'app aggiuntiva. Di fatto le funzioni interattive dell'app vengono integrate nel flusso televisivo, che sfrutterà la connessione a Internet per ricevere gli input scelti.
I canali HD di Rai e Mediaset (da 500 in poi) già sfruttano questa tecnologia per far tornare indietro le trasmissioni in diretta o per aprire video e contenuti dedicati: conviene quindi accertarci che questa tecnologia sia supportata sulle nuove smart TV, così da avere tutte le funzioni richieste dai nuovi canali TV.
ECP
Altra sigla poco pubblicizzata per i nuovi televisori è ECP, ossia Enhanced Content Protection. Essa identifica un sistema di protezione e sicurezza dei contenuti che permette l’accesso a tutti i contenuti 4K Ultra HD trasmessi sulla piattaforma satellitare tivùsat, indispensabile per evitare l'uso del decoder dedicato.
Se abbiamo un televisore dotato di doppio tuner (DVB-T2 e DVB-S2) il supporto a questo sistema di sicurezza è fondamentale per decifrare i contenuti in 4K UHD trasmessi sul satellite.
Logo lativù
Il logo lativù viene affisso dall'omonimo consorzio sulle TV vendute in Italia e compatibili con il nuovo digitale terrestre e la TV via satellite. Se troviamo il logo lativù sulla scheda o sulla confezione del televisore, avremo la certezza di acquistare una TV con supporto a tutte le tecnologie citate in precedenza.
Questo non significa che un televisore senza logo non può essere acquistato: se sono presenti tutte le caratteristiche viste finora nella guida non avremo problemi con il nuovo digitale terrestre anche senza logo, ma quest'ultimo facilita e di molto la scelta di un televisore sicuramente compatibile.
Smart TV
Questa probabilmente è la sigla più famosa, quella che tutti cercano al momento dell'acquisto. Con questa sigla identifichiamo tutte le TV in grado di connettersi ad Internet e di usufruire di app multimediali, ottime per accedere ai contenuti presenti sulla rete (video, audio, musica etc.).
Avere un buon parco app significa non dover utilizzare dongle o TV Box per ottenere le funzionalità aggiuntive tanto richieste dal pubblico, quindi meglio informarsi in anticipo sul sistema operativo adottato dalla TV e le app compatibili con essa (devono essere sempre presenti YouTube e Netflix, le altre dipende dal supporto offerto dalla casa produttrice).
Attualmente le TV con lo store app più completo sono Samsung e LG, ma per avere la massima compatibilità con le app che usiamo sul telefono possiamo puntare anche sui televisori dotati di Google TV (basate su Android).
Google TV
Questa sigla identifica le TV che adottano una versione speciale di Android adattata per l'utilizzo su grande schermo e ottimizzata per usare i servizi Google pensati per l'intrattenimento domestico. Con questo sistema potremo installare numerose app simili a quelle viste su Android, con una capacità d'espansione davvero notevole.
Assicuriamoci solo che il televisore sia abbastanza potente: Android è un sistema che consuma molte risorse, e vedere rallentare la normale TV di casa non è un'esperienza entusiasmante.
TV Android
Questa è una sigla che può ingannare gli ignari utenti, convinti di acquistare una TV certificata da Google. Con TV Android si identificano i televisori che utilizzano una versione di Android personalizzata dal produttore ma non certificata da Google, che funzionerà quindi con le app già installate o con qualche app presa dallo store integrato (che raramente è il Google Play Store).
Questi televisori spesso sono molto economici e il sistema gira lentamente, oltre a mancare il supporto ad alcune app fondamentali: se proprio vogliamo puntare su un TV Android dovremo acquistare un Google TV per aver il supporto pieno alle funzioni TV di Android. Se proprio vogliamo acquistare un TV Android non certificato controlliamo che supporti l'installazione di app via APK, così da poterlo scaricare i file APK delle app Android.
Chromecast Built-in
Questa sigla è poco comune, ma inizia ad essere utilizzata di frequente sulle TV di fascia alta. Con questa sigla identifichi una TV dotata di supporto integrato a Google Cast, quindi è in grado di ricevere automaticamente i flussi Cast come se avessimo un Chromecast incorporato.
Davvero molto comodo, anche grazie all'enorme diffusione del protocollo Google Cast: basta premere sul simbolo presente sopra all'app da smartphone o tablet per trasmettere audio e video sul TV, lasciando il device portatile come una sorta di telecomando.
Google Assistant e Amazon Alexa Built-in
Entrambe le sigle identificano il supporto agli assistenti vocali più famosi, ossia Assistente Google e Amazon Alexa. Il supporto ai comandi vocali degli assistenti può essere ottenuto tramite un telecomando con tasto vocale (da premere per attivare il microfono incorporato) oppure tramite speaker intelligenti, che potranno rispondere ai comandi lanciati dall'Amazon Echo o dal Google Nest.
In entrambi i casi è necessario seguire una procedura speciale per associare l'account Google o Amazon al televisore e poter gestire i comandi vocali.
Dolby Atmos
L'ultima frontiera in termini di qualità audio! Dolby Atmos permette di ottenere un'audio spaziale ottenuto tramite speciali algoritmi, che portano una profondità del suono davvero coinvolgente anche con due semplici altoparlanti.
I televisori che supportano Dolby Atmos potranno accedere ai contenuti dedicati presenti su Netflix e Amazon Video, ossia i principali distributori di contenuti con questo speciale codec audio. Per poter sfruttare come si deve il Dolby Atmos vi consigliamo di collegare al nuovo TV una soundbar potente.
VESA
Gli amanti delle TV appese come quadri sapranno benissimo di cosa stiamo parlando! VESA, che sta per Video Electronics Standards Association, è lo standard di riferimento per gli attacchi posteriori della TV, così da poterla fissare ai supporti a parete: avremo la TV appesa come se fosse un quadro. Sono disponibili varie dimensioni, assicuriamoci di scegliere una TV compatibile con il supporto VESA scelto.
DLNA
Questa sigla significa Digital Living Network Alliance e identifica la tecnologia di condivisione dei contenuti multimediali tramite rete locale, così da poter vedere i file custoditi su PC (o su qualsiasi altro dispositivo compatibile) su TV senza doverli convertire o inviare ad un player.
Ormai presente su ogni TV venduta dal 2010 in poi, con DLNA possiamo sfruttare come si deve con i server multimediali di Plex, Kodi o Emby.
HDMI ARC
HDMI ARC o HDMI Audio Return Channel identifica una speciale tecnologia che permette all'audio di ritornare indietro alla sorgente utilizzando lo stesso cavo HDMI. Con un singolo cavo HDMI possiamo quindi sia inviare i suoni sia riceverli, l'ideale se dobbiamo collegare la TV ad un impianto home theatre di ultima generazione.Su questo argomento possiamo leggere un approfondimeto su come usare HDMI 2.1 Arc, così da scoprire che cavi servono e quale porta possiamo sfruttare.
CI+
Questa sigla identifica la Common Interface (Interfaccia comune) utilizzata per collegare le schede per decriptare i segnali a pagamento (Pay-TV). Utilizzata attualmente per accedere alla piattaforma satellitare tivùsat, permette di vedere i canali gratuiti in 4K UHD dal satellite, usando la speciale Smart Card tivùsat 4K.
OLED
OLED significa Organic Light-Emitting Diode e di fatto è l'erede dei cristalli liquidi che finora hanno caratterizzato tutte le TV a schermo piatto. Mentre i televisori tradizionali usano uno schermo a cristalli liquidi e un panello della retroilluminazione, gli schermi OLED emettono loro stessi luce quando attraversati dalla corrente elettrica. I televisori OLED costano di più, ma offrono una resa in termini di contrasto e di colori senza eguali.
Sulle schede tecniche dei TV sono presenti molte altre sigle, ma quelle che vi abbiamo presentato sono le sigle in cui è più probabile imbattersi e che conviene memorizzare bene, visto che la presenza o meno di una determinata caratteristica potrebbe rendere il nostro possiamo televisore adatto ai contenuti del futuro o già obsoleto dopo pochi mesi o anni. L'ideale sarebbe avere un televisore che supporta tutte le caratteristiche elencate in alto, ma il prezzo sale enormemente quindi dobbiamo sempre scendere a qualche compromesso, rinunciando per esempio all'OLED, al doppio tuner o al supporto dei comandi vocali.
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