Se l'hard disk è lento nei caricamenti e trasferimenti di file (esterno e interno)
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Cosa fare se l'hard disk esterno o il disco interno del PC è lento a caricare file e trasferire dati nelle operazioni normali del computer
L'hard disk non è solo la componente più lenta dei computer, ma è anche la parte più fragiel, perchè meccanico e soggetto a rottura più facilmente di qualsiasi chip.
Per questo motivo oggi gli hard disk sono spesso sostituiti con le unità SSD, più costose ma altamente più efficienti e più veloci.
Comunque sia, sui PC con hard disk interno oppure quando si collega un hard disk esterno, è piuttosto semplice verificare se è lento nei caricamenti o è veloce, provando a fare un trasferimento di file da un disco a un altro.
Se questa velocità è sensibilmente più ridotta rispetto a quanto si ricordava, allora c'è un problema da risolvere.
Ci sarebbero anche dei programmi per misurare le prestazioni e lo stato di salute di un disco, come Crystal Disk, semplice da usare.
Se le prestazioni di un hard disk esterno o anche del disco interno del PC sono diminuite, se il PC carica lentamente, è possibile eseguire diversi passaggi per diagnosticare il problema e ripararlo.
1) Deframmentare l'unità disco
Mentre per gli SSD la deframmentazione è inutile e dannosa, per gli hard disk resta ancora un'operazione vitale.
Per il disco interno al PC, Windows 8 e Windows 10 hanno impostata la deframmentazione automatica pianificata e non dovrebbero mai esserci problemi a riguardo.
Per un disco esterno, se è stato molto usato ed è diventato lento, può invece essere risolutivo eseguire una deframmentazione.
Per farla, basta solo aprire le risorse del computer (o aprire Questo PC in Windows 10), individuare il disco obiettivo, premere col tasto destro del mouse per aprire poi le proprietà e andare alla scheda Strumenti per trovare lo strumento che ottimizza l'unità.
Si può anche trovare lo strumento della deframmentazione cercando deframmenta e ottimizza unità nella casella di ricerca del menu Start di Windows.
Prima di procedere con la deframmentazione vera e propria, si deve usare la funzione Analizza per controllare se effettivamente il disco è frammentato oppure se questa operazione è completamente superflua.
Per saperne di più, rimando alla guida per deframmentare e pulire un hard disk per ottimizzare il computer.
2) Eseguire un controllo errori disco
Se la deframmentazione non fosse vista come necessaria nella fase di analisi o comunque se non si rilevano miglioramenti di velocità e prestazioni anche dopo averla completata, può darsi che il disco abbia dei settori danneggiati.
Per scoprire questi errori si può usare il vecchio strumento dello scandisk o check-disk.
Come già spiegato, si possono controllare errori disco con Chkdsk (Scan Disk) in Windows 7, 8 e 10 dalle Proprietà dell'unità disco, sempre nella casella Strumenti, dove si trova anche quello per deframmentare.
Si può avviare il controllo errori disco anche da un prompt dei comandi o da Powershell, con diritti da amministratore, usando il comando:
chkdsk.exe /f [LETTERA_DISCO]
Assicurarsi di inserire la lettera di unità del disco (o partizione) che sta causando problemi.
3) Controllare l'unità disco per danni fisici
Se dopo la deframmentazione e dopo il controllo errori il disco è ancora lento e con prestazioni scadenti, puù darsi effettivamente che sia rotto.
I segnali di un disco rotto possono essere i seguenti:
- La luce del LED non lampeggia, rimane spenta o accesa fissa.
- Il computer si blocca spesso quando si tenta di accedere a qualche file o di esplorare il disco.
- Il Check Disk non funziona.
- Il disco fa strani rumori.
In questo caso non rimane che sostituire il disco ed abbiamo visto in un'altra guida su come recuperare file da hard disk rotto o computer morto.
4) Controllare i cavi per usura e strappi
Un altro problema che può causare una risposta lenta del disco sono i cavi usurati.
Con un HDD esterno si tratta di controllare il cavo USB e l'eventuale cavo di alimentazione, con un hard disik interno quello da controllare è il cavo SATA sulla scheda madre.
Eventuali crepe nell'isolamento in gomma dei cavi possono spesso indicare un cavo danneggiato all'interno.
Provare con cavi diversi potrebbe quindi risolvere il problema ad un prezzo decisamente basso.
Nel caso di disco esterno, purtroppo, il problema potrebbe essere non nel cavo, ma nella porta USB ed in questo caso potrebbe essere necessario sostituire l'intera custodia esterna del disco, che può non essere così semplice a seconda di come è stato costruito quel drive.
5) Troppa attività del disco
Nel caso di un disco interno, magari l'hard disk dove è installato Windows, il computer potrebbe rallentare parecchio se ci sono caricamenti di dati continui e costanti.
Di questo problema abbiamo parlato in un articolo specifico, spiegando come usare il task manager per controllare se se Windows rallenta perchè usa troppo il disco.
6) Controllare la presenza di virus e malware
Virus e malware sono la causa più frequente di ogni malfunzionamento del computer ed uno dei principali effetti di un'infezione è sicuramente il rallentamento dlle prestazioni.
Scansioni settimanali con un programma come Malwarebytes antimalware devono sempre essere fatte.
7) Disabilitare l'indicizzazione di Windows 10
Sui dischi interni del PC, può esserci un problema di lentezza causato dall'attività dell'indicizzazione dei file che in Windows 10 è automatica.
Disabilitare l'indicizzazione accelera le operazioni di caricamento, anche se renderà più lenta e quasi impossibile la ricerca dei file.
Siccome però ci sono programmi migliori per fare la ricerca di file in un computer, disattivare l'indicizzazione in Windows 10 (ed anche Windows 7 e 8) è sempre una cosa da fare.
Per disabilitare l'indicizzazione, premere insieme i tasti Windows + R, scrivere services.msc, premere su OK e attendere mentre che si apra la finestra Servizi.
Tra i servizi, individuare quello dell'indicizzazione (si chiama Windows Search) fermarlo con il tasto Stop e poi disabilitarlo.
Se tutto è andato male, allora rimando alla guida su cosa fare se l'hard disk del computer è rotto o danneggiato, in modo da recuperare i dati importanti.
Per questo motivo oggi gli hard disk sono spesso sostituiti con le unità SSD, più costose ma altamente più efficienti e più veloci.
Comunque sia, sui PC con hard disk interno oppure quando si collega un hard disk esterno, è piuttosto semplice verificare se è lento nei caricamenti o è veloce, provando a fare un trasferimento di file da un disco a un altro.
Se questa velocità è sensibilmente più ridotta rispetto a quanto si ricordava, allora c'è un problema da risolvere.
Ci sarebbero anche dei programmi per misurare le prestazioni e lo stato di salute di un disco, come Crystal Disk, semplice da usare.
Se le prestazioni di un hard disk esterno o anche del disco interno del PC sono diminuite, se il PC carica lentamente, è possibile eseguire diversi passaggi per diagnosticare il problema e ripararlo.
1) Deframmentare l'unità disco
Mentre per gli SSD la deframmentazione è inutile e dannosa, per gli hard disk resta ancora un'operazione vitale.
Per il disco interno al PC, Windows 8 e Windows 10 hanno impostata la deframmentazione automatica pianificata e non dovrebbero mai esserci problemi a riguardo.
Per un disco esterno, se è stato molto usato ed è diventato lento, può invece essere risolutivo eseguire una deframmentazione.
Per farla, basta solo aprire le risorse del computer (o aprire Questo PC in Windows 10), individuare il disco obiettivo, premere col tasto destro del mouse per aprire poi le proprietà e andare alla scheda Strumenti per trovare lo strumento che ottimizza l'unità.
Si può anche trovare lo strumento della deframmentazione cercando deframmenta e ottimizza unità nella casella di ricerca del menu Start di Windows.
Prima di procedere con la deframmentazione vera e propria, si deve usare la funzione Analizza per controllare se effettivamente il disco è frammentato oppure se questa operazione è completamente superflua.
Per saperne di più, rimando alla guida per deframmentare e pulire un hard disk per ottimizzare il computer.
2) Eseguire un controllo errori disco
Se la deframmentazione non fosse vista come necessaria nella fase di analisi o comunque se non si rilevano miglioramenti di velocità e prestazioni anche dopo averla completata, può darsi che il disco abbia dei settori danneggiati.
Per scoprire questi errori si può usare il vecchio strumento dello scandisk o check-disk.
Come già spiegato, si possono controllare errori disco con Chkdsk (Scan Disk) in Windows 7, 8 e 10 dalle Proprietà dell'unità disco, sempre nella casella Strumenti, dove si trova anche quello per deframmentare.
Si può avviare il controllo errori disco anche da un prompt dei comandi o da Powershell, con diritti da amministratore, usando il comando:
chkdsk.exe /f [LETTERA_DISCO]
Assicurarsi di inserire la lettera di unità del disco (o partizione) che sta causando problemi.
3) Controllare l'unità disco per danni fisici
Se dopo la deframmentazione e dopo il controllo errori il disco è ancora lento e con prestazioni scadenti, puù darsi effettivamente che sia rotto.
I segnali di un disco rotto possono essere i seguenti:
- La luce del LED non lampeggia, rimane spenta o accesa fissa.
- Il computer si blocca spesso quando si tenta di accedere a qualche file o di esplorare il disco.
- Il Check Disk non funziona.
- Il disco fa strani rumori.
In questo caso non rimane che sostituire il disco ed abbiamo visto in un'altra guida su come recuperare file da hard disk rotto o computer morto.
4) Controllare i cavi per usura e strappi
Un altro problema che può causare una risposta lenta del disco sono i cavi usurati.
Con un HDD esterno si tratta di controllare il cavo USB e l'eventuale cavo di alimentazione, con un hard disik interno quello da controllare è il cavo SATA sulla scheda madre.
Eventuali crepe nell'isolamento in gomma dei cavi possono spesso indicare un cavo danneggiato all'interno.
Provare con cavi diversi potrebbe quindi risolvere il problema ad un prezzo decisamente basso.
Nel caso di disco esterno, purtroppo, il problema potrebbe essere non nel cavo, ma nella porta USB ed in questo caso potrebbe essere necessario sostituire l'intera custodia esterna del disco, che può non essere così semplice a seconda di come è stato costruito quel drive.
5) Troppa attività del disco
Nel caso di un disco interno, magari l'hard disk dove è installato Windows, il computer potrebbe rallentare parecchio se ci sono caricamenti di dati continui e costanti.
Di questo problema abbiamo parlato in un articolo specifico, spiegando come usare il task manager per controllare se se Windows rallenta perchè usa troppo il disco.
6) Controllare la presenza di virus e malware
Virus e malware sono la causa più frequente di ogni malfunzionamento del computer ed uno dei principali effetti di un'infezione è sicuramente il rallentamento dlle prestazioni.
Scansioni settimanali con un programma come Malwarebytes antimalware devono sempre essere fatte.
7) Disabilitare l'indicizzazione di Windows 10
Sui dischi interni del PC, può esserci un problema di lentezza causato dall'attività dell'indicizzazione dei file che in Windows 10 è automatica.
Disabilitare l'indicizzazione accelera le operazioni di caricamento, anche se renderà più lenta e quasi impossibile la ricerca dei file.
Siccome però ci sono programmi migliori per fare la ricerca di file in un computer, disattivare l'indicizzazione in Windows 10 (ed anche Windows 7 e 8) è sempre una cosa da fare.
Per disabilitare l'indicizzazione, premere insieme i tasti Windows + R, scrivere services.msc, premere su OK e attendere mentre che si apra la finestra Servizi.
Tra i servizi, individuare quello dell'indicizzazione (si chiama Windows Search) fermarlo con il tasto Stop e poi disabilitarlo.
Se tutto è andato male, allora rimando alla guida su cosa fare se l'hard disk del computer è rotto o danneggiato, in modo da recuperare i dati importanti.
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