Quale SSD tra SATA o PCIe, M.2 o U.2, NVMe o SATA Express?
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Quali tipologie di SSD esistono (M.2 o U.2, NVMe o SATA) e quali, tra le interfacce SATA e PCIe è migliore, più veloce o più economica
Le unità SSD in sostituzione degli hard disk tradizionali rappresentano forse l'innovazione più importante per i computer degli ultimi anni. Con un SSD, qualsiasi computer diventa nettamente più veloce ad avviarsi ed a caricare i programmi, anche se fosse vecchio.
Ormai la tecnologia è progredita fino al punto da offrire varie alternative al semplice disco SSD SATA: possiamo infatti trovare le M.2 SATA e le nuove NVMe, che sfruttano la velocità dello slot PCI-Express per raggiungere velocità di scrittura e lettura mai viste su altri tipi di disco.
Mentre in un altro articolo avevamo visto le unità SSD migliori da comprare, in questo vediamo le differenze tra le varie tipologie di SSD in modo da sapere quale dei due tipi è migliore a seconda dei casi.
LEGGI ANCHE: Tenere veloce l'SSD del PC; opzioni da modificare in Windows 10 e 11
SATA (Serial ATA) è il tipo di connessione utilizzata dagli SSD per scambiare dati con il sistema. Questo tipo di connessione viene realizzata con un cavo SATA, che connette il disco compatibile alla scheda madre tramite apposite porte.
Questo tipo di connessione viene utilizzata sia per i classici dischi meccanici sia per collegare gli SSD a 2,5 pollici; utilizzando un SSD SATA otterremo sicuramente velocità superiori rispetto al disco meccanico (fino a 600 MB al secondo con SATA 3).
Oltre al cavo stretto SATA dovremo connettere anche il cavo per l'energia elettrica: esso è disponibile direttamente dall'alimentatore del PC.
La prima evoluzione della tecnologia SATA classica (via cavo) è l'M.2 SATA, una scheda logica che si connettere direttamente sulla scheda madre senza la necessità di piazzare cavi.
Con questa scheda non dovremo più utilizzare i cavi SATA, visto che passa tutto dai contatti presenti su di esso. La velocità è identica al disco SSD tradizionale se sfruttiamo SATA 3 come protocollo (600 MB/s), ma su alcune schede madri è possibile sfruttare SATA Express per ottenere una velocità di trasferimento superiore (fino a 2 GB al secondo).
Da notare che, su queste schede M.2, sono presenti due "dentini" sui contatti, così da poterle riconoscere velocemente rispetto ai modelli che supportano PCIe (di cui parleremo nel prossimo capitolo).
La massima evoluzione delle memorie interne per un PC è senza ombra di dubbio l'M.2 PCIe, conosciuto anche come NVMe.
Questa scheda utilizza il protocollo PCI Express per la connessione, ottenendo così velocità decisamente più elevate rispetto alle connessioni SATA (superiore anche a SATA Express).
Se viene sfruttato il protocollo PCI Express 3.0 x4 la velocità massima di trasferimento è di circa 4 GB al secondo; se invece sfruttiamo PCI Express 4.0 x4 la velocità di trasferimento sale fino a circa 8 GB al secondo, un valore decisamente molto elevato (per capire quasi 8 volte più veloce del classico SSD SATA connesso tramite cavo).
Su queste schede M.2 è presente un solo "dentino" sui contatti, rendendoli quindi facilmente riconoscibili rispetto agli M.2 SATA.
LEGGI ANCHE: Cosa sono le unità SSD M.2, come si montano e dove acquistarli
M.2 ("M punto due") e U.2 ("U punto due") sono standard dei fattori che specificano la forma, le dimensioni ed il layout di dispositivi SATA e PCIe. M.2 è a forma di scheda ed è attualmente il più compatibile, quindi da preferire. U.2 invece identifica il connettore NVMe per i dischi da 2,5 pollici, pensati per poter offrire capienze più elevate in ambito business sfruttando le velocità dell'NVMe.
Di fatto U.2 è simile a SATA ma il cavo è molto più largo e permette di raggiungere le velocità viste con gli M.2 NVMe (ossia 4 GB al secondo).
Questo fattore di forma è raro in ambito domestico, visto che gli M.2 sono più che sufficienti per ottenere prestazioni elevate e capienze molto interessanti (anche 1 o 2 TB). Con U.2 otterremo capienze superiori ai 4 TB, ma per il momento i dischi di questo tipo sono talmente costosi da essere disponibili solo per i server o per utenza business.
Tirando le somme le memorie più veloci sono le NVMe PCIe, supportate da tutte le schede madri di ultima generazione. Se abbiamo un vecchio PC con M.2 conviene controllare il manuale per vedere se è compatibile con SATA o con PCIe, visto che in passato erano presenti entrambe le tecnologie.
Se invece abbiamo un PC senza slot M.2 vi consigliamo di comprare un SSD tradizionale da 2,5 pollici, sicuri di poter ottenere comunque una velocità superiore rispetto al disco meccanico (ormai davvero troppo lento per i sistemi operativi e per i programmi attuali).
Ormai la tecnologia è progredita fino al punto da offrire varie alternative al semplice disco SSD SATA: possiamo infatti trovare le M.2 SATA e le nuove NVMe, che sfruttano la velocità dello slot PCI-Express per raggiungere velocità di scrittura e lettura mai viste su altri tipi di disco.
Mentre in un altro articolo avevamo visto le unità SSD migliori da comprare, in questo vediamo le differenze tra le varie tipologie di SSD in modo da sapere quale dei due tipi è migliore a seconda dei casi.
LEGGI ANCHE: Tenere veloce l'SSD del PC; opzioni da modificare in Windows 10 e 11
Cos'è un SSD SATA?
SATA (Serial ATA) è il tipo di connessione utilizzata dagli SSD per scambiare dati con il sistema. Questo tipo di connessione viene realizzata con un cavo SATA, che connette il disco compatibile alla scheda madre tramite apposite porte.
Questo tipo di connessione viene utilizzata sia per i classici dischi meccanici sia per collegare gli SSD a 2,5 pollici; utilizzando un SSD SATA otterremo sicuramente velocità superiori rispetto al disco meccanico (fino a 600 MB al secondo con SATA 3).
Oltre al cavo stretto SATA dovremo connettere anche il cavo per l'energia elettrica: esso è disponibile direttamente dall'alimentatore del PC.
Cos'è un M.2 SATA?
La prima evoluzione della tecnologia SATA classica (via cavo) è l'M.2 SATA, una scheda logica che si connettere direttamente sulla scheda madre senza la necessità di piazzare cavi.
Con questa scheda non dovremo più utilizzare i cavi SATA, visto che passa tutto dai contatti presenti su di esso. La velocità è identica al disco SSD tradizionale se sfruttiamo SATA 3 come protocollo (600 MB/s), ma su alcune schede madri è possibile sfruttare SATA Express per ottenere una velocità di trasferimento superiore (fino a 2 GB al secondo).
Da notare che, su queste schede M.2, sono presenti due "dentini" sui contatti, così da poterle riconoscere velocemente rispetto ai modelli che supportano PCIe (di cui parleremo nel prossimo capitolo).
Cos'è un M.2 PCIe (NVMe)?
La massima evoluzione delle memorie interne per un PC è senza ombra di dubbio l'M.2 PCIe, conosciuto anche come NVMe.
Questa scheda utilizza il protocollo PCI Express per la connessione, ottenendo così velocità decisamente più elevate rispetto alle connessioni SATA (superiore anche a SATA Express).
Se viene sfruttato il protocollo PCI Express 3.0 x4 la velocità massima di trasferimento è di circa 4 GB al secondo; se invece sfruttiamo PCI Express 4.0 x4 la velocità di trasferimento sale fino a circa 8 GB al secondo, un valore decisamente molto elevato (per capire quasi 8 volte più veloce del classico SSD SATA connesso tramite cavo).
Su queste schede M.2 è presente un solo "dentino" sui contatti, rendendoli quindi facilmente riconoscibili rispetto agli M.2 SATA.
LEGGI ANCHE: Cosa sono le unità SSD M.2, come si montano e dove acquistarli
Qual è la differenza tra M.2 e U.2?
M.2 ("M punto due") e U.2 ("U punto due") sono standard dei fattori che specificano la forma, le dimensioni ed il layout di dispositivi SATA e PCIe. M.2 è a forma di scheda ed è attualmente il più compatibile, quindi da preferire. U.2 invece identifica il connettore NVMe per i dischi da 2,5 pollici, pensati per poter offrire capienze più elevate in ambito business sfruttando le velocità dell'NVMe.
Di fatto U.2 è simile a SATA ma il cavo è molto più largo e permette di raggiungere le velocità viste con gli M.2 NVMe (ossia 4 GB al secondo).
Questo fattore di forma è raro in ambito domestico, visto che gli M.2 sono più che sufficienti per ottenere prestazioni elevate e capienze molto interessanti (anche 1 o 2 TB). Con U.2 otterremo capienze superiori ai 4 TB, ma per il momento i dischi di questo tipo sono talmente costosi da essere disponibili solo per i server o per utenza business.
Tirando le somme le memorie più veloci sono le NVMe PCIe, supportate da tutte le schede madri di ultima generazione. Se abbiamo un vecchio PC con M.2 conviene controllare il manuale per vedere se è compatibile con SATA o con PCIe, visto che in passato erano presenti entrambe le tecnologie.
Se invece abbiamo un PC senza slot M.2 vi consigliamo di comprare un SSD tradizionale da 2,5 pollici, sicuri di poter ottenere comunque una velocità superiore rispetto al disco meccanico (ormai davvero troppo lento per i sistemi operativi e per i programmi attuali).
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