Come capire se un’app è gratis o si paga
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Quando si vuole scaricare un'app per lo smartphone Android o iPhone, come si fa a capire se è veramente gratis oppure a pagamento
Sui nostri smartphone e tablet possiamo aggiungere nuove funzionalità semplicemente aprendo l'app store e cercando un'app adatta alle nostre esigenze. Molte delle app disponibili su Android e iOS sono gratuite, ma alcune possono essere offerte a pagamento, magari perché sviluppate con molto impegno o con funzionalità che non possiamo trovare facilmente su app gratuite.
Molte app gratuite sono in realtà versioni trial di app a pagamento e spesso offrono acquisti in-app per sbloccare funzionalità o renderlo più fruibile (per esempio rimuovendo la pubblicità). Ma come fare a distinguere le app gratuite da quelle a pagamento? Come distinguere le app veramente gratis da quelle che offrono in seguito acquisti in-app? Vediamo insieme come capire se un’app è a pagamento sia sullo store di Android sia sullo store per iPhone e iPad, così da renderci conto subito del tipo di app che abbiamo di fronte.
LEGGI ANCHE: 20 Giochi gratis senza "acquisti in-app" per Android
Aprendo la scheda dell'app avremo lo stesso riscontro, con il prezzo ben in vista in sostituzione del tasto Installa (normalmente disponibile per le app gratuite). Se cerchiamo l'app dal Google Play Store su di un browser per PC, il risultato è identico: nella scheda dell'app potremo vedere il prezzo della stessa sul pulsante Acquista a, presente al posto del pulsante Installa.
Se invece l'app è gratuita ma presenta dei possibili acquisti in-app, è più difficile accorgersi della differenza: quando apriamo la scheda dell'app, dovremo controllare la nota presente sotto il pulsante Installa.
Se troviamo la scritta Acquisti in-app, l'applicazione scelta può essere installata gratuitamente sul nostro dispositivo ma alcune funzionalità (come per esempio la rimozione della pubblicità) potremo ottenerle solo acquistando il pacchetto Premium oppure sottoscrivendo un abbonamento.
Se procediamo con l'acquisto in-app, esso si legherà per sempre all'account Google con cui abbiamo effettuato il pagamento: anche dopo aver rimosso l'app, acquisto sarà sempre disponibile per un futuro utilizzo (tranne i casi in cui, in maniera abbastanza fraudolenta, lo sviluppatore dell'app non decida di azzerare gli acquisti in-app per aumentare i suoi margini di guadagno, cosa che capita spesso con i giochi).
Alcune app forniscono una licenza Premium in maniera diversa rispetto alle app con gli acquisti integrati: per poter beneficiare delle funzionalità a pagamento dovremo affiancare, all'app gratuita, l'acquisto di un'app "licenza" (Licence, Prime o Unlock): se l'app gratuita trova installata l'app licenza, può funzionare senza limiti.
Per esempio le app BubbleUPnP e Nova Launcher forniscono le funzionalità Premium solo dopo aver acquistato l'app licenza; per ottenere le app licenza delle app citate, possiamo dare uno sguardo qui -> Licenza BubbleUPnP BubbleUPnP e Licenza Nova Launcher.
Nota: quando troviamo questo tipo di app, dovremo sempre installare sia l'app gratuita (che di fatto è l'app vera e propria) sia l'app licenza (che serve solo per sbloccare le funzionalità a pagamento). Se installiamo solo l'app licenza, non potremo utilizzare l'app.
Se siamo interessati a scoprire le migliori app a pagamento per Android, vi consigliamo di leggere la nostra guida alle Migliori 10 app Android a pagamento che vale la pena comprare.
Il prezzo ti verrà mostrato sia nei risultati di ricerca (accanto al nome dell'app), sia nella scheda di presentazione.
In questi casi non possiamo premere sul tasto Ottieni, ma dovremo far tap sul prezzo dell'app e autorizzare il pagamento con uno dei metodi inseriti all'interno dell'account Apple (PayPal, credito residuo o addebito diretto su conto corrente).
Rispetto a Android le app a pagamento sono molto più numerose su Apple, visto che sono presenti app di produttività molto potenti, specifiche per alcuni particolari lavori: vista la mancanza di alternative gratuite su iOS (o di alternative molto deludenti), un'app utile viene spesso offerta a pagamento. Questa cosa non deve essere vista come un difetto: sviluppare le app su dispositivi Apple costa tempo e denaro agli sviluppatori, che possono veder quindi pagato il loro lavoro in maniera adeguata.
Per fortuna anche su iOS possiamo trovare delle app gratuite con acquisti in-app: anche in questo caso possiamo renderci conto della differenza controllando la nota presente sotto il tasto Ottieni, sia nella schermata di ricerca che in quella di presentazione dell'app.
Queste app permettono di acquistare funzionalità aggiuntive (spesso offerte su più pacchetti, con differenti prezzi), di rimuovere la pubblicità presente all'interno dell'app o di sottoscrivere un abbonamento ad un servizio (come per esempio Spotify o DAZN).
Anche in questo caso, come già visto su Android, gli acquisti si legheranno per sempre all'account Apple utilizzato sul dispositivo: anche rimuovendo l'app, potremo in futuro riutilizzarla senza problemi (sempre se l'acquisto effettuato permetteva di mantenere le funzionalità Premium a tempo indeterminato).
Se cerchiamo delle app di veramente gratuiti e senza acquisti in-app, possiamo proseguire la lettura sull'articolo ai 20 Giochi gratis senza "acquisti in-app" per Android.
Se invece volessimo regalare un'app a pagamento a un amico o parente, vi invitiamo ad approfondire l'argomento sulla nostra guida su Come regalare App e credito su Store iPhone, Android, Amazon e Windows.
Molte app gratuite sono in realtà versioni trial di app a pagamento e spesso offrono acquisti in-app per sbloccare funzionalità o renderlo più fruibile (per esempio rimuovendo la pubblicità). Ma come fare a distinguere le app gratuite da quelle a pagamento? Come distinguere le app veramente gratis da quelle che offrono in seguito acquisti in-app? Vediamo insieme come capire se un’app è a pagamento sia sullo store di Android sia sullo store per iPhone e iPad, così da renderci conto subito del tipo di app che abbiamo di fronte.
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Come capire se un’app è a pagamento su Android
Per capire se un'app è a pagamento sullo store di Android, è sufficiente aprire il Google Play Store, avviare la ricerca dell'app desiderata e controllare fin da subito la presenza del prezzo: è ben visibile sulla parte destra, accanto al nome dell'app.Aprendo la scheda dell'app avremo lo stesso riscontro, con il prezzo ben in vista in sostituzione del tasto Installa (normalmente disponibile per le app gratuite). Se cerchiamo l'app dal Google Play Store su di un browser per PC, il risultato è identico: nella scheda dell'app potremo vedere il prezzo della stessa sul pulsante Acquista a, presente al posto del pulsante Installa.
Se invece l'app è gratuita ma presenta dei possibili acquisti in-app, è più difficile accorgersi della differenza: quando apriamo la scheda dell'app, dovremo controllare la nota presente sotto il pulsante Installa.
Se troviamo la scritta Acquisti in-app, l'applicazione scelta può essere installata gratuitamente sul nostro dispositivo ma alcune funzionalità (come per esempio la rimozione della pubblicità) potremo ottenerle solo acquistando il pacchetto Premium oppure sottoscrivendo un abbonamento.
Se procediamo con l'acquisto in-app, esso si legherà per sempre all'account Google con cui abbiamo effettuato il pagamento: anche dopo aver rimosso l'app, acquisto sarà sempre disponibile per un futuro utilizzo (tranne i casi in cui, in maniera abbastanza fraudolenta, lo sviluppatore dell'app non decida di azzerare gli acquisti in-app per aumentare i suoi margini di guadagno, cosa che capita spesso con i giochi).
Alcune app forniscono una licenza Premium in maniera diversa rispetto alle app con gli acquisti integrati: per poter beneficiare delle funzionalità a pagamento dovremo affiancare, all'app gratuita, l'acquisto di un'app "licenza" (Licence, Prime o Unlock): se l'app gratuita trova installata l'app licenza, può funzionare senza limiti.
Per esempio le app BubbleUPnP e Nova Launcher forniscono le funzionalità Premium solo dopo aver acquistato l'app licenza; per ottenere le app licenza delle app citate, possiamo dare uno sguardo qui -> Licenza BubbleUPnP BubbleUPnP e Licenza Nova Launcher.
Nota: quando troviamo questo tipo di app, dovremo sempre installare sia l'app gratuita (che di fatto è l'app vera e propria) sia l'app licenza (che serve solo per sbloccare le funzionalità a pagamento). Se installiamo solo l'app licenza, non potremo utilizzare l'app.
Se siamo interessati a scoprire le migliori app a pagamento per Android, vi consigliamo di leggere la nostra guida alle Migliori 10 app Android a pagamento che vale la pena comprare.
Come capire se un’app è a pagamento su iPhone
Se disponiamo di un iPhone o di un iPad, il prezzo di un'app è ben visibile ogni volta che effettuiamo la ricerca su App Store e ci imbattiamo in un'app disponibile solo a pagamento.Il prezzo ti verrà mostrato sia nei risultati di ricerca (accanto al nome dell'app), sia nella scheda di presentazione.
In questi casi non possiamo premere sul tasto Ottieni, ma dovremo far tap sul prezzo dell'app e autorizzare il pagamento con uno dei metodi inseriti all'interno dell'account Apple (PayPal, credito residuo o addebito diretto su conto corrente).
Rispetto a Android le app a pagamento sono molto più numerose su Apple, visto che sono presenti app di produttività molto potenti, specifiche per alcuni particolari lavori: vista la mancanza di alternative gratuite su iOS (o di alternative molto deludenti), un'app utile viene spesso offerta a pagamento. Questa cosa non deve essere vista come un difetto: sviluppare le app su dispositivi Apple costa tempo e denaro agli sviluppatori, che possono veder quindi pagato il loro lavoro in maniera adeguata.
Per fortuna anche su iOS possiamo trovare delle app gratuite con acquisti in-app: anche in questo caso possiamo renderci conto della differenza controllando la nota presente sotto il tasto Ottieni, sia nella schermata di ricerca che in quella di presentazione dell'app.
Queste app permettono di acquistare funzionalità aggiuntive (spesso offerte su più pacchetti, con differenti prezzi), di rimuovere la pubblicità presente all'interno dell'app o di sottoscrivere un abbonamento ad un servizio (come per esempio Spotify o DAZN).
Anche in questo caso, come già visto su Android, gli acquisti si legheranno per sempre all'account Apple utilizzato sul dispositivo: anche rimuovendo l'app, potremo in futuro riutilizzarla senza problemi (sempre se l'acquisto effettuato permetteva di mantenere le funzionalità Premium a tempo indeterminato).
Conclusioni
Se siamo alle prime armi con uno smartphone o un tablet moderno, è meglio imparare da subito a riconoscere le app a pagamento e i suoi surrogati (gli acquisti in-app), così da poter evitare di acquistare app per sbaglio.Se cerchiamo delle app di veramente gratuiti e senza acquisti in-app, possiamo proseguire la lettura sull'articolo ai 20 Giochi gratis senza "acquisti in-app" per Android.
Se invece volessimo regalare un'app a pagamento a un amico o parente, vi invitiamo ad approfondire l'argomento sulla nostra guida su Come regalare App e credito su Store iPhone, Android, Amazon e Windows.
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