Non sono un robot dopo una ricerca Google; come rimuoverlo
Se dopo una ricerca Google compare la richiesta di conferma che non sono un robot, vediamo cosa significa, le cause e come rimuoverlo
A praticamente tutti gli utenti che navigano su Internet è capitato di imbattersi nel controllo CAPTCHA quando tenta di accedere ad un sito: questo controllo (basato su una seguenza di immagini su cui cliccare) permette al sito di evitare le visite dei robot o di bloccare gli accessi da IP indesiderati, così da esercitare fin da subito una buona forma di controllo ed evitare lo spam o gli scammer. In alcuni rari scenari può capitare che anche Google, il famoso motore di ricerca, propone una finestra CAPTCHA prima di poter accedere ai risultati della ricerca; in questo caso il motore di ricerca diventa inutilizzabile finché non si supera la verifica. Alcuni sfortunati possono addirittura incappare in più controlli CAPTCHA da parte di Google, rendendo di fatto inutile l'utilizzo di Google come motore di ricerca!
Le cause che portano Google a mostrare la finestra di avviso sui robot sono varie ed è necessario conoscerle bene, così da evitare future comparse dello stesso avviso. Nei seguenti capitoli vi mostreremo cosa fa comparire la finestra "Non sono un robot" o Not a robot su Google, come controllare se il nostro IP pubblico è inserito in qualche blacklist nota e, nel caso in cui non siamo riusciti a risolvere, quale altro motore di ricerca possiamo utilizzare al posto di Google.
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Perché compare l'avviso "Non sono un robot" su Google?
Google dispone di un'efficace strumento in grado di bloccare gli indirizzi IP segnalati in passato come fonte di spammer, scam o di reati informatici. Se riceviamo anche noi un avviso di questo tipo il problema è legato quasi sicuramente all'IP pubblico che l'operatore ci ha assegnato, che potrebbe essere entrato in una o più liste nere. Per poter verificare l'indirizzo IP in nostro possesso possiamo utilizzare un sito come Check Your IP Address, raggiungibile dal sito ufficiale.
Non appena si aprirà la pagina il nostro IP sarà già presente nel campo di ricerca, non dobbiamo far altro che premere su Chek my IP Address per effettuare la verifica. Vedremo comparire una serie di famose blacklist di IP: scorriamo nella pagina e controlliamo se l'IP in uso è presente in qualche lista. Per far scattare la finestra d'avviso di Google di solito sono sufficienti due o tre segnalazioni, quindi meglio scorrere tutta la lista e verificare che effettivamente il nostro IP è pulito.
Altre cause che possono portare alla comparsa della finestra d'avviso sui robot sono: connessioni VPN protette, connessione alla rete Tor, presenza di un server proxy sul computer o la presenza di un malware, che può aver modificato la connessione, innescato infezioni a raffica (con un worm o con spam) o applicato un proxy per i suoi scopi, danneggiando anche il modo in cui Google percepisce il nostro computer. Nel seguente capitolo vi mostreremo come risolvere il problema dell'avviso robot, eliminando una ad una le cause.
Come rimuovere l'avviso robot su Google
Se il problema è l'IP che l'operatore ci ha assegnato, possiamo cambiarlo al volo riavviando il modem: la maggior parte delle line Internet vengono gestite con IP dinamico, quindi è sufficiente riavviare il modem e attendere qualche secondo per vedersi assegnato un nuovo IP pulito e non segnalato nelle liste di spam. Se possediamo un indirizzo IP statico non possiamo fare molto, se non contattare l'operatore telefonico e chiedere un cambio di IP o un indirizzo IP pubblico personale.
Se il problema è generato dalle connessioni VPN, possiamo provare a spegnere il client VPN attivo sul computer: spesso i servizi VPN forniscono all'utente un IP mascherato statico, utilizzato in passato da altri utenti per numerosi scopi (anche illeciti); usando un IP mascherato segnalato è altamente probabile finire nelle blacklist e ottenere la finestra d'avviso su Google. Tornando al nostro IP originale non mascherato dovremmo essere in grado di navigare nuovamente su Google senza problemi.
Altro sistema per mascherare gli IP che può generare l'avviso su Google è Tor, la rete cifrata globale che maschera gli IP su nodi d'uscita utilizzati ogni giorno da migliaia di utenti. Visto che non possiamo sapere in anticipo cosa fanno le persone usando la rete Tor, se un nodo viene segnalato nelle blacklist Google lo blocca; se incappiamo nel problema non dobbiamo far altro che cambiare IP (nodo d'uscita) o spegnere completamente Tor. Per approfondire possiamo leggere anche la nostra guida Guida per configurare Tor con IP stranieri.
Se il problema è un server proxy attivo sul computer (che può mascherare l'IP, generando gli stessi problemi della VPN) apriamo il menu Start in basso a sinistra, cerchiamo Proxy nella schermata, apriamo il menu Modifica le impostazioni del proxy e, nella nuova finesta che si aprirà, assicuriamoci che siano disattivate le voci Usa script di configurazione e Usa server proxy.
Se invece il problema dell'avviso è generato da un malware particolarmente aggressivo, in grado di modificare anche le connessioni di rete attive, possiamo procedere alla sua rimozione utilizzando dei programmi di pulizia malware come Malwarebytes e AdwCleaner. Per una pulizia accurata dei malware possiamo leggere anche la nostra guida Come rimuovere malware e virus dal computer infetto.
Motori di ricerca alternativi
Se possediamo un indirizzo IP statico o i metodi visti in alto non hanno risolto il problema, possiamo lasciar perdere Google come motore di ricerca e puntare su altri motori che non impongono restrizioni sugli IP che possono effettuare ricerce; il migliore in tal senso è DuckDuckGo, raggiungibile al sito ufficiale.
Questo motore di ricerca funziona bene, è preciso e veloce, rispetta la privacy degli utenti e soprattuto è accessibile anche sotto connessione VPN, con la rete Tor attiva o con un proxy web attivo, senza nessun avviso di robot. Se siamo sotto VPN conviene infatti utilizzare subito un browser con duckduckgo impostato come motore di ricerca predefinito come DuckDuckGo Privacy Browser, disponibile per dispositivi Android; se stiamo utilizzando un PC possiamo cambiare motore di ricerca in qualsiasi momento, come visto anche nella guida Cambiare motore di ricerca predefinito in Chrome, Edge, Firefox e Safari.
Google tutela i suoi servizi bloccando alcuni IP sospetti o inseriti in famose blacklist, facendo comparire una finestra d'avviso con reCAPTHA per scoraggiare gli usi impropri del motore di ricerca. Se la finestra d'avviso dei robot compare anche sul nostro computer, non disperiamo: abbiamo diversi metodi per farla scomparire e, nel caso in cui non sia possibile rimuoverla, possiamo sempre puntare su un motore di ricerca alternativo.
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